Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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III. ACCOMPAGNARE LA CHIESA* (1)
La vostra missione è accompagnare la Chiesa nell'azione di salvezza degli uomini, in dipendenza e accanto all'azione del papa, dei vescovi e dei sacerdoti, particolarmente di quelli che sono in attività pastorale. Da una parte sta il sacerdozio e dall'altra sta la suora: come il sacerdote è padre della Chiesa, così la suora rappresenta Maria che è madre della Chiesa.
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Ora due cose vorrei dirvi. Primo: domandare in primo luogo la grazia di operare in dipendenza e accanto ai vescovi, dopo che da tanti anni operate accanto ai parroci. Chiedete la grazia di fare questo passo: ad esempio coi centri catechistici diocesani che sono proprio cosa da fare in quanto entrano nella vostra missione; in tal modo potrete allargare la vostra attività.
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Si comincia dalle cose più elementari e poi gradatamente, con l'aumento della grazia e dell'istruzione, si potrà cooperare sempre più largamente nella Chiesa, nelle diocesi. Se il parroco è pastore di una parrocchia, il vescovo è pastore di una diocesi e il papa è pastore della Chiesa universale.
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Mi ha tanto edificato e consolato il sapere che in Brasile le suore pastorelle hanno istruito un buon numero di giapponesi espatriati colà per ragioni di lavoro. Chiedete la grazia di perfezionarvi e di fare buoni passi nella via che il Signore vi ha affidato.
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Seconda cosa e seconda grazia da chiedersi: la pastorale liturgica per comprenderla, spiegarla, viverla, praticarla nella parrocchia e nei suoi vari ambienti, cominciando dai bambini e poi dalla gioventù e avanti verso tutti...
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Il Concilio Vaticano II ha approvato lo schema della liturgia come era presentato e come è stato riveduto e perfezionato. Perciò è necessario conoscere la liturgia così come è stata approvata.
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Nella prima parte si mettono le basi e i principi fondamentali che devono guidare l'azione liturgica e pastorale: la liturgia per la pastorale e la pastorale per la liturgia.
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Vi sono poi le varie parti della pastorale liturgica. Riguarda in primo luogo il sacrificio della messa che ne è il centro; seguono poi le altre parti che riguardano i sacramenti, i sacramentali e i libri liturgici che sono quattro: breviario, messale, rituale, pontificale.
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Questi quattro libri, che già vi sono da tanti secoli, saranno un po' riveduti e adattati ai nostri tempi e alle esigenze attuali. Entro qualche anno sarà tutto preparato, intanto ora una piccola parte di ciò che è stato approvato va in vigore da domenica prossima, prima di quaresima (16 febbraio), e riguarda il breviario. Per le altre parti è necessario vi siano ancora degli adattamenti secondo i principi che sono stati approvati, vi saranno quindi le ultime applicazioni che riguardano l'arte sacra (canto e suono), le suppellettili della chiesa, le costruzioni delle chiese e tutto ciò che riguarda il culto in generale.
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Riguardo a questi punti non avete molto da abbracciare perché già si sono sempre seguite le norme che i papi da un secolo a questa parte avevano già illustrate, spiegate e applicate.
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La pastorale liturgica come si applica? Ne avete esempio in "Vita Pastorale" applicata in primissimo luogo alla santa messa. Nel noviziato o in seguito per uno studio di pastorale un po' più ampio, giova molto il periodico "Rivista di pastorale liturgica". Gioverà spiegarlo a scuola, ma molte cose si possono leggere a tavola, nella lettura in comune.
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Vi sono dei punti che sono del tutto princìpi teologici sia di dogma, sia di morale, sia di liturgia e questi saranno riservati a chi è più avanti nella conoscenza di questi vari problemi; ma moltissime cose servono a tutte subito, anche alle più piccole, anche alle aspiranti. Per esempio nel numero ultimo (ne sono usciti tre) vi è una spiegazione sull'offertorio. Nei precedenti numeri spiegava l'azione del sacerdote ai piedi dell'altare e l'inizio della messa. Questo periodico insegna come assistere alle varie parti del santo sacrificio e come portare il popolo a seguirlo con vera partecipazione e con profitto.
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La parte della liturgia è tanto connessa con la pastorale: ad esempio come si preparano i fanciulli, nel catechismo, alla prima comunione, oppure come si preparano gli ammalati a ricevere i sacramenti della confessione, dell'estrema unzione e della comunione.
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Vi sono norme preziose: l'estrema unzione prepara alla comunione perché serve a mondare l'anima da quello che ancora era difettoso. Se vi è una persona nella parrocchia che debba capire la pastorale liturgica, è precisamente la suora pastorella, dopo il parroco.
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Chiedere queste due grazie:
1) Le organizzazioni diocesane del catechismo.
2) La pastorale nel senso liturgico, cioè la pastorale liturgica.
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Vi è anche la pastorale teologica e la pastorale morale, ma attualmente, cioè fino ad oggi, è stata approvata quella liturgica. Successivamente ci sarà la pastorale dogmatica, seguirà la pastorale morale, poi quella delle missioni, della formazione religiosa degli istituti, ecc. Sono ancora quindici gli schemi che si hanno da trattare: due sono stati approvati definitivamente; anche sugli altri si è già parlato, si è studiato, si sono fatte osservazioni, si sta preparando quello che dovrà essere discusso nell'autunno prossimo, nella terza sessione del Concilio.
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Intanto per voi chiedere le due grazie ricordate. Vi sono cose molto importanti e certamente le studierete e a poco a poco saprete spiegarle ai bambini, ai giovani, agli adulti, a tutti. Vi sono, è vero, qua e là dei periodici esagerati per alcune cose; ma per quanto mi risulta le due riviste a cui ho accennato (Vita Pastorale e Rivista di pastorale liturgica) sono equilibrate, perciò potete servirvene per prendere degli insegnamenti che riguardano specialmente la vostra attività nelle parrocchie e nelle diocesi.
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Dobbiamo camminare: lì sta il fervore! Sempre meglio e sempre di più per voi individualmente e per le anime a cui siete mandate. Vi è, per esempio, una parte che riguarda la pastorale delle vocazioni; anche questo a suo tempo; non è tanto il reclutamento che interessa, quanto la formazione: formazione che richiede anni e fatiche e insegnamento ascetico, religioso, civile e tutto ciò che è necessario per preparare la buona e santa pastorella.
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Avanti! Siete sulla via della Chiesa! Come vi ha elevato il Signore! Come il Signore vi associa alla missione del papa, dei vescovi, dei parroci! Voi fate la parte di Maria rispetto a Gesù buon Pastore.
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Chiedere la grazia di capire e di contribuire alla salvezza delle anime. Tanti miliardi di anime disorientate! Che cosa sarà di loro fra cent'anni? Dove arriveranno? Diamo la mano a questa gente pericolante che rischia la salvezza eterna. Se ci fosse uno che sta per affogare, faremmo di tutto per salvarlo. Soccorrere queste anime che si trovano in tanta difficoltà per la loro salvezza eterna.
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Pregare per il progresso individuale, per il progresso pastorale, per il progresso dell'istituto perché arrivi a compiere i disegni che Dio ha su questo istituto. I disegni sono la volontà di Dio. Docili sempre al volere del Signore. Umiltà e fede: queste due virtù sono come due piedi che ci fanno andare avanti.

Albano Laziale (Roma)
13 febbraio 1964

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(1) Albano Laziale (Roma), 13 febbraio 1964
* Di questa meditazione sicuramente tenuta ad Albano Laziale è andata perduta la registrazione. Fu pubblicata a suo tempo nella circolare interna "Il buon Pastore" ed è presente anche nel taccuino degli appunti di suor M. Liliana Fava sgbp. Viene collocata qui perché, secondo la data che porta nella circolare e nel taccuino, trova qui la sua giusta collocazione.
Esiste un'altra meditazione giuntaci con lo stesso titolo (Accompagnare la Chiesa II) e la stessa data, ma non ha attinenza col titolo, e la registrazione è probabilmente una sovrapposizione di un'altra predica. La riportiamo in appendice.