Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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tutte le nostre devozioni. L'Istituto ha dei membri in terra e in cielo, e vi è da pensare che ce ne possano essere anche in purgatorio, con la morte l'Istituto non si scompagina: fiducia nella preghiera delle sorelle. L'intenzione del mese seguente è che tutti facciamo questi Esercizi di conversione, di progresso, di vera santità. Entrare risolutamente negli Esercizi, portando con noi umiltà, sapendo che ne abbiamo bisogno, e fiducia che il Signore concentri le grazie sul nostro capo e sul nostro cuore. Non preoccupazioni che disturbino lo spirito, ma diligenza, sì. E allora maggior santità che consolerà tanto il cuore di Gesù. Recitare il terzo mistero glorioso e lo Spirito Santo vi porterà i suoi sette doni: i quattro primi per l'intelligenza, gli altri tre per la volontà e il cuore.

II
LA MORTE

Noi abbiamo da confidare e pregare il Signore ogni giorno per avere una santa morte, poiché una vita buona quando non finisce bene a che cosa servirebbe? Ma quando una vita avesse avuto delle mancanze e poi ci fosse stato il ravvedimento, allora finisce bene. Chi vive bene, muore bene; e chi vive male può anche morir bene per la misericordia di Dio. Due erano i ladroni con Gesù: uno si è convertito, uno si è ostinato1. Non bisogna abusare delle grazie. Chi tira avanti ostinato deve temere una morte cattiva: è più facile che si converta un gran peccatore che chi ha sprecato le grazie.
Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima mia
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1 Cf Mt 27, 38.