Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO VENTISETTESIMO
FESTA DEL DIVIN MAESTRO

PREPARAZIONE - GUIDA - CONCLUSIONE

PREPARAZIONE


È ormai entrata nelle consuetudini di molte diocesi e di moltissime parrocchie la Festa detta del Vangelo, o del Divin Maestro, o della Buona Stampa.
Sono diverse parole ad indicare la medesima cosa; e tra esse sembra molto conveniente scegliere la espressione «Festa del Divin Maestro», come più espressiva e comprensiva.
Infatti essa è «la festa della Dottrina di Gesù Cristo». Essa onora il Verbo Eterno, la Sapienza del Padre Celeste, il Figlio diletto che devono gli uomini ascoltare.
La lotta è qui: tra lo spirito di verità che è Gesù Cristo, e lo spirito di menzogna che è il demonio. E il mondo in realtà va distinto nelle due scuole immense: la Scuola di Gesù Cristo e la cattedra del demonio; Gesù Cristo che manda i suoi apostoli: «Come il Padre ha mandato me»1; e il diavolo che ha infiniti emissari.
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Si tratta di fare una festa così solenne e decisiva attorno al Divin Maestro per cui tutti i popoli, uniti al Papa, strettamente dicano: «Maestro, tu hai parole di vita eterna»2. Il maestro ci avvertirà subito che lo spirito di menzogna «expetivit nos ut cribraret sicut triticum»3; ed il Papa «confirma fratres»4.
L'Apostolato Stampa è uno dei mezzi di far conoscere e comunicare la Verità G. C., come l'Apostolato- Parola; ed entrambi onorano il Maestro Divino. Povera stampa però! Capitò ad essa ciò che capitò alla parola: fu stravolta contro il suo Autore e Fattore, Dio. L'uomo non badò al precetto divino «predicate»; e non curò il precetto divino «scrivi in questo libro»5. L'Apostolato Stampa sia riportato qui: attorno all'altare, al tabernacolo, alla Messa, alla Comunione; come si bacia il Vangelo nella S. Messa e poi si fa la Comunione; come per essere più compita la Messa vuole la Chiesa che si predichi e si comunichi. Torniamo alle fonti! Messa completa: predicazione del Vangelo, Messa, Comunione nella stessa funzione! Solo così si ha il cristiano perfetto, il culto perfetto, l'uomo nutrito nella sua mente, nella sua volontà, nel suo cuore. Solo così si può in realtà amare il Signore con tutta la mente, la volontà, le forze.
Quanto è utile la festa così fatta del Divin Maestro, o Vangelo, o Stampa buona, o meglio Apostolato Stampa! E come?
1. - Triduo di predicazione sull'obbligo di stare al Divin Maestro, al suo Vangelo, alla sua scuola di santi esempi; e di aborrire l'inimicus homo, i falsi profeti, i cattivi esempi del mondo, i cattivi libri, giornali ecc.
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2. - Confessione e Comunione generale che ci portino ad aborrire le false dottrine, il mondo colle sue massime ed esempi, i discorsi cattivi, ecc.; e ci uniscono a Gesù Cristo, unico Maestro, al Vangelo, al Sacerdote.
3. - La benedizione del Vangelo esposto sulla balaustra in forma solenne; il bacio dei piccoli e degli uomini a Gesù Cristo-Verità, nel Vangelo, dopo che l'ha baciato il Sacerdote.
4. - Un'ora eucaristica per cui si espone il SS. Sacramento ed il Vangelo sul leggio; quindi preghiere e predica sulla necessità che tutti aderiscano con tutta la mente, il cuore, le forze a Gesù Cristo.
5. - Chiudere con una promessa solenne di essere i veri discepoli di Gesù Cristo, credergli, imitarlo, seguirlo: venire alle prediche; istruire i fanciulli e mandarli al catechismo; tenere il Vangelo in casa al posto d'onore, leggerlo alla famiglia. Inoltre: evitare ogni contatto con chi ha dottrina contraria alla Chiesa, a Gesù Cristo, al Sacerdote cattolico; distruggere e allontanare ogni libro perverso o giornale cattivo; non permettere discorsi o letture, in quanto sta a noi, che non siano edificanti.
Si tratta insomma di una festa che conchiuda, col lasciare questa persuasione: Vi è il Divin Seminatore e vi è l'uomo nemico che soprasemina la zizzania.
Noi vogliamo guardarci da quest'uomo nemico. In realtà nel mondo vi sono solo due scuole: l'una con Cristo e l'altra contro Cristo: io voglio restare colla scuola di Cristo, Maestro Divino ed unico, odio e detesto ogni altra scuola.

GUIDA PRATICA


È bene tenere un TRIDUO con: 1) Esposizione del Divin Maestro Eucarestia sul tronetto e Vangelo
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in cornu Evangelii sull'altare; 2) Fare una predica di meditazione sulle verità eterne al mattino ed altra di istruzione alla sera; 3) Lungo il giorno possono succedersi le donne, gli uomini, le figlie, i giovani a fare l'adorazione; 4) Alla sera solenne benedizione.
Gli argomenti delle meditazioni possono essere: sul Viatico, su Gesù Cristo Giudice, sopra la eternità. Oppure: L'uomo fu creato pel cielo, ne dimenticò la via pel peccato originale, G. Cristo è venuto a rimetterci di nuovo col santo Vangelo.
Ci rimise sulla strada insegnando con le parole, mostrandoci il modo di farlo con gli esempi, dandoci la forza a percorrerla per la grazia. - Alla fine giudicherà (giudizio), chiamerà al cielo i discepoli fedeli (paradiso) e caccerà lontano i discepoli infedeli (inferno).
L'altare e la Chiesa siano adorni di addobbi, luci, fiori; le funzioni per la solennità, per le cerimonie, pel canto siano solennissime; i giorni e l'orario siano scelti fra i più adatti alla popolazione; la massima comodità di confessarsi e comunione generale.
Nelle adorazioni si preghi: per il riconoscimento del magistero di G. C. e del suo Vicario il Papa; per il catechismo e per la predicazione; per il Vangelo, l'apostolato del libro, dei giornali, dei periodici.
ISTRUZIONE DELLA SERA. - I. - G. C. è l'unico Maestro.
a) È tale per natura, per volontà del Padre, per averne con perfezione fatto l'ufficio.
b) La missione del Sacerdote e della Chiesa di insegnare; e il lavoro dell'inimicus homo che semina la zizzania in discorsi, in libri e giornali, in scuole e tendenze contrarie al Vangelo.
c) Gli effetti dell'insegnamento di G. C. e del Sacerdote nel mondo (conversione e civiltà),
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nelle anime (salvezza e santità), nell'eternità (Paradiso per chi ascolta, l'inferno per chi non ascolta).
II - Gli effetti dell'insegnamento.
a) Nel mondo: chi ascolta e chi si ostina; vi sono due sole grandi scuole: dei discepoli di G. C. e degli oppositori a G. C., discepoli di satana.
b) In noi: a quale scuola apparteniamo? Esame sopra l'amore alla dottrina di Gesù Cristo, alla predica, al Vangelo, al catechismo, alle letture buone.
c) Rimedi: confessione e Comunione per aderire fortemente all'Unico Maestro.
III. - Conversione.
a) Declina a malo: come confessarsi.
b) Fac bonum: con una Santa Comunione.
c) Scegliendo i propositi e mezzi di perseveranza.

CONCLUSIONE


Fervorino per la Comunione generale. -- Conchiudere con una risoluzione simile alla rinnovazione dei Voti Battesimali: entrare decisamente nella scuola, fra i discepoli più diligenti di G. C., unendoci strettamente al Divin Maestro con: a) leggere, sentire, diffondere il S. Vangelo e la dottrina di G. C.; b) sentire la Messa con la massima frequenza e divozione; c) Comunione frequente.
Per la chiusa. -- I - Ora di adorazione predicata sopra la bellezza del Vangelo e l'infinita sapienza di Gesù.
II - Benedizione delle copie del S. Vangelo esposto sulla balaustra e consegna ai giovani, figlie, ecc. ecc.
III - Fare solennemente queste proteste:
a) Riconoscere, amare, seguire fedelmente G. C. Maestro e la S. Chiesa custode della sua dottrina.
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b) Aborrire ogni insegnamento contrario venga da tendenze filosofiche o da libri e giornali, o da discorsi, o da massime umane.
c) Leggere il S. Vangelo in famiglia.
d) Intervenire alla istruzione religiosa, alle prediche in chiesa.
e) Curare l'istruzione religiosa dei figli, dei servi, del prossimo in genere.
f) Farsi Cooperatori nell'Apostolato Stampa con preghiere, offerte, opere.
g) Rinnovare i voti battesimali.
IV - Passare tutti innanzi alla balaustra a baciare il Santo Vangelo.
V - Raccogliere elemosine per l'Apostolato Stampa e per le spese del triduo.
In tale giorno è bene che tutti acquistino il Vangelo. Meglio se in Chiesa, dal Parroco, alla balaustra o in sacrestia; diversamente nelle famiglie, a cui lo potranno portare i fanciulli, i giovani, le figlie, gli ascritti all'Apostolato Stampa.
Il Vangelo sia poi esposto e tenuto nel luogo d'onore; letto dal capo-casa, o da un fanciullo innocente alla presenza di tutti i membri della casa; baciato con riverenza da tutti.
Come frutto pratico alla sera si radunano le persone che possono formare il «Gruppo o Sezione Cooperatori Apostolato Stampa» ; quindi si istruiscono a cooperare al Parroco in tale lavoro; si uniscono in gruppo eleggendo tra di loro un capo; si assegna il lavoro: «distribuzione del Bollettino, Biblioteca parrocchiale, centro di diffusione, periodici diocesani o quotidiani, il Vangelo in ogni famiglia, ecc.».
Questa sezione perchè poi possa godere di tutti i privilegi, indulgenze ecc. la si fa aderire alla «Unione Cooperatori Apostolato Stampa», Alba.
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1 Jo. XX, 21.

2 Jo. VI, 69.

3 Luc. XXII, 31.

4 Luc XXII, 32.

5 Is. VIII, 1.