Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

XXVI. LA DIFFUSIONE DELLA BIBBIA - IL NATALE (*) (1)
Finora, secondo [quanto] mi hanno riferito nelle case si /è/ (a) lavorato per la diffusione della Bibbia. E particolarmente in venticinque o ventisei case hanno insistito per la giornata biblica e poi per la diffusione nelle parrocchie. Questo è cosa ottima. E certamente diffondendo la Bibbia si ha prima di tutto la benedizione di Dio, poi si dà l'occasione ai fedeli di leggere la parola di Dio.
740
E poi occorre dire che la Bibbia è la cosa più sacra dopo l'eucaristia, e sotto un certo aspetto anche prima <della> dell'eucaristia in quanto che <è> dalla Bibbia risulta la istituzione dell'eucarestia, sì.
Questo nel Concilio Ecumenico Vaticano II si è detto molte volte e si è paragonata l'eucarestia alla Bibbia. E quindi due pensieri e cioè: la Bibbia è il *** (a) e l'eucarestia è il cibo. Si completano. Questo non è ancora stato pubblicato, tuttavia <è> sta già preparato e si migliora anche il concetto, perché si esorta sempre di più alla lettura della Bibbia.
741
<D'altra part> D'altra parte Bibbia e catechismo. Perché quando si danno le lezioni di catechismo, [è] sempre utilissimo portare le parole che sono nella Bibbia: i fatti, gli esempi che ci sono. Se si esorta alla preghiera, bisogna prendere ciò che Gesù Cristo ha detto e quello che si è ottenuto dalla preghiera. Così tutti i dogmi, tutti gl'insegnamenti, tutti i punti che riguardan la liturgia, i sacramenti, tutto viene dalla Bibbia. Tutto!
742
E allora se vogliamo tenere un buon catechismo, bisogna poi alimentarlo con la Bibbia. La Bibbia, la quale è nei due testamenti: il testamento antico e il testamento nuovo. Ora, è sempre utile portare esempi e parole dell'antico testamento e esempi e parole del nuovo testamento. Come si può fare un buon catechismo? Vogliamo <da> dare la parola di Dio, ma la parola di Dio è nella Bibbia.
743
E' vero che c'è anche la tradizione secondo la teologia. Sì. Ma il fondamento principale è sempre la liturgia, non solo, ma la Bibbia, la Bibbia. La liturgia è fondamento in quanto che di lì <prov> ci viene la grazia dei sacramenti e della preghiera, ma quello che noi dobbiamo spiegare riguardo alla liturgia prenderlo <dal> dalla Bibbia.
744
Se si parla del battesimo, bisogna ricordare della circoncisione dell'antico testamento. Se si parla dell'eucarestia, ecco i sacrifici dell'antica legge; e se si parla della messa, il sacrificio di Gesù sulla Croce, ecc. Tutto deve prendersi dalla Bibbia nel catechismo. E allora, se nelle famiglie si legge la Bibbia, allora, ecco, la catechista spiega, applica, le verità che sono portate nel catechismo <e si di> e si dimostra che quello che viene nel catechismo insegnato è parola di Dio, cioè parola che è presa dalla Bibbia. Sì.
745
Altro pensiero: vi avvicinate al Natale. Il Natale è un fatto storico, il fatto che diede principio all'èra cristiana. Ora siamo al 1964. Il principio <dell'èra crist> dell'èra cristiana è dalla nascita del bambino Gesù, sì. Questo è il fatto storico, ma ciò che a noi importa è che Gesù <esc> nasca in noi. La nascita di Gesù in noi, di Gesù in noi in quanto è la fede, in quanto che è il compimento della sua volontà. La fede non solo è la volontà, ma l'amore a Dio, l'amore a Gesù. L'amore a Gesù, l'amore al prossimo e nello spirito che avete di servire ai fedeli, alle anime nel ministero, apostolato vostro.
746
Prepararsi al Natale. Che Gesù nasca in noi. E' sempre bello, prezioso rappresentare il presepio. Ma quello che nel presepio soprattutto è da considerarsi e quello che di più deve presentarsi e in primo luogo è sempre il bambino con Maria e insieme a Giuseppe.
747
Ora, questo importa: che il presepio ci ricorda che il fatto storico è avvenuto e possiamo ricordarlo come un fatto, un avvenimento che la storia ci ricorda. Ma quello che importa e quello che deve essere per noi: che Gesù nasca in noi. Gesù nasce in noi con la fede la speranza e la carità. Gesù nasce in noi con la fede per la mente; e con la speranza, la volontà: compiere i voleri di Dio; e poi la carità, l'amore a Dio, sì.
748
Far nascere Gesù in noi. <E f> E Gesù che poi cresca in noi, sì. Perché? Perché abbiamo da arrivare, se ci sta a cuore, alla perfezione, alla santificazione: Vivit vero in me Christus [Gal 2,20], Gesù Cristo vive in me.
749
Bisogna che nasca in noi e che cresca in noi. Quando noi abbiamo più fede, quando noi aumentiamo nella vita pratica la speranza e quando noi cresciamo in amore verso Dio e verso il prossimo, ecco, Gesù Cristo in noi: Donec formetur Christus in vobis [Gal 4,19]. Si lavora, si deve lavorare spiritualmente perché si formi Gesù Cristo in noi. E' la dottrina di san Paolo: Donec formetur Christus in vobis [Gal 4,19], cioè lavorate, lavorate quanto potete perché Gesù Cristo sia formato in voi. Viva lui in voi: Donec formetur Christus in vobis [Gal 4,19]. Lasciare ciò che è l'umanità non buona per mettere Gesù Cristo in noi. E egli allora domina la mente e domina la volontà e domina il cuore. Vive in noi.
750
Quando un'anima vivesse veramente Gesù Cristo, si troverebbe sopra un piano molto elevato di santificazione. Perciò prepararsi al Natale. Adesso avete celebrato bene la festa dell'Immacolata, l'Immacolata madre di Gesù, Maria. Ecco, fra pochi giorni s'inizia la novena del santo Natale. Veni, si ripete tante volte, vieni, vieni. Oh, è bene che in questo tempo si dia molta importanza quindi alla preghiera, al raccoglimento, all'unione con Dio. Molta fede nella preghiera e umiltà nella preghiera!
751
Raccoglimento e preghiera. Siete occupate in tante cose, sì. Chiaro! E tutte le cose che fate riempiono la giornata e finché si fanno le cose che son disposte /dall'obbedienza/ (a) il diavolo non ha tempo a tentare perché si è occupati in quello che piace al Signore. Tuttavia dare sempre il primo posto alla pietà, al raccoglimento, all'unione con Dio. Sempre, in primo luogo! Quindi <come cons> prepararsi così: sempre in umiltà e fede, sì; ma applicando: come si fanno le preghiere? come si fanno le comunioni? come si ascolta la messa? come è fatta la visita al santissimo Sacramento e le altre varie pratiche che ci sono nel corso della giornata? Farle con grande spirito.
752
E man mano che si cresce in età e in condizioni: prima le postulanti e poi avanti, novizie, professe temporanee, ecc., allora crescere. Non essere soltanto nel grado di pietà [di] quando si era ad una certa età, <a età> in età giovanile, ma maturando in noi lo spirito di Gesù Cristo. Ecco, allora la nostra pietà è sempre più intima, ispirata sempre alla fede e alla speranza e alla carità, sì.
753
Capisco bene che ci sono molte cose da fare e vi sono gli studi che occupano per voi, per <una certa> un certo numero la giornata dedicata alle scuole e allo studio, sì. Però deve sempre dominare <lo sp> la parte spirituale perché è tutto ciò che si ha da far nella giornata, di varie cose nell'apostolato o nei vari studi, tutto però dev'essere illuminato e fatto in ordine alla pietà, in ordine a Dio. Sempre che domini /la/ (a) pietà.
Quindi comunioni migliori, messe migliori, visite migliori. Sì.
754
Ma poi nella giornata sentirsi l'unione con Gesù, poi tutto quello che al mattino si propone nella meditazione e <nei s> nella (a) confessione; è /nel/ (b) sacramento della confessione che l'anima lavora per purificarsi. Maria il bambino non l'ha messo in <uno sporco> un luogo sporco. Così <non può> non si può mettere il bambino in peccatucci veniali magari soltanto, ma dispiacciono a Gesù: sono come le spine. E allora né mettere Gesù allo sporco, né metterlo nelle spine, quando egli nascerà nel giorno del Natale, ecco. Cuore mondo, puro. Però non preoccuparsi troppo delle piccole cose che sfuggono, voglio dire dei difetti, ma ciò che importa è l'amore di Dio, cioè la buona volontà. Ecco.
755
Qual è l'amore di Dio? La buona volontà di far le cose bene, quel che piace al Signore: quello è l'amor di Dio. Quando dalla mattina si pensa di impegnarsi a fare quello che si deve far nella giornata con buona volontà, ecco l'amore a Dio. Non una sentimentalità vuota; ma veramente quella che è pietà, quella che è amor di Dio, sì. Quindi, una preparazione mediante il raccoglimento, sì.
756
Sempre svelte nelle cose, sempre chiare. Non <prob> crearsi dei problemi che non ci devono essere. Confessioni molto brevi, così l'esame di coscienza anche /abbastanza/ (a) breve: non tanto sopra i singoli difetti, ma <e> sulla volontà <e sulla> e sulla preghiera, cioè lo spirito di preghiera.
757
A capo dei libretti di esame di coscienza ho sempre fatto mettere due condizioni scritte e cioè: la buona volontà e la preghiera. Perché poi, quello /su cui/ (a) dopo si fa l'esame, solamente è in ordine, e cioè si commetteranno tanti sbagli, tanti difetti secondo che ci sono state sopra le due condizioni. Se /ci/ (b) son state le due condizioni bene, la buona volontà e lo spirito di preghiera, i difetti diminuiscono da sé, perché c'è il raccoglimento, c'è una volontà decisa che è l'amor di Dio, volontà di fare quel che piace al Signore e chiedendo sempre aiuto con la preghiera al Signore.
Avanti in fiducia! Serenità!
758
Una pietà che non si crea i problemi: semplicità! Non tanti problemi da crearsi. Sono perdite di tempo e sono raggiri <di> di chi? Di satana. Semplicità, sveltezza e d'altra parte: preghiera e volontà ferma. Questo è lo spirito. E' lo spirito che deve dominare la novena di Natale: pietà e buona volontà.
759
Oh, quante grazie il bambino! E intanto voi domandate poi anche le grazie per le persone care. E così vi auguro gli aiuti <ad e>, gli aiuti, e ogni benedizione a voi dal bambino. Auguri! E voi fate gli auguri alle persone care e in particolare pregare per le persone che vi sono care: che vivano in grazia, che Gesù sia presente in quei cuori. Perché se facessero anche un presepio grande come questa cappella, fosse bellissimo e non ci fosse Gesù nel cuore cioè la sua grazia, cos'è un presepio? Allora: vedere delle statuette? O vari <vari>, così, preparativi? Ciò che importa è che Gesù nasca nei cuori. E in quella famiglia: <sono sei famigl> son sei persone, son quattro persone, ma in tutte che entri Gesù. Ecco.
760
Anche se non c'è nessun presepio, c'è un presepio dentro, nel cuore, vivo. Proprio quel che piace a Gesù. Vivo Gesù! E se ci /fossero/ (a) anche dei presepi <con> preparati con sfarzo, con ricchezza di cose, è soltanto <una> una cosa artistica più o meno, e non porta il vantaggio che deve portare, il ricordo <il va> cioè l'avvenimento del Natale a Betlemme.
761
Che Gesù viva nelle anime! Che Gesù viva in noi! Ecco quello che importa. E lo volete! E lo volete ! E volete che Gesù Cristo non sia <solamen> sempre bambino, ma cresca: Donec formetur Christus in vobis [Gal 4,19], finché Gesù Cristo è formato cioè è compiuto in voi, cioè sviluppato in voi. Vivit vero in me Christus [Gal 2,20]. Che bel Natale allora! Che santo Natale, che lieto Natale!
/Chiedete questi regali da Gesù? Di cuore? Ma per tutti i nove giorni,... néh? E poi non contentatevi dei nove giorni, ma continuare a insistere, almeno fino all'Epifania/ (a).

Albano Laziale (Roma)
5 dicembre 1964

762

* Dagli indici della T questa predica risulta sdoppiata in due. A noi pare chiaramente una sola.
(1) Albano Laziale (Roma), 5 dicembre 1964
740 (a) R: hanno.

741 (a) Parola incomprensibile.

752 (a) R: dell'obbedienza.

754 (a) R: il.

755 (a) R: nel.
(b) R: il.

757 (a) R. bastanza.

758 (a) R: che.
(b) R: le.

761 (a) R: fosse.

762 (a) Espressione aggiunta dopo il solito commiato che era: sia lodato Gesù Cristo. Il Fondatore dialoga con le uditrici che rispondono affermativamente.