Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO DICIASSETTESIMO
LA BIBLIOTECA PARROCCHIALE

CHE COSA SIA - IMPORTANZA - PRATICA

CHE COSA SIA


È la continuazione ed il complemento dell'opera che il Parroco compie in Chiesa.
La biblioteca parrocchiale, nel senso pastorale di cui soltanto intendiamo parlare, si può chiamare quel complesso di libri e di attività che il Parroco per lo spirito religioso esercita a mezzo di sane letture. Ha quindi due parti: raccolta di libri, opuscoli, periodici, riviste convenienti; e lo zelo operoso, perchè siano i parrocchiani allontanati da pascoli velenosi ed invece siano nutriti di cibo sano e conveniente ai bisogni di ogni individuo.
La biblioteca ha due fini, quindi, è due specie di stampe: una che si chiamerebbe quasi negativa, in quanto rappresenta letture che diano quella ricreazione che diversamente cercherebbero in letture perniciose e passionali; l'altro positivo, in quanto quei libri e quell'attività tendono a completare l'opera del pulpito, e della cura pastorale in Chiesa, con ampia istruzione, con efficace incitamento alla virtù.
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La biblioteca e l'attività pastorale in questo campo variano secondo il grado di cultura, le condizioni sociali, morali e religiose della parrocchia. Ma in generale, quanto ai libri e periodici di cui si compone, può essere: a) prevalentemente ascetica: se p. es. si mira piuttosto a completare l'opera del confessionale con letture adatte allo spirito dei penitenti; b) prevalentemente ameno-educativa se mira a distogliere i parrocchiani da letture corrotte invogliando i fedeli, specialmente la gioventù, con narrazioni dilettevoli e sane; c) prevalentemente culturale quando diffonde la cultura letteraria, scientifica, professionale, ecc. trattandosi di un ceto medio, o studentesco o bisognoso di venire elevato; d) prevalentemente religiosa, come generalmente si conviene, dato che non parliamo di una biblioteca circolante in genere, ma di una biblioteca pastorale.
La biblioteca, quando rappresenta ciò che di essa abbiamo detto, è dal Parroco riservata a sè, almeno nella scelta e prestiti dei libri: ciò è ovvio se si considera che la biblioteca è la longa vox del pastore alle sue pecorelle; la continuazione del suo ministero, che ha il centro nella Chiesa.

IMPORTANZA


Essa è un centro di irradiamento della verità: perchè quei libri ed opuscoli sono specialmente cultura religiosa. Dal pulpito, parlando alla massa del popolo, spesso riesce difficile dare ad individui di differenti condizioni spirituali, quanto converrebbe; ma il Parroco, nel consegnare il libro, cerca proprio quello che corrisponde ai bisogni speciali. È saggia opera la biblioteca, anche dove non si legge molto; poichè è mezzo di predicazione.
Essa è preservazione dal male, in due maniere:
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come quella che presenta letture almeno innocue! per chi è così fragile e debole da leggere facilmente qualunque stampato che gli cada fra le mani; come quella che premunisce la mente a conoscere i pericoli della vita e scioglie anticipatamente le obiezioni contro la religione, che probabilmente si sentiranno nelle relazioni sociali. E mentre si legge del bene, si rimane in casa, e si evitano tanti pericoli fuori della famiglia.
Essa è edificazione morale; ed è facile comprenderlo se si considerano i gruppi di opere che deve contenere, almeno in qualche minimo quantitativo: a) libri di S. Scrittura, come Bibbia, Vangeli, Vita di N. S. Gesù Cristo; b) libri dei SS. Padri, come quelli che trattano con spirito più caldo ed originale gli argomenti più interessanti, ad es. i morali di S. Gregorio Magno, il Sacerdozio di S. Giovanni Grisostomo, la Verginità di S. Ambrogio, le Confessioni di S. Agostino, ecc. ecc.; libri di Dottori, come sono le bellissime opere di S. Bernardo, S. Francesco di Sales, S. Alfonso dei Liguori; d) vite di santi come: S. Francesco d'Assisi, le vite degli Apostoli, di S. Giuseppe, della Madonna; e) libri di morale, di diritto, di sociologia, di apologia, di catechismo popolare, ecc.
È centro di vita cristiana: Spesso il confessore si troverà nell'occasione di indicare libri che completino l'opera del Confessionale: sovente ai catechisti occorre un libro di spiegazione: vi sono persone che possono avviarsi alla lettura spirituale, alla meditazione, alla visita al SS. Sacramento, provvedendoli di libri convenienti.
D'altra parte però devesi tener presente che dalla biblioteca e con la biblioteca il Parroco può mettersi in relazione e conoscere molti figli che forse non avvicinerebbe in altro modo.
E di più: molti Parroci, cominciando dalla biblioteca,
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sono riusciti a costituire un centro di diffusione per i catechismi, i periodici buoni.

PRATICA


Indirizzo generale. Si esamina anzitutto la convenienza ed il carattere particolare che deve prendere la biblioteca. Vi sono alcuni principii.
La Biblioteca è tanto meglio formata quanto più è pastorale; cioè:
a) quanto più risponde a tutta la popolazione, non ad un solo ceto, od a pochi bisogni. Sarebbe un errore capitale se nel formarla si mirasse primieramente ai divoti, che ne hanno pur bisogno, ma meno urgente. Miri specialmente a chi è meno religioso.
b) Quanto più essa è religiosa; la cultura civile, professionale ed agricola, l'arte, il libro romantico possono essere qualche volta un mezzo pastorale; ma la sostanza ed il vero lavoro del Parroco è quello religioso, positivo, spirituale.
c) Quanto massimamente si interessa tutta la popolazione: nella decisione di fondarla, nel contributo economico, nell'amministrazione e funzionamento quotidiano; tutti, cioè: genitori, maestri, autorità, gioventù, Azione Cattolica, ecc.
Come farla funzionare. Principio: Essa riesce tanto più efficace quanto più risponde anche ai bisogni d'ognuno.
a) Il Parroco ne avrà cura diretta; non si tratta qui di una cosa economica soltanto, ma soprattutto di istruzione e formazione religioso- morale, di cui radicalmente ed essenzialmente la responsabilità e l'ufficio spetta al parroco, anche ex iustitia.
b) I libri vanno dati con intelligente amore: cioè, conoscere i libri e conoscere i lettori intimamente. Quanto più il libro corrisponderà ai bisogni
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singoli degli individui tanto più sarà efficace. Sarà un grande peso, ma utilissimo dovere, quello di esaminare assai bene i libri, saperne il contenuto almeno sommariamente; esaminare ogni individuo e la condizione sua di spirito.
Dal pulpito: altro è quanto si predica agli uomini; altro quello che si dice ai fanciulli; ugualmente, si devono proporzionare i libri, nei prestiti, alle persone.
Organizzazione. Molti sono i libri che danno norme pratiche per l'istituzione, il funzionamento, il regolamento, il prestito, l'ordinamento dei volumi ecc. ecc. in una biblioteca: si possono consultare tali libri. Consigliabile leggere «Associazione Generale Biblioteche» della Pia Società San Paolo - Alba: è un piccolo e buon opuscolo.
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