Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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GIOVANNI BATTISTA
II Domenica di Avvento

[...] buona1 preparazione al Natale.
E leggiamo il testo del vangelo: In quel tempo Giovanni, avendo udito nella prigione le opere di Cristo, gli mandò a dire, per mezzo dei suoi discepoli: 'Sei tu quello che ha da venire o dobbiamo aspettarne un altro?'. E Gesù rispose loro: 'Andate e riferite a Giovanni quel che udite e vedete: i ciechi vedono, gli, gli zoppi camminano, i lebbrosi son mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella ed è beato chi non troverà in me occasione di inciampo'. Partiti quelli Gesù incominciò a parlare di Giovanni e a dire: 'Chi siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma chi siete andati a vedere? Un uomo vestito mollemente? Ecco, quelli che portano delle morbide vesti stanno nei palazzi dei re. Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anzi più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: 'Ecco, io mando innanzi il mio angelo per pre..., per preparare la tua via innanzi a tè2.
Qui si tratta del Vangelo che narra l'episodio: Giovanni era già stato messo in carcere - Giovanni Battista - in carcere per causa di insinuazioni, di malanimo. Egli richiamava i peccatori a penitenza e rimproverava il, il male anche quando era nelle alte sfere, come nel caso nostro. Erodiade, quindi, cercava di rovinare
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Giovanni, e poi sappiamo come, come dopo quel convito in cui la figlia si era distinta e Erode aveva promesso a lei un premio, ecco, ne domandò la morte, ne fece domandare la morte.
Giovanni dunque stava in carcere e di là udì le opere di Cristo, cioè i miracoli che si operavano da Gesù Cristo. Egli non dubitava che Gesù Cristo fosse il mandato, il Messia, ma voleva che ugualmente lo credessero, lo pensassero i suoi discepoli e che si rivolgessero a lui e seguissero lui.
Gli mandò a dire, per mezzo dei suoi discepoli: Sei tu quello che ha da venire o dobbiamo aspettare un altro?1. Significa: sei tu il Messia promesso o dobbiamo ancora aspettare un altro? Cioè: il Messia ha ancora da venire?
Gesù non rispose io sono il Messia, ma disse: Andate e riferite a Giovanni quel che udite e vedete2. Cioè: io non vi rispondo con delle parole, ma con dei fatti, coi miracoli. Provo, cioè, la mia missione coi miracoli. E quali? I ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella ed è beato chi non troverà in me occasione di inciampo3. Voleva dire: se io opero e faccio i miracoli che le profezie dicono che dovrà fare il Messia, è segno che sono lui. Riferite questo a Giovanni. E beati coloro che non si scandalizzano in me, cioè che non trovano occasione in me di inciampo.
Perché molti, per invidia, accusavano Gesù, non lo volevano
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ricevere e sappiamo che poi, alla fine, lo hanno mandato a morire.
Vi è però quella espressione: Ai p..., ai poveri è annunziata la buona novella1. Cioè, sì, ai poveri si predica il Vangelo: Pauperes evangelizantur2. Non sono, in generale, i ricchi, quelli che hanno una vita comoda, che accolgono il Vangelo con generosità. Sono invece, in generale, i poveri i quali non avendo i beni di terra, aspettano i beni di cielo più facilmente. Sì.
Ma, poi, ecco, e, che Gesù parlò di Giovanni, dopo che erano partiti i messaggeri, coloro che erano stati mandati da Giovanni, Gesù parlò di lui.
Egli stesso, Gesù, aveva ricevuto il battesimo da Giovanni e lo aveva sentito predicare. Gesù incominciò a parlare di Giovanni e a dire: Chi siete andati a vedere nel deserto?3. Difatti, mentre che Giovanni predicava nel deserto, molti erano venuti a lui a udire le sue prediche. Siete andati a vedere una canna agitata dal vento?4. Che cosa indicava Gesù qui? Quelli che sono fiacchi, canne che si muovono ad ogni vento, come banderuole: oggi son risoluti, domani sono indecisi, tornano a promettere e tornano invece, poi, a operare come prima. Non hanno fermezza.
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Siete andati a vedere una canna agitata dal vento?1. I santi sono fermi nelle loro decisioni. Ma chi siete andati a vedere? Un uomo vestito mollemente?2. Eh!, le ambizioni condanna Gesù qui. Giovanni vestiva una pelle di cammello e viveva di locuste e la sua vita si spendeva in penitenza e preghiera e predicazione. Un uomo eccezionale: non ambizioni, quindi.
Forse un uomo vestito mollemente? No. Ecco, quelli che portano delle morbide vesti stanno nel palazzi dei re3. Sì, quelli che si abbandonano all'ambizione, alle vanità, ecco, stanno nei palazzi dei re. Voleva dire che sono coloro i quali fanno vita comoda e generalmente sono ricchi e ambiziosi. Oh! Certo, Giovanni non era fatto così!
Ma chi siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anzi più che un profeta4. Giovanni era più che un profeta, perché gli altri profeti avevano annunziato Gesù da lontano: secoli e secoli prima avevano annunziato il Salvatore. Ma Giovanni non solo lo annunziò, ma lo mostrò col dito quando Gesù passava un giorno.
Sì, vi dico, anzi, più che un profeta5. Quindi lo mostrò vicino, lo mostrò venuto: non soltanto come venturo, ma come presente, lo mostrò Giovanni.
Egli - Giovanni - è colui del quale sta scritto: 'Ecco, io mando innanzi il mio angelo per preparare la tua via dinnanzi a te6. Di lui
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è stato profetato che sarebbe venuto innanzi a Gesù, cioè avrebbe preceduto Gesù. Quindi, da una parte, si svela Gesù qui in questo tratto di Vangelo, perché si mostra quello che Gesù faceva, quel che Gesù diceva, cioè che egli operava miracoli e che annunziava ai poveri la parola di Dio.
Con questo Giovanni, e, aveva ottenuto lo scopo e cioè aveva persuaso i suoi discepoli che Gesù era il Messia. D'altra parte il Messia, cioè Gesù, indica chi è Giovanni e, cioè, non solo un profeta, ma più che, ma uno che è più che un profeta, perché il profeta annunzia il Messia da lontano, venturo, e invece Giovanni lo annunziò, lo predicò, lo mostrò venuto, presente: Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo1.
Oh! E tuttavia molti non fecero frutto della predicazione di Giovanni e non si prepararono a ricevere bene il Messia e molti non fecero frutto della predicazione di Gesù e lo contraddicevano, lo accusavano e ne han chiesto la morte e finalmente hanno ottenuto la condanna di mandarlo al supplizio della croce.
Cosa vuol dire questo? Vuole dire che, non, non meravigliamoci, la parola di Dio è annunziata in abbondanza dalla Chiesa, dai sacerdoti. La si legge nei libri, la si sente, e, nelle prediche: parla il Papa, parlano i vescovi, parlano i Sacerdoti. E gli uomini cosa fanno? Pochi ascoltarono Giovanni, che invitava a far penitenza ed egli andò a finire in carcere e perché diceva la verità e condannava il vizio venne decapitato.
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Si voleva che tacesse, si voleva che tacesse. Oh! E la sua testa portata in un convito con un vassoio, sopra il tavolo, a vista di tutti. Ma, scrive un autore, portata là quella testa recisa, ancora diede uno sguardo a Erode e sembrò che per l'ultima volta gli ricordasse: Non licet1, non ti è lecito fare quel che hai fatto. Sì. E, quindi, morì per aver detto la verità, come morì Gesù per aver detto la verità, per aver predicato la verità.
Non tutti ascoltano, anzi molti accusano, insultano, contraddicono il Papa, i vescovi, i sacerdoti e il Vangelo. E quanti perseguitano ancora i buoni e li calunniano, li disprezzano, ecc.! E quanti, invece, ascoltano Gesù, e quanti hanno ascoltano Giovanni, e quanti ascoltano la parola del Papa, la parola dei vescovi, la parola dei sacerdoti: Quotquot autem receperunt eum, dedit eis potestatem filios Dei fieri2, quelli che ricevono la parola di Dio, quelli divengono figli di Dio. Possono diventar figli di Dio mediante il battesimo, mediante i sacramenti, mediante la grazia.
Dunque la nostra condotta a che cosa deve ispirarsi? A Dio, alla verità, non alla passione, non al mondo. Il mondo è tutto insidiato da satana: Mundus totus in maligno positus est3.
Oh! Ascoltiamo Iddio, questo Dio che ci ama, questo Gesù che ci vuol santi! Non facciamo come le canne che si piegano con i venti; non facciamo come gli ambiziosi che guardan l'esteriorità,
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ma amiamo Iddio sinceramente, vogliamo bene a Gesù, vogliamo bene a Gesù e poi dopo, questo Dio, mentre che noi vogliam fare la sua volontà ci dà la sua grazia, il suo aiuto. Non temete, non siete da voi soli, non siete soli. Io sono con voi: Nolite timere, vobiscum sum1, non abbiate paura. E Gesù aggiunse una volta: Pusillus grex2, o piccolo gregge non temete! E ancor che siete poche, non temete! Complacuit Patri vestro dare vobis regnum3. Non temete! Non scoraggiarsi!
Oh! E poi, soprattutto, ci darà il premio. Bisogna sempre guardare come van a finire le cose. Per istrada troviamo molte difficoltà, molte tentazioni, molti dubbi; qualche volta ci pare proprio che dovremmo fare al contrario di quello che vien disposto, di quel che vien consigliato. Sì, ma bisogna vedere dove si finisce. E, cioè, la strada che appare anche ripida, dura, difficile, seminata di spine e di sassi, finisce in paradiso, là! E Gesù morì sul Calvario, ma là fu glorificato perché è proprio là che uscì dal sepolcro, glorioso. E che la tomba vostra divenga una semenza di gigli e di rose e di viole!
Eh! Sì, guardar sempre come finiscono le cose, sì. Qualche volta si va avanti anche piangendo, difficoltà: Euntes ibant et flebant mittentes semina sua4, andavano e piangevano mentre che buttavano il buon seme, ma poi, venendo, eran tutti in gaudio,
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in gioia, portantes manipulos suos1, perché portavano i buoni frutti.
E il paradiso! Quando saremo là, il poco tempo di vita che avremo passato, magari con la mortificazione e col vincere le tentazioni, con l'obbedienza e con la mortificazione dei nostri istinti, ecc., ecco, quello sarà stato breve, ma il paradiso è eterno!
Dunque, non guardiamo cosa fanno gli altri, guardiamo Iddio, guardiamo il Signore, quello che piace a Lui. Paradiso eterno, quindi. Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 14a/57 - Nastro archivio AP 17a. Meditazione fatta alle Apostoline - Castelgandolfo l'8 dicembre 1957. Data confermata dal Diario di d. Speciale.

2 Mt 11,2-10.

1 Mt 11,3.

2 Mt 11,4.

3 Mt 11,5-6.

1 Mt 11,5.

2 Mt 11,5.

3 Mt 11,7.

4 Mt 11,7.

1 Mt 11,7.

2 Mt 11,8.

3 Mt 11,8.

4 Mt 11,9.

5 Mt 11,9.

6 Mt 11,10.

1 Gv 1,29.

1 Mt 14,4.

2 Gv 1,12.

3 1 Gv 5,19.

1 Lc 12,32.

2 Lc 12,32.

3 Lc 12,32.

4 Sl 126,6.

1 Sl 126,6.