Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ISTRUZIONE XXIII
I DONI DELLO SPIRITO SANTO

[149] Il programma della nostra vita dev'essere quello stesso che Gesù volle far cantare dagli angeli sulla capanna di Betlemme: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli; pace in terra agli uomini di buona volontà»1. E noi cantiamo specialmente la gloria del Padre nel tempo di Avvento; la gloria del Figlio dal Natale all'Ascensione; la gloria dello Spirito Santo dall'Ascensione all'Avvento.
Lo Spirito Santo deve compiere l'opera della redenzione di Cristo.
Tutte le domeniche di Pentecoste ci comunicano le grazie dello Spirito Santo ponendoci dinanzi gli esempi di Cristo.
È lo Spirito Santo che vivifica la Chiesa. È lo Spirito Santo che non solo dà la grazia, ma | [150] anche la gloria eterna. Lo Spirito Santo istruisce la Chiesa, la illumina, la fortifica; lo Spirito Santo dona ai vergini, agli apostoli, ai martiri lo spirito della loro vocazione e ai religiosi dona quelle grazie speciali che loro occorrono per raggiungere un posto distinto in cielo. Affrettiamoci, lavoriamo intensamente per meritare quel posto. Dio ci ha eletti per farci santi: «Elegit vos Deus ut sancti essetis»2.
Per ottenere questi doni generali alla Chiesa e particolarmente alle anime, pensiamo come Gesù fu sempre guidato dallo Spirito Santo nella sua vita terrena.
Quali sono i doni che chiediamo allo Spirito Santo per la Chiesa e per tutte le anime?
1) Il dono della scienza che illumina la mente a conoscere il fine per cui siamo stati creati. Lo Spirito Santo deve infondere nella nostra mente e nel nostro cuore il pensiero e il desiderio del Paradiso.
2) Il dono dell'intelletto che ci suggerisce i mezzi per raggiungere il Paradiso e insegna ad applicarli nella vita quotidiana.
3) Il dono del consiglio che ci insegna a scegliere, tra i mezzi, i migliori, i più atti a farci camminare con sveltezza e con rettitudine
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nella vocazione, quelli più efficaci, quelli che danno alle nostre opere il valore dell'oro.
4) La sapienza che ci fa conoscere e distinguere i pericoli, la 151 vanità degli uomini e del mondo. | [151] Questi sono i doni che si riferiscono specialmente alla mente. Poi vi sono i doni che si riferiscono particolarmente alla volontà. Il primo di questi è la pietà che ci insegna a pregare, a praticare i doveri che abbiamo verso Dio, verso il nostro prossimo.
Ma per arrivare al cielo il cammino è lungo, difficile; la strada è stretta: bisogna lottare, bisogna sforzarsi: ecco allora il dono della fortezza.
Vi è poi il dono del timor di Dio che ci fa evitare il peccato: timore dei castighi eterni e timore di offendere il Padre celeste, di far dispiacere a Gesù. Timore di perdere le grazie, timore che altri pecchino per causa nostra.
Chiediamo questi doni dello Spirito Santo; chiediamoli specialmente oggi. Apriamo la giornata con un bel Veni Creator.
«La comunicazione dello Spirito Santo sia sempre con tutti voi: Communicatio Spiritus Sancti sit semper cum omnibus vobis»3.
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1 Cf Lc 2,14.

2 Cf Ef 1,4: «Dio vi ha scelti... per essere santi».

3 2Cor 13,13.