Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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10. SAN GIUSEPPE NOSTRO MODELLO10
1. Voi, pastorelle, siete le più piccole e per questo vi voglio più bene. Mi dispiace che posso fare poco per voi, ma ho detto a Gesù che ciò che non posso fare io lo faccia lui ed egli certamente lo fa bene.
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2. Ci sono due «Giuseppe» uno antico, quello dell'Egitto, di cui parla il Vecchio Testamento e san Giuseppe del Nuovo. Giuseppe antico ebbe una castità assoluta e san Giuseppe fu vergine. Il primo preparò e conservò il pane per tutti, egiziani e stranieri; san Giuseppe preparò e conservò il pane per tutta la cristianità, l'eucarestia di cui ci nutriremo fino alla fine del mondo. L'«antico» è stato magnanimo nel perdonare ai fratelli e il «nuovo» ha perdonato ad Erode.
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3. Prendete Giuseppe per vostro modello nella magnanimità. Credete che, quando andrete nel mondo, tutti vi lodino? Qualche critica ci sarà; del resto hanno criticato anche Gesù buon Pastore! Quando diranno di voi ogni male, non offendetevi, perché il Signore vi darà una ricompensa abbondante in paradiso. Andate avanti con serenità e con tranquillità e domani pregherò san Giuseppe che vi conforti.
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4. Prendete come norma: tutto quello che vorreste fare al Primo Maestro, fatelo al buon Pastore, alla divina Pastora, ai santi apostoli Pietro e Paolo e al Papa. Domani vi ricordo tutte e sono sicuro che anche voi ricorderete me. Io non ve lo dico neppure perché so che lo fate sempre.
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5. Fatevi sante! Siate riconoscenti alle madri che vi istruiscono ed anche ai sacerdoti che vi dirigono. Fate in modo che gli studi vadano bene. Entrate nell'intimità con Gesù, abbiate pensieri sempre più elevati, pensieri di paradiso. «Da me nulla posso, con Dio posso tutto, per amor di Dio voglio far tutto». Dite a Gesù che vi dia un bel paradiso.

Albano Laziale (Roma)
18 marzo 1956

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10 Albano Laziale (Roma), 18 marzo 1956