Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1. VIVERE LA VOCAZIONE*

Sul numero di Orizzonti1 dedicato all'Anno santo c'è un articolo dal titolo2 Maria, porta dell'Anno santo. La Vergine benedetta quest'anno deve ottenere molte grazie di santificazione, di purificazione, purificazione da ogni peccato e difetto volontario. Nei prossimi giorni si celebrerà la festa della Purificazione di Maria. Dobbiamo chiedere alla santa Vergine che per noi sia davvero refugium peccatorum, speculum justitiae3. Purificazione vuol dire spolverare l'anima: «Scopebam spiritum meum»4, togliere tutto ciò che nella mente, nel cuore, nei pensieri, nelle parole, nella condotta dispiace a Dio. Chiedere questo al Signore.
La Vergine santissima non aveva bisogno di purificarsi, eppure si presentò al Tempio, e Gesù, il Figlio di Dio, volle ricevere il battesimo di penitenza: tutto ciò [è] per nostro esempio. Noi però abbiamo davvero bisogno di purificazione e, mentre chiediamo alla santissima Vergine che tolga da noi tutto quello che dispiace a Dio, diamo anche il nostro contributo con l'esame di coscienza e confessioni dolorose, in modo da detestare quanto spiace a Dio. Se sopra una tela si potessero distendere i pensieri della giornata e in un'altra tela i sentimenti del nostro cuore in modo da poter distinguere ciò che è puro da ciò che è difettoso, ci stupiremmo di spendere così malamente le nostre due principali facoltà spirituali, la mente e la volontà:pensieri inutili, sentimenti vani, modi di ragionare umani. È
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facile lavare la faccia, ma lavare il cuore, la mente è cosa ben difficile. Vi sono persone che vogliono vivere la vita religiosa, ma non acquistano mai i pensieri e i sentimenti religiosi.
Dobbiamo dunque pensare alla santificazione. Maria nel giorno della Purificazione divenne più santa perché capì sempre meglio la sua missione: preparare all'umanità il grande Sacerdote, Gesù Cristo, l'Ostia divina. Ed avendo compreso dalle parole di Simeone la sua missione vi si preparò. La santità nostra è fatta solo di osservanza alle Costituzioni, le altre cose sono modi di distrarci.
Che cos'è quest'Anno santo? Se è inteso come una indulgenza plenaria, dobbiamo dire che [in] quest'anno abbiamo meno [possibilità] degli altri anni: per acquistare l'indulgenza del Giubileo bisogna venire a Roma, visitare le quattro basiliche maggiori, ecc., ma [noi] intendiamo l'Anno santo secondo il pensiero del Papa5: rinnovazione, spinta, cambiamento di vita. Se non porta questo, l'Anno santo è santo in generale, ma non lo è per noi. Quindi [si richiede] orientamento deciso nella vocazione, nella corrispondenza alla vocazione, cioè una vita tutta diretta alla maggior gloria di Dio e alla maggior perfezione nell'osservanza dell'obbedienza, della povertà, della castità, nella vita comune.
Il diavolo tenta le religiose non con tentazioni generiche, ma specifiche contro la vita comune, la povertà, la castità e l'obbedienza. Ci sono diavoli specializzati per tentare le religiose, ma le suore devono essere specializzate a vincere le tentazioni. Su quali punti i diavoli specializzati tentano? Tentano o per difetto o per eccesso sopra i quattro [principali] doveri della religiosa: povertà, castità, obbedienza e vita comune. Obbedienza: sicuro, bisogna obbedire anche quando non si conosce perché sia stato disposto in quel modo. Talvolta si incomincia a ragionare e l'obbedienza se ne va. Altre volte si vuole fare il meglio... Talora il diavolo tenta per difetto: allora non si uniformano i giudizi e il cuore [alle disposizioni date]. In quest'anno pensiamo che la santa Vergine deve schiacciare il capo
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al demonio, ma specialmente a quello che tenta le suore. Chi ci istruirà? La santa Vergine. Preghiamo la Madonna, Porta dell'Anno santo, che ci dia la grazia di raggiungere l'intimo della purificazione nostra e ci dia la grazia di scoprire le arti del demonio. Quante anime sotto pretesto di far meglio finiscono per andar fuori della propria vocazione! Stare nella vita comune, tesoro dell'Istituto. Bisogna stare ai princìpi dati dall'Istituto con le Costituzioni. Siccome si avvicina il giorno dell'approvazione definitiva6, dovete vivere meglio lo spirito delle Costituzioni per meritarvi la grande grazia. Le Costituzioni siano capite sempre meglio e vi guidino in modo sempre più pratico sulla vostra strada.
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* Meditazione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 1 (21x30), tenuta a [Roma], il sabato 28.1.1950. L'originale porta come titolo “Meditazione del Primo Maestro”, sostituito dalle curatrici dei dattiloscritti successivi con “Vivere la vocazione”.

1 Settimanale illustrato di attualità, anno II, numero speciale per l'Anno santo. Cf Damino A., Bibliografia di Don Giacomo Alberione, EAS, Roma 1994, pp.213-214.

2 Originale: C'è il titolo di un articolo detto così.

3 Invocazioni delle Litanie lauretane: Rifugio dei peccatori, Specchio di giustizia.

4 Cf Sal 77, 7: «Rifletto e il mio spirito si va interrogando».

5 Cf Pio XII, Epistola Enciclica Anni sacri, 12 marzo 1950, AAS 42(1950), 217-222.

6 L'approvazione definitiva delle Costituzioni sarà concessa il 15 marzo 1953. Cf Med. varie 1953, n.3, nota 2; CVV 103; VPC 165.