Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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51. LA PROVA DELLA TENTAZIONE51
1. La vita religiosa è molto preziosa in sé stessa, davanti a Dio e davanti all'eternità; ma tutto quello che è prezioso va soggetto agli inganni, ai pericoli ed alle tentazioni. Alcuni s'immaginano di entrare nella vita religiosa e riposarsi; altri pensano di trovare tutto perfetto; altri ancora di continuare la loro vita di sempre. E così trovano che né l'istituto è perfetto, né tutto è conforme ai loro sogni e allora restano come scoraggiati. E' una tentazione.
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2. La tentazione ha dei frutti e dei pericoli. Tentazione vuol dire prova, o spinta al male. Nella scrittura leggiamo: "tentavit Deus Abraham" (Gn 22,1). Dio provò se Abramo era davvero obbediente e gli diede un ordine che sembrava tanto strano, contraddittorio e irragionevole: uccidere l'unico figlio.
Il Signore aveva detto più volte ad Abramo che sarebbe stato padre di una moltitudine e intanto gli comandava di sacrificare l'unico figlio. Per questa adesione Abramo ebbe delle grandi benedizioni.
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3. Il demonio agisce sull'uomo mediante il mondo, le passioni, la carne. Ma quando la tentazione è prova, viene da Dio! Lutero non subì la prova, colpito nel suo orgoglio, egli preferì ribellarsi a Dio e alla Chiesa.
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4. Vincere una tentazione è più meritorio che far la comunione. I santi hanno passioni e tentazioni più forti. I beati in cielo sono i vittoriosi, i dannati all'inferno sono i vinti. I mezzi per vincere le tentazioni sono la vigilanza e l'orazione. "Ecco che Satana va cercandovi per vagliarvi come il grano" (Lc 22,31).
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5. E' necessario vigilare e mai darsi riposo, mai tenersi per sicuri: io sono vecchio ed ho già le abitudini alla virtù... Ma nessuno si può ritenere sicuro e gli stessi virtuosi spesso sono caduti in eccessi abominevoli. Il diavolo non ebbe riguardo nemmeno di Gesù che rimase in orazione e digiuno per quaranta giorni e quaranta notti.
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6. Nessuno stia sicuro, perché il giorno in cui non prega e non si mortifica, cade. Quando una tentazione è molto insistente e lunga, è utile rivelarla. Il diavolo ha paura di essere scoperto. In secondo luogo pregare tutti i giorni per vincerla.
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7. Quando la tentazione è contro la vocazione, rinnovare i voti; quando è contro la purezza, eccitarsi all'amore della Madonna e dell'Ostia; quando è contro l'umiltà, umiliarci.
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8. Le tentazioni non sono per sé né bene né male. Se spingono al male vengono dal demonio, dal mondo, e dalla carne; se sono prove, vengono da Dio. Esse sono occasioni di grandi meriti. "Vigilate, et orate ut non intretis in tentationem" (Mt 26,41.).

San Pietro - Massa Martana (PG)
24 settembre 1949

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51 San Pietro - Massa Martana (PG), 24 settembre 1949