Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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5. LEGGERE LIBRI FONDAMENTALI (Chiusura degli Esercizi Spirituali)

Esercizi Spirituali (4-12 gennaio l967) alle Pie Discepole del Divin Maestro di Voti temporanei.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 12 gennaio 19671

Il primo pensiero: ringraziare il Signore. Ringraziarlo specialmente, quest'oggi, col canto Te Deum laudamus, e, nello stesso tempo, ringraziare per tutti i doni ricevuti dalla nascita: il battesimo, la vita cristiana, la vocazione e la Professione già fatta. Sì, ringraziare. Tanti Deo gratias al Signore, sì.
Ora, avete delle grazie particolari nella vita vostra, Congregazione delle Pie Discepole. In primo luogo, la vicinanza, l'unione con Gesù eucaristico: l'Adorazione, la Comunione e la Messa. Avete avuto quindi un grande dono. Secondo, quello che avete conosciuto, come avete conosciuto il cristianesimo e la vita religiosa e tutta la specialità, particolarità della Congregazione; e poi quello che è la vita pratica con gli apostolati, la vita pratica con gli apostolati: apostolato eucaristico, l'apostolato della vita liturgica e la vita di collaborazione col sacerdote.
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Oh! Ora come ricordi: scegliere la lettura nell'anno, da questo corso di Esercizi ad un altro corso di Esercizi; leggere, lettura: o il Vangelo o le Costituzioni; da ripetere, i catechismi; e poi quello che sarà stata, dato come consiglio, come disposizioni dalle Madri; e la vita di san Paolo, e le Lettere di san Paolo, sì. Fra queste varie lezioni potrete scegliere per l'anno spirituale, scegliere quello che vi sembra più necessario; e sarà in particolare la scelta del Vangelo o quello che è la vita di san Paolo e delle sue Lettere perché, quest'anno, corre il centenario del martirio di san Pietro e san Paolo. E per noi, in particolare, san Paolo. Il centenario del martirio, san Paolo1. Si può leggere l'una o l'altra cosa, o si può leggere una parte di una parte, un'altra di una parte, ma sempre invocare la luce di Dio, la grazia di Dio, ché il Signore ci faccia capire le cose. Molte cose, moltissime cose avete imparato nella Congregazione, particolarmente nel noviziato e negli anni successivi, sì. Però si possono penetrare, conoscere sempre meglio. E sentire sempre il bisogno della luce di Dio, di essere guidati dalla grazia, dalla luce dello Spirito Santo, sì. E non avete bisogno di molti altri libri, no. Avete bisogno di quelli che sono fondamentali per la vostra vita religiosa, sì.
E in particolare, poi, presto uscirà un Catechismo2 il quale segue dal Concilio Vaticano II. Come c'è stato dal Concilio Vaticano, Trento, a suo tempo, così, si è steso un catechismo che rifletteva ciò che nel Concilio si era allora discorso. Ora un catechismo corrispondente all'insegnamento della... attuale Concilio Vaticano II. Sì, conoscere questo.
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Ora, questo come ricordo, sì: la vita eucaristica e la vita conforme al Maestro Gesù. Il Maestro, come egli ci ha spiegato nel santo Vangelo e come noi abbiamo ricevuto dalla Chiesa. Quello che la Chiesa ha insegnato a tutti i cristiani, in particolare a chi è consecrato al Signore, e in particolare consecrate nella vostra forma, con la vita religiosa che si... nello stesso tempo la pietà vostra particolare.
E come ricordare a questo punto? Essere più illuminati, e essere più istruiti, più ispirazioni interiori, dipende tanto dall'intimità eucaristica; ma non basta, dalla silenziosità, dalla silenziosità abituale. Perché se si parla oltre alle necessità... secondo le Costituzioni, se si segua bene questa silenziosità, lo Spirito Santo parla nell'intimo, nell'intimo parla Gesù, sì. Tace il Signore quando noi parliamo non a suo tempo o nelle proprie co... nelle cose che vorremmo dire. Quindi guidare la lingua, ecco, la quale lingua è un grande mezzo di glo... dare [glori] a Dio, e parlare di Dio, e parlare delle cose necessarie, come l'istruzione, con le relazioni che sono necessarie, sì. Il dono della lingua. Ma il dono va anche moderato, sì, perché dalla lingua escono tante cose sante, come è tutta la predicazione, gli insegnamenti, ecc.; e vi sono i discorsi per cui si va a danneggiare, la lingua, e a chi parla e a chi sente, sì; e a chi parla e a chi sente, quando sia l'uso fuori posto, della lingua1. Allora canterete in terra e canterete in cielo.
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Ora, tre punti, tre punti che riguardano i voti battesimali, primo, sì. Già detto che è stato il dono della nostra vita umana; ma poi oltre alla vita umana, come il bambino è nato, allora si è aggiunto un'altra vita, la vita cristiana, la vita cristiana; la vita cristiana che consiste nella fede, quindi quelli che sono gli insegnamenti che la Chiesa ci ha dato. Quindi, dopo la vita umana, la vita cristiana. Poi successivamente, poi la vita religiosa. Quindi tre vite: vita umana, vita cristiana, vita religiosa. Quale preferenze il Signore vi ha fatto: essere arrivate a questo momento, sì. E poi voi volete assolutamente viverle bene queste tre vite: la vita umana, per esempio, regolare noi stessi; e poi la vita cristiana, con la grazia; e poi la vita religiosa che è più ricca e che porta alla perfezione.
Quindi adesso rinnoviamo i voti battesimali, le promesse battesimali. Le hanno fatti per noi i padrini, le madrine. Sì, loro lo hanno dichiarato, ma adesso bisogna che lo dichiariamo noi, perché tocca a noi adesso; e specialmente osservare gli impegni battesimali, voti battesimali che si completano in tre punti: fede e speranza e carità, evitando il peccato e usando i mezzi di santificazione. Allora, io leggo e voi risponderete: «Io credo...»1.
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Sì, secondo punto, la rinnovazione dei voti religiosi. Ricordare il giorno felice in cui avete emesso i voti religiosi. Quel giorno felice, sì, lo ricordate, e quel giorno, sempre ricordarlo, ogni giorno: Mi avete fatto cristiano. E poi essere stati guidati alla vita religiosa come lo diciamo nel Vi adoro. Sì, tutti i giorni ringraziare del dono della vita religiosa. E dicen... rinnovando i voti, pensare: e come osserviamo, come è la povertà, come è osservata? La castità come è osservata? E ancora l'altro voto, e l'obbedienza, l'obbedienza la quale è base della vita religiosa, è base della vita religiosa e la costituisce la vita stessa religiosa, sì.
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Nel Concilio Vaticano II... bisogna leggere specialmente quel punto che riguarda l'obbedienza, sì1. Un'obbedienza che non può essere soltanto un'obbedienza cieca, ma un'obbedienza anche che sia fatta, in che senso? In ordine a Dio, cioè, cedere tutta la nostra volontà al Signore, cedere tutta la volontà al Signore. Come Gesù Cristo ha cominciato, è nato con l'obbedienza, nella grotta, come ha cominciato la vita di Gesù Cristo, quella grotta, luogo delle be... degli animali, è la greppia degli animali, così ha cominciato questa grande obbedienza al Padre; e tutta la vita sua che si è chiusa, la vita, con il volere del Padre: «Nelle tue mani rimetto il mio spirito»2. L'ultima obbedienza. Cominciato dall'inizio e finito con la obbedienza, con l'obbedienza, sì.
[A] noi chierici ci facevano sempre recitare quelle ultime parole di Gesù in croce, [a] noi chierici, al venerdi, quando suona[va] la campana, alle tre; e così, mentre eravamo in studio, facevamo la protesta di obbedire a Gesù Cristo lodando il grande atto di Gesù Cristo che spirò sulla croce per obbedienza del Padre celeste. Ricordare. Oh! Non soltanto onorarlo Gesù Cristo, ma seguirlo, sì. Allora rinnovare i voti, adagino: Ad onore della santissima Trinità...3
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Sì, l'osservanza secondo i voti battesimali; l'osservanza secondo i voti religiosi. Ora, praticamente, quali sono i punti di cui noi abbiamo obbligo, impegno? Avendo voi fatto il corso di Esercizi, avete trovato quello che è più necessario per ciascuna di voi, per cui si fanno le conclusioni coi propositi, come a conclusione degli Esercizi. Quindi certamente voi avete già fatti tutti gli... i propositi e forse ripetuti parecchie volte. Ma adesso tutte insieme, ciascheduna per i suoi propositi, presentarli a Gesù; e pensando che ancora [resta] questo poco di tempo per conchiudere gli Esercizi, [chiedere la] grazia per seguire i propositi fatti. Se sono già stati benedetti dal confessore, possono anche essere benedetti quest'oggi, i vostri propositi. Ora, i propositi sono singolari, sono per ogni persona, quindi adesso, due minuti perché vi fermiate e ciascheduna presentare i propri propositi a Gesù; in silenzio, due minuti.
Noi vogliamo osservare i nostri propositi. Ci rivolgiamo alla prima suora che vi è stata nel mondo: Maria, nella sua povertà, castità e obbedienza perfetta; la suora perfetta, Maria Vergine e Madre. E allora adesso domandare la grazia di osservare i voti, ma in particolare per ciascheduno, i propositi.
Adesso sia devotissima la Salve Regina, devotissima, adagio. «Salve Regina...».
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 90/a (= cassetta) 231/a. Per la datazione, cf PM: «... e quest'anno corre il centenario del martirio di s. Pietro e di s. Paolo». «E come conclusione degli Esercizi...». - dAS, 12 gennaio 1967: «Andato [il PM] ad Ariccia per la predica di chiusura alle PD in Esercizi Spirituali». - VV: «12 gennaio 1967, PM: Chiusura Esercizi» (cf anche VV in c9).

1 Cf San Paolo, dicembre 1966, pagina 8: «1967: Centenario del martirio degli Apostoli Pietro e Paolo».

2 Voto e desiderio di don GIACOMO ALBERIONE fu sempre quello di vedere realizzato un Catechismo dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, per dare ordine al dogma, alla morale e al culto cattolico. Morì senza vedere il suo sogno realizzato. Lo sarà, speriamo, dopo 25 anni dalla fine del Concilio! (8 dicembre 1965).

1 Cf Gc 3,9-10.

1 Cf Le Preghiere della Famiglia Paolina, o.c. ed. 1965, pp. 37-38.

1 Riferimento al Decreto sul rinnovamento della vita religiosa, Perfectae caritatis, (n. 14), 28 ottobre 1965. - Cf AAS (1966) 702-712). Versione italiana in Concilio Ecumenico Vaticano II: Costituzioni Decreti Dichiarazioni... (Alba, Edizioni Domenicane, 1966) pp. 349-364.

2 Lc 23,46.

3 Cf Le Preghiere della Famiglia Paolina, o.c. ed. 1965, p. 37.