Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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41. FEDE E STUDIO41
1. «Padre nostro, dacci oggi il nostro pane quotidiano» (Mt 6,11). Si diceva una volta: tanto si sa, quanto si studia. Pensiamo agli apostoli che avevano Gesù per Maestro, ma nei tre anni che stettero con Lui poco impararono. Dopo fecero con la Madonna una novena allo Spirito Santo (egli vi suggerirà e spiegherà tutto) (cf. Gv 14,26). Il Signore esige che studiamo, ma poi illumina l'intelletto.
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2. Quali mezzi ci devono guidare nello studio?
- studiare con applicazione
- più fiducia e fede nel Signore
- imparare da tutto quel che vi vien detto, ricordare e imparare fatti, esempi, avvenimenti.
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3. Preghiera e fiducia in Maria. Dove è la sede della sapienza? Nell'anima di Maria.
Voi avete un apostolato altissimo, bellissimo. Maria è la Regina degli apostoli e voi siete apostole. Nel rosario chiedete questo: fare quel che è possibile e il resto lo faccia la Madonna.
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4. Quando si ha una vocazione ci sono anche le grazie connesse con la vocazione. Quel che c'è da dubitare è che manchi la fede.
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5. Quel che mi sta più a cuore è la fede e lo studio, altrimenti non si progredisce. Il Signore sa che cosa dobbiamo fare nella vita, allora aver fede che quello che ci occorrerà ce lo darà. Fidarsi di Dio e non agire mai per superbia, ma per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
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6. Signore, fa' che io trovi l'umiliazione, là dove potrei trovare la gloria, affinché nulla io prenda alla tua gloria. Guardarsi sempre dall'orgoglio che è il grande nemico.

Albano Laziale (Roma)
ottobre 1956

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41 Albano Laziale (Roma), ottobre 1956