Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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5. ALLE NOVIZIE5
1. Nell'ultima visita alle case ho capito che alle volte le suore sono più teoriche che pratiche. Quando vi vengono spiegate le costituzioni cercate perciò di fare delle domande e di applicarle alla vita. Oltre la materialità delle costituzioni vi è lo spirito. Se applichiamo questo principio alle pratiche di pietà, per voi significa pregare con il vostro spirito particolare, col metodo che si segue in congregazione.
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2. In questi giorni è stata fatta domanda di suore che aiutino nella canonica. Questo non è compito per le pastorelle. Inoltre ci deve essere la debita distanza dal parroco, perciò state a quello che vi è stato insegnato. Sia vostra caratteristica la sveltezza! Anche se in una casa ci fosse poco da fare, la suora ne ha sempre. E' di grazia avere qualche giorno libero per attendere alle proprie cose. Se avete del tempo libero, impiegatelo a studiare il catechismo, a prepararvi per il vostro apostolato.
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3. Osservare le costituzioni nel vostro spirito: che sentiate di più l'unione con casa madre, questo è molto importante! Tra di voi vi sia scambio di notizie, unione intima e fraterna degli spiriti, vi sia l'amore che spinge a cercare vocazioni. Portate consolazioni a chi guida, non portare solo fastidi. Pastorella vuol dire amore, amore speciale, vicendevole, intimo. Come il buon Pastore che ama e dà la vita.
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4. Vi sono delle suore che stentano ad apprendere le costituzioni alla lettera ma sanno praticarle nello spirito. Seguire perciò più lo spirito che la lettera. Vi può essere una suora che osserva le costituzioni alla lettera, ma poi manca intimamente nel cuore. Prendere bene lo spirito: la lettera uccide, lo spirito vivifica (2Cor 3,6).
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5. Lo studio del catechismo per voi deve essere fatto diversamente dagli altri istituti. Voi lo studiate per darlo ad ogni anima, per poter formare bene i cuori dei bambini: offrite volentieri lo sforzo che vi si richiede per aver la grazia di insegnarlo bene domani. L'amore sia tutto a Gesù. State liete e avanti.
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6. Sono ormai passati cinque mesi di noviziato e siete già a un bel punto. Dovete quindi fare una specie di bilancio e chiedervi: sento proprio che questa è la mia famiglia? Mi sento proprio di stabilire qui il mio cuore? Anzi, mi sono già stabilita bene? Ho proprio trasformato me stessa da semplice cristiana in vera pastorella?
Nel noviziato si entra come cristiane e con la professione si deve uscire vere pastorelle. Vedere che l'animo e il cuore siano trasformati, che dopo la professione non si continui a vivere come prima, con gli stessi pensieri e gli stessi sentimenti.
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7. Avanti con tranquillità e preghiamo a vicenda. Ora siete quattordici, poi ci metterete uno zero e sarete centoquaranta. Questo di certo, ma avete fede? «Sì» (ha risposto una novizia). Allora aggiungiamo un altro zero, millequattrocento. Di pastorelle ce ne vogliono tante!

Albano Laziale (Roma)
1 febbraio 1956

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5 Albano Laziale (Roma), 1° febbraio 1956