Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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I. PER ACQUISTARE UNO SPIRITO PASTORALE(1)

Per lo spirito pastorale: le tre giaculatorie che sempre ripetete, e quando si prega e quando la preghiera ha le dovute condizioni, si ottiene. E si ottiene quindi lo spirito pastorale. Dite l'invocazione a Gesù buon Pastore, l'invocazione alla madre del divin Pastore, e poi le invocazioni ai due grandi pastori di anime Pietro e Paolo. La preghiera è ascoltata da Dio e forma a poco a poco il vostro spirito, con le grazie dello Spirito Santo. E ecco che allora si comprende il valore delle anime, si comprende quello che è necessario per comunicare alle anime, il modo di comunicare alle anime.
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Con queste tre giaculatorie, le tre intenzioni quindi: che conosciamo sempre meglio lo spirito pastorale; secondo, che sentiamo nei nostri cuori sempre di più lo spirito pastorale; e che poi praticamente sappiamo compiere quello che richiede la pastorale, cioè la pastorale applicata, pratica.
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Vedete, il Signore ha guidato sempre la Famiglia Paolina. Prima ancora che nascesse l'istituto nel 1914, già si pubblicava Vita pastorale (a): prima che nascesse. E quindi tutto quello che si fa è in ordine alle anime, e cioè è azione pastorale. E ora il Concilio Ecumenico (b) è tutto ispirato e guidato da questo pensiero: la pastorale. La pastorale!
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Poi nell'istituto sono nate le suore dedicate alla liturgia. Ed ecco che la liturgia è stata la prima parte del Concilio, che già è stata definitivamente approvata. E poi quello che riguarda i mezzi, i mezzi tecnici, e cioè la stampa, cinéma, radio, televisione; e poi gli altri mezzi tecnici che pressappoco hanno gli stessi fini. E questo è stato ciò che il Concilio Ecumenico definitivamente e solennemente ha approvato. Quindi l'apostolato paolino è pienamente approvato, elogiato.
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E nel decreto [si] dice ai vescovi [che] accanto alla parola predicata ci siano i mezzi, si curino i mezzi tecnici che sono: la stampa, il cinéma, la radio, la televisione, i dischi, ecc. che servono a predicare il Vangelo, a predicare il catechismo in sostanza e tutto quello che è necessario per la salvezza eterna. Sono i mezzi questi che il Signore ha dato alla Chiesa. Sì.
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Oh, se meno vengono all'istruzione in chiesa, almeno che abbiano a casa quello che può servire all'istruzione e quindi alla salvezza delle anime, la stampa in modo particolare. Ora, per acquistare questo, lo spirito pastorale: la preghiera che fate, particolarmente le tre invocazioni.
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Inoltre, per acquistare lo spirito pastorale, giova sommamente conoscere il buon Pastore per imitarlo. Imitarlo nello spirito e imitarlo tanto più nel modo pratico di aiutare le anime <alla sal> perché si salvino.
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Che cosa vuol dire pastore? Eh, il pastore è ciò che dice il Credo: Qui propter nos homines et propter nostram salutem descendit de coelis. Ecco: per noi uomini e per la salvezza di noi uomini il figlio di Dio è disceso dal cielo, si è incarnato, è vissuto per le anime, ha predicato per le anime, è morto per le anime.
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E allora, di dove si andrà a imparare la pastorale? Da chi? Da Gesù buon Pastore! Considerando in primo luogo: Propter nos homines et propter nostram salutem descendit de coelis, et incarnatus est de Spiritu Sancto, e poi patì e morì sulla croce per noi. La salvezza delle anime.
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Così ognuna che è chiamata all'istituto vostro si può dire che è venuta dal cielo, e cioè il Padre celeste ha creato la sua anima e poi nel battesimo quest'anima ha ricevuto abbondanza di doni e specialmente le facoltà, le attitudini, le qualità perché si possa esercitare il ministero pastorale.
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Quindi la vocazione comincia dal momento che l'anima esce dalle mani creatrici di Dio, e già allora l'anima destinata all'istituto ha ricevuto doni speciali. E doni speciali poi nel battesimo, doni speciali nella cresima e gli altri doni che si ricevono in tante forme, in tante maniere.
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Conoscere il buon Pastore prima che venisse a redimer l'umanità cioè a riaprire il paradiso: questo è pastorale, salvezza delle anime. Poi viene il momento dell'incarnazione - ed ecco che qui avete preparato il presepio - , il pastorino Gesù! Ed è là che prega e compie atti di virtù, di valore infinito: l'umiltà ad esempio. Oh, e poi tutto quel che ha fatto dal presepio a quando incominciò il ministero pubblico e poi da quando cominciò questo ministero pubblico al momento in cui morì sulla croce: Propter nos homines et propter nostram salutem. Tutto il suo spirito è la salvezza delle anime! E per che cosa venite? Per salvar le anime. Questo è lo spirito pastorale.
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Ecco, oltre la preghiera, conoscere il buon Pastore. Sì, conoscere il buon Pastore e non soltanto dal momento in cui lo contempliamo nel presepio, ma dal momento in cui le profezie lo hanno annunziato e poi dal momento che il Padre celeste lo ha mandato a salvare gli uomini: Propter nos homines et propter nostram salutem, per la nostra salvezza.
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Allora voi conoscete già molte parti del Vangelo. Sì, nelle varie occasioni, ci sono i vangeli domenicali, ci sono poi le varie occasioni di ricordare nelle prediche le parabole, i discorsi di Gesù. Però sarebbe di grande vantaggio leggere la vita totale - in ordine - la vita di Gesù. E quest'anno in modo particolare insisto su questo per le case: che si conosca Gesù e si conosca sotto l'aspetto principale suo: "Redentore, Salvatore, Pastore delle anime".
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Allora /da/ (a) quando comincia questa vita di Gesù? Dal Vangelo di san Giovanni: In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum [Gv 1,1] ecc. In principio, cioè dall'eternità, in principio vi era Dio, in principio vi era il figlio di Dio, ecco, per cui tutte le cose son state fatte. Lì incomincia, diciamo, la biografia di Gesù.
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E poi tutta la vita di Gesù. E considerare il tempo che ha seguito la vita di Gesù, cioè la Chiesa, il lavoro della Chiesa <il valore dei pasto> il lavoro dei pastori delle anime fin che verrà la chiusura del mondo. E Gesù allora separerà, come dice il Vangelo, le pecore sane, gli agnelli dalle pecore non sane, non buone. Ecco alla fine egli inviterà al cielo le anime che gli son state fedeli, cioè gli agnelli e le pecorelle docili. Gesù Cristo dopo il giudizio universale inviterà tutti coloro che lo hanno seguito sulla terra, li invita nell'ingresso in paradiso e presenterà lo stuolo, il gran numero di anime che avranno seguito il buon Pastore.
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Egli, Gesù buon Pastore presenterà queste anime al Padre celeste, come è in realtà la conquista che Gesù Cristo ha fatto col suo amore, dando la vita per le pecorelle. E difatti: "Dò la vita per le pecorelle" [cf. Gv 10,15], così. E allora tutti coloro che avran seguito Gesù entreranno, guidati dal sommo Pastore, entreranno nel regno eterno. E così finisce la vita - diciamo - la vita del tempo. E dopo c'è la vita eterna in cui vi sarà sempre il gaudio del Pastore e delle anime docili al Pastore divino.
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Lì, poi, studiare bene insieme quale parte ebbe la donna /a riguardo della/ (a) salvezza delle anime: la Madre del divin Pastore. Non si può parlare soltanto del figlio senza parlare anche della madre. *** (b) Posso parlare anche della Madre del buon Pastore: e come ci è venuto /il/ (c) buon Pastore da Maria, e come Maria ha accompagnato il pastorino, il Pastore e nella vita privata e nella vita pubblica e nella passione. E poi ancora la Madre del divin Pastore ha assistito la Chiesa nei primi tempi: assisteva i pastori, li incoraggiava, li sosteneva con le sue preghiere, coi suoi esempi. I pastori che erano gli apostoli.
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E poi dal cielo è lei che chiede al Signore le vocazioni. E' Maria che interviene a questo: che ognuno, ognuna abbia lo spirito pastorale e che tutti ci orientiamo verso le anime e verso i sacrifici e verso il lavoro della giornata... E lo studio e la preghiera e l'esercizio della vita comune, che è esercizio di carità, tutto in ordine alla santificazione nostra e santificazione e salvezza delle anime.
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Conoscere bene il buon Pastore! E' il trattato <della pasto, del> della pastorale, perché scientificamente le cose vengono esposte in una maniera - diciamo - ordinata; ma se si penetrasse bene la vita di Gesù buon Pastore, il suo spirito e la sua attività e la redenzione che ha compìto e che dal cielo applica alle anime, eh, questo è più che studiare i trattati. Quindi conoscere il buon Pastore sempre un po' meglio.
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"Ma io ho già letto la vita di Gesù...". E questo è buono se già ne hai letto una vita, ma rileggi e torna a leggere. E quando è che devi cessare? Quando chiudi gli occhi (a), e cioè quando saremo passati all'eternità. Allora il buon Pastore ci sarà svelato in cielo.
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Perciò conoscere il buon Pastore. Questo già in parte l'avete fatto, in parte l'ho già detto; ma si può sempre migliorare ancora. Vivere il buon Pastore. Vivere in Gesù Cristo buon Pastore, non solamente nella sua santità, ma nel suo spirito pastorale.

Albano Laziale (Roma)
17 gennaio 1964

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(1) Albano Laziale (Roma), 17 gennaio 1964.

3 (a) Rivista mensile per il clero, fondata da G. Alberione in Alba (Cuneo). Controversa la data che può andare dal 1913 al 1916.
(b) Si tratta del Concilio Ecumenico Vaticano II apertosi l'11-10-1962 e che si concluderà l'8-12-1965.

15 (a) R: di.

18 (a) R: in riguardo alla.
(b) Parola incomprensibile: sembra dica: Sì, bisogna.
(c) R: dal.

21 (a) In tono lieto, ridendo.