Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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III. AVVERTENZE

1. Le curatrici dell'edizione presente hanno cercato di mantenere uno stretto legame con l'originale. Per dare la possibilità di un riferimento diretto ad esso, quando si tratta di testi precedentemente stampati in volumi, è stato indicato il volume con la sigla, nel titolo corrente, e in margine, in grassetto, è segnato il numero di pagina.
Quando la pagina cambia a metà riga si indica con il simbolo .
2. Tutte le prediche, dattiloscritte o pubblicate sulla Circolare Interna o stampate in fascicoli, sono state considerate come Meditazioni varie, sono state numerate per anno con numerazione ordinale, per distinguerle dalle istruzioni dei corsi di Esercizi indicate con numerazione romana.
3. La predicazione è generalmente rivolta alle FSP, tuttavia quando la meditazione è diretta alla FP, ciò è indicato nella nota introduttiva della meditazione.
4. Gli interventi operati sul testo sono minimi: si è inseritoil titolo quando non risultava nell'originale e si è sostituito quando non sembrava pertinente. In alcuni casi si sono introdotti dei sottotitoli, per distinguere argomenti troppo diversi tra loro, trattati nella stessa predica; talvolta invece nella suddivisione dei temi si è conservato il numero romano usato nell'originale.
Altri interventi sono: uniformità delle maiuscole e minuscole privilegiando la sobrietà; adattamento alla forma corrente per accenti; sostituite le doppie vocali finali, ad esempio: principii con princìpi.
Non sono stati uniformati ad oggi alcuni vocaboli, perché rispecchiano l'uso del tempo, ad esempio: obbedienza e ubbidienza, devozione e divozione.
Si sono aggiunti elementi mancanti, ad esempio, la numerazione; tali interventi sono evidenziati con la parentesi quadra [ ], ma quando si tratta del titolo della meditazione, per non appesantire il testo, le parentesi sono indicate solo nell'indice cronologico.
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A volte le curatrici hanno ritenuto opportuno, per una maggiore chiarezza, spostare delle parole o anche delle frasi. Per evitare ripetizioni troppo vicine hanno sostituito parole con dei sinonimi.
Nell'uso dei pronomi s'incontra mescolanza di maschile e femminile. Si è preferito non intervenire, così quando nello stesso periodo si passa dalla forma impersonale alla forma diretta, esortativa.
Il segno […] nel testo significa che è stata eliminata una parola o una espressione dell'originale, che però è riportata in nota.
Dei testi latini, conservati fedelmente, è riportata in nota la traduzione e, talvolta, la correzione.
5. Si sono corretti gli errori grammaticali, le concordanze, gli errori tipografici o ortografici evidenti. Sono state completate le abbreviazioni quando restava il dubbio che fossero comprensibili. Si è intervenuto sulla punteggiatura solo quando la comprensione del pensiero presentava qualche difficoltà, per esempio per una eccessiva abbondanza di punti esclamativi (!), dei due punti (:), e simili. Si sono eliminate le virgolette ( o «) quando il discorso diretto era finzione letteraria; si sono lasciate le cediglie () se favorivano la comprensione del testo. Le virgolette ad angolo (« ») si sono riservate per le citazioni letterali.
6. Si è avuta particolare cura, nei limiti del possibile, dell'apparato informativo: note bibliche, note storiche riguardanti l'ambiente, i fatti, i personaggi, le fonti, ecc.
Quando nel testo non è riportata la citazione, anche se è evidente la risonanza del testo biblico, si è tralasciata la nota.
7. Per favorirne l'uso, il volume è corredato di vari indici:biblico, onomastico, bibliografico dei libri citati, analitico, cronologico con l'indicazione anche del testo originale.
8. La citazione dell'opera è la seguente: FSP + anno + pagina del presente volume; esempio: FSP50, 97.
Se è necessario fare riferimento all'edizione originale, si può seguire il seguente criterio: titolo + sbarra (/) + sigla del
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volume originale + numero della meditazione + pagina dell'originale, indicata in margine (esempio: FSP50/EMC, XVI, 173)
9. Per le note bibliche e la traduzione italiana dei testi latini, si fa riferimento alla Bibbia di Gerusalemme, trad. CEI, sempre precedute dall'abbreviazione: cf. Talvolta, perché richiesta dal senso, viene citata la Volgata, traduzione di Tintori E., Pia Società San Paolo, Alba-Roma 1931. Per la traduzione dell'Imitazione di Cristo, si fa riferimento all'edizione Figlie di San Paolo 1992. Per la citazione di altre fonti si è ricorso il più possibile alle Edizioni Paoline, essendo queste il punto di riferimento.

A cura del
Segretariato Internazionale di Spiritualità
Figlie di San Paolo

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