Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

32. DOMENICA XIII DOPO PENTECOSTE

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 13 agosto 19671

Dal Vangelo, San Luca2.
In quel tempo: Gesù andando verso Gerusalemme giunse ai confini tra la Samaria e la Galilea. Al suo ingresso in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi che si fermarono a distanza, e alzando la voce, gli dissero: «Gesù Maestro, abbi pietà di noi!». Quando li ebbe visti, disse loro: «Andate e mostratevi ai sacerdoti». E avvenne che, mentre andavano, furono mondati dalla lebbra. Uno di essi, vistosi guarito, tornò indietro glorificando a gran voce Dio; e si gettò, con la faccia a terra, ai piedi di Gesù rendendogli grazie; ed era un samaritano. Allora Gesù, prendendo la parola, disse: «Non sono dieci i mondati dalla lebbra? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio, se non questo straniero?». Ed aggiunse: «Alzati, va'; la tua fede ti ha salvato!».
È il giorno in cui dobbiamo ricordare il ringraziamento dei doni ricevuti dal Signore.
«Accresci in noi la fede, la speranza e la carità, o Dio onnipotente ed eterno». Ecco la supplica dall' Oremus: l'aumento di fede e la speranza e la carità.
Ma intanto il Vangelo ci porta una lezione importantissima, e cioè: dare al Signore il ringraziamento di tutti i beni ricevuti.
268
Nella pietà ci sono quattro punti. Il primo è l'adorazione: Dio, gloria, Dio infinito in santità, in ogni sua preziosa (...). La gloria, primo punto: glorificare e adorare la Santissima Trinità; adorare Gesù Cristo nell'Eucaristia. Il primo punto.
Il secondo punto - riguardo nella divozione, nelle Adorazioni, nella Messa e in tutte le funzioni - il secondo punto: ringraziare il Signore. Quindi la preghiera riguarda: l'adorazione al Signore; e secondo, ringraziare il Signore di quello che ci ha dato.
Poi vi sono gli altri due punti, e cioè: ottenere il perdono dei peccati; degli sbagli che facciamo (...), avere la soddisfazione, che sia soddisfatto il nostro peccato per mezzo di Gesù Cristo.
E poi, quarto punto: ottenere le grazie.
Per avere una pietà e una preghiera che sia completa, primo: adorazione, glorificazione al Signore; e secondo: ringraziare il Signore di quello che ci ha dato; e poi gli altri due punti: soddisfazione, in quanto che, per mezzo della passione di Gesù Cristo, vengono soddisfatti i nostri peccati, quando siamo pentiti; e poi la quarta parte: ottenere le grazie.
269
Vi è sempre, quasi sempre qualche cosa di imperfetto nella preghiera. Per lo più vi sono persone che solamente domandano grazie. E questo è un errore. Se vuoi ottenere le grazie, comincia adorare e ringraziare il Signore. Quando sono soltanto domande di grazie, questo non è completo, e sarà meno accetto al Signore quando soltanto insistiamo per avere le grazie. E anche se vogliamo domandare il perdono dei nostri peccati, allora c'è la preparazione per ottenere la misericordia di Dio, sì, ma prima di chiedere per noi, prima ci sia la lode al Signore: Padre, Figlio e lo Spirito Santo, l'adorazione; e poi, il punto secondo, con l'adorazione, il ringraziamento. Poche volte si ringrazia il Signore, poche volte si ringrazia il Signore. Nel nostro Vi adoro lodiamo il Signore, e c'è anche il ringraziamento nello stesso tempo. Poi la supplica delle grazie di cui abbiam bisogno e, prima ancora, domandare il perdono delle nostre mancanze della nostra vita, sì.
270
Quindi fermarsi, oggi, sul punto del ringraziamento. Quei dieci che erano lebbrosi, sapendo che doveva passare Gesù Maestro, cominciarono a gridare: «Abbi pietà di noi. Abbi pietà di noi!». Allora, quando li ebbe visti, quandò Gesù li ebbe visti, disse loro: «Andate e mostratevi ai sacerdoti». E che cosa voleva dire? Quando è guarito dalla lebbra, allora quando guarito dalla lebbra, dovevano presentarsi ai sacerdoti per confermare se siano veramente guariti. Quindi: «Andate e mostratevi ai sacerdoti». E allora partirono. E avvenne che, mentre andavano, furono mondati dalla lebbra, andando per farsi mostrare ai sacerdoti. Allora tutti andarono: dieci. Poi c'è stato «uno di essi, vistosi guarito, tornò indietro subito glorificando a gran voce Dio». Cioè, il ringraziamento. I nove non sono andati a fare il ringraziamento. Ma venne questo, «tornò indietro glorificando a gran voce Dio; e si gettò, con la faccia a terra, ai piedi di Gesù rendendogli grazie». Cioè, ringraziamento. Notando che era un samaritano. Gli Ebrei si sentivano più... più perfetti si credevano, e che erano poco perfetti i samaritani. Quindi i samaritani, come gente non così graditi al Signore come gli Ebrei. «Ed era un samaritano». E fu proprio lui che andò a ringraziare il Signore. E gli Ebrei?
«Non sono dieci i mondati dalla lebbra? E gli altri nove dove sono?». Ecco, non sono andati essi a ringraziare, ma il samaritano, sebbene persona imperfetta. «Non si è trovato chi tornasse a rendere grazie a Dio». Quindi questo ci dà una gran lezione. «Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio». Si ottiene la grazia, si trovano le grazie... prima si domanda, ma poi ricevendo... E allora non compresero e non fecero il loro dovere, cioè il ringraziamento. «Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio se non questo straniero?». Questo straniero, il samaritano, escluso dagli Ebrei. E aggiunse: «Alzati, va' - Gesù - alzati, va'; la tua fede ti ha salvato». Ecco.
271
Quindi come sono i molti cristiani i quali domandano, domandano, specialmente quando vi sono benefici umani, terreni, allora si (...) e poi se han già ricevuto non ringraziano il Signore. Anche alle volte che hanno promesso di fare questo, di far quello per ringraziamento, ma poi quando hanno ricevuto la grazia, basta per loro. E quindi la mancanza che è proprio quella di non ringraziare il Signore.
272
Se noi siamo buoni cristiani, di che cosa dobbiamo ringraziare il Signore? Di che cosa? Primo: siamo stati creati, quando... Cominciamo di lì. E se siamo buoni cristiani fino al termine della vita, riceveremo sempre grazie; e se noi facciamo il dovere completo bene, ringraziare il Signore. E quindi va bene che nel Vi adoro ci sia il ringraziamento: perché ci ha creati; perché ci ha fatti cristiani per mezzo del battesimo; perché siamo cresciuti in una regione, in una famiglia cristiana; e poi come siamo cresciuti; e poi come abbiamo ricevute le grazie spirituali, non solo il battesimo, ma la cresima, ma i primi sacramenti: della confessione, le prime comunioni. E poi tutto quel che abbiamo avuto di istruzione; formati, cresciuti in salute; e poi essere stati istruiti; e poi essere stati guidati dalla grazia, dalla luce di Dio. E la vocazione che abbiamo ricevuto; e poi il giorno in cui c'è stato la Professione religiosa, prima temporanea, e poi perpetua. E poi, come adesso ci troviamo? Ora, questo si può fare in generale: Te Deum laudamus, te Dominum confitemur, che è la lode, cioè il ringraziamento.
273
Ma se domandiamo e facciamo il ringraziamento al Signore, è cosa ottima anche in comunità, sì; ma però, siccome ognuno ha delle grazie particolari e ha ricevuto piu abbondanti grazie nella vita, allora l'obbligo di ringraziare il Signore di tutto; non solo - dico - comune, ma in particolare, di ciascheduno. E ringraziare il Signore; il Signore, sì, ringraziare. Quale grande dono è che noi abbiamo in mezzo di noi Gesù Cristo, che sta con noi, e che diviene il cibo spirituale nostro con la comunione! E come rappresentata, e come (...) nella Messa, il sacrificio; presentato e portato qui in chiesa il calvario. L'Eucaristia. E poi ciascheduno ha i propri obblighi verso il Signore. Se ci siamo convertiti, se abbiamo preso degli impegni, dei propositi fermi, se abbiamo ottenuto qualche vantaggio avendo fatto qualche progresso spirituale, è tutto e sempre grazia di Dio. Noi siamo tutta di Dio, e tutto quel che abbiamo proviene, o direttamente o indirettamente, da Dio. E se noi siamo anche illuminati, istruiti, ecc., questi son sempre mezzi, ma in fondo son tutte grazie che vengono dal Signore. Tutto è di Dio. Ogni respiro è già una grazia di Dio, il respiro di momento in momento. Siamo e solo e sempre di Dio; che, o mediatamente o immediatamente, tutto è di Dio.
274
Quindi, che la nostra preghiera sia completa: adorazione; secondo, ringraziamemo; e poi quello che è domandare il perdono; e domandare le grazie, sì.
Vi sono preghiere fra varii libri in varii posti: tutt'al più si loda Dio; ma non si ringrazia, tante volte, non si ringrazia il Signore. Chi vuole ottenere nuove grazie, cominci a ringraziare [di] quel che ha ricevuto…
275

1 Nastro 149/e (= cassetta 240/b.2) In PM, nessun indizio cronologico (cf PM e nostra nota in c257). - dAS, 13 agosto 1967 (domenica): «Dopo la Messa, meditazione alle PD della comunità CGSSP».

2 Lc 17,11-19.