Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO SESTO
IL MINISTRO DELL'APOSTOLATO STAMPA

MINISTRO ORDINARIO DELL'APOSTOLATO STAMPA È IL SACERDOTE - CHE NEI VARI UFFICI - SOMMINISTRA LA SCIENZA SACRA PER LA SALVEZZA DELLE ANIME.

MINISTRO ORDINARIO


Ministro ordinario e primario è il Sacerdote. Possono farlo, come ministro straordinario e secondario, tutti i fedeli, le stesse donne, anche eretici ed infedeli in qualche modo. Difatti molti cattolici hanno scritto e scrivono egregiamente in esposizione e difesa del dogma cattolico; molte donne possono contribuire alla diffusione della Stampa-Apostolato; qualche eretico od infedele ha contribuito alla gloria di Dio con la stampa.
Specialmente se si tratta di stampa buona moltissimo possono i cattolici-laici.
Qui si parla solo di apostolato e di ministro ordinario e principale.
L'Apostolato Stampa è nella sua sostanza, origine, oggetto, fine, una stessa cosa con l'apostolato- parola. Si distingue soltanto per le modalità onde viene esercitato. Vengono entrambi da Dio, hanno
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per oggetto la Divina Parola e la Scienza Sacra, mirano alla salvezza degli uomini. Ora è chiaro che essendo il sacerdote ministro ordinario e principale nell'apostolato-parola, di necessità lo è pure nell'Apostolato Stampa.
Gli uomini possono avere maestri: ma soltanto il sacerdote ci genera nel Vangelo a Gesù Cristo.
L'Apostolato Stampa è la predicazione della divina Verità, che da Dio fu affidata alla Chiesa: ed ai ministri della Chiesa in quanto uniti con il Papa, coi Vescovi, con la Chiesa. Essa è la custode, Essa è la dispensatrice; Essa quindi per i suoi ministri ammaestra i popoli: «labia sacerdotum custodiunt sapientiam et gentes ab eis exquirunt»1.
È al Sacerdote che vengono commesse le anime: il Signore a lui le affidò. Sta adunque al sacerdote istruirle nella verità, nella morale, nel culto divino; nei mezzi cioè di salvezza.
È quindi chiaro ciò che ci risulta dalla storia: che gli apostoli come predicarono e così scrissero, e parimenti i loro successori. Dunque: quando la necessità di scrivere e diffondere si mostra maggiore, come oggi, maggiore diviene il dovere, la opportunità di sviluppare l'Apostolato Stampa pel Sacerdote.

QUATTRO UFFICI


Quattro uffici ha il Sacerdote nell'Apostolato Stampa: proporre, popolarizzare, applicare, difendere la parola di Dio.
Proporre

a) Il Sacerdote è maestro come Gesù Cristo; per circa trenta volte nel S. Vangelo viene chiamato o da se stesso si chiama Maestro. Gesù era
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Maestro anche per natura: il sacerdote è maestro per elezione divina, per ufficio, al popolo. Egli prende dalla Chiesa e, attraverso alla Chiesa, da Dio, dal S. Vangelo, le verità della Fede. Furono rivelate: ed il Sacerdozio rinnovandosi e perpetuandosi nei secoli, le propone a credere agli uomini che vanno rinnovandosi e perpetuandosi nei tempi, fino alla consumazione.
Popolarizzare
b) Popolarizzare le Verità divine è secondo ufficio. Significa: ne estende la cognizione, le spezza come si spezza il pane ai bambini, le spiega come si spiega anche ai più semplici. Le Verità divine devono venir comunicate al modo con cui si dà la Comunione Eucaristica. La S. Ostia è il cibo di tutti i fedeli, così la parola di Dio è il cibo di tutti gli uomini.
Ma degli uomini, su due miliardi, almeno un miliardo e ottocento milioni appartengono al popolo semplice che ha bisogno di pane spezzato.
Applicare
c) Applicare la parola divina. Ogni secolo ha bisogni, errori, pericoli, peccati, cognizioni nuove. Occorre che l'Apostolato Stampa in ogni occorrenza dica: quali errori sono da evitarsi, per esempio, quelli modernistici; per esempio neo- malthusianesimo; quali cognizioni sono sane, quali no, per esempio nelle tre soluzioni che venivano a dare alla questione sociale: il liberalismo, il socialismo, la democrazia cristiana.
Difendere
d) Difendere le verità, la morale, il culto cristiano.
L'apologia è necessaria in ogni tempo poichè in ogni tempo si rinnovano gli assalti dell'errore, della calunnia, dell'eresia, armate di apparati scientifici, o letterari, o critici, o storici.
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L'Apostolato Stampa si presta alla difesa del dogma e della morale cristiana meglio dell'Apostolato parola. Magnifiche difese della Chiesa, del Papato, dell'indissolubilità del matrimonio, delle opere missionarie, furono fatte dalla stampa anche in questi ultimi tempi.

LA SCIENZA SACRA


Necessaria
La Scienza Sacra. Essa sola è necessaria; a tutti; certissima.
Il fine dell'uomo sulla terra è di assicurare la propria salvezza; tutto il resto è per sè indifferente. Indifferente la posizione sociale, la posizione economica, la vita lunga o breve, la stima degli uomini, l'ufficio, il secolo in cui si vive, il grado di cultura. Ciò che invece è assolutamente necessario, si è che ci salviamo: «unum est necessarium» ; che arriviamo alla beatitudine eterna. Le scienze profane sono utili per la vita; ma per la vita immortale dell'uomo unicamente si richiede la scienza sacra. Essa fa adoperare convenientemente le scienze umane.
A tutti
Inoltre: è per tutti. Tutti hanno un'anima. Si tratta di andare eternamente perduti, od eternamente beati. Non vi sono due sorta, ma una sola sorta di uomini, creati ad immagine e somiglianza di Dio. Tutti sono composti di anima e corpo. Per tutti la vita è una prova breve, decisiva, di fedeltà o infedeltà a Dio: cui seguirà il giudizio sulla prova, quindi il premio o castigo. Tutti dunque devono sapersi salvare.
Certissima
La scienza sacra, di cui parliamo, è certissima: poichè Dio assiste la Chiesa. La Chiesa è infallibile
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nelle cose di fede e costumi. Perciò l'Apostolato- Stampa, in quanto tale, dà agli uomini una dottrina che non è disputabile. Essa ha la sua forza nel: Dio ha detto, la Chiesa insegna, e non occorre neppure che dimostri la ragionevolezza delle cose. L'autorità di Dio rivelata è la garanzia assoluta di ragionevolezza, di sapienza, di bontà.
Il Sacerdote-Apostolo della Stampa, parla come avente autorità «tanquam auctoritatem habens», allorchè egli esercita la sua vera missione; simile al Sacerdote che, rivestito dei sacri indumenti, parla dal pulpito.
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1 Mal. II, 7.