Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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32. L'APOSTOLATO DEL SERVIZIO SACERDOTALE

... Gesù doveva predicare come Messia nella Palestina. E così quando aveva quattro anni, sei anni, dieci anni, da una parte [Maria] faceva sempre il necessario per il cibo, o la minestra o altro cibo; e poi il servizio: e lavare, e filare. E fino al momento di essere spogliato Gesù, c'era la tunica che era un pezzo solo fatto da Maria.
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Tutti dobbiamo servire vicendevolmente, e se non c'è questa umiltà neppure si guadagna il merito; e lo facciamo solamente per pagamento o perché siamo condannati a questa situazione. Quanta ignoranza e quanta... ignoranza e nello stesso tempo, superbia nel giudicare. Bisogna che vicendevolmente ci sia il servizio superiore del Signore. Quindi, attraverso a una cosa o all'altro, a una persona o a un'altra, fosse anche dare l'Ostia, è un servizio. Poi ci sono tutte le cose in cui dobbiamo servire, e fosse anche, fosse il medico, o fosse che ha bisogno di un cibo o nell'ora giusta... Servire.
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Oh, questo servizio attraverso alle persone. E bisogna dire che noi serviamo le persone, attraverso le persone, Dio. E bisogna sempre farlo con fede altrimenti uno si crede soltanto o di essere ricompensato o altro, e non si capisce quello che deve essere. Quanti meriti si perdono in questo senso: servizio solo umano; servizio per essere pagati umanamente. Questo è necessario. Perché? Perché l'umanità è costituita così. Ma attraverso alle persone, Dio. Bisogna sempre pensare soprannaturale. E bisogna dare bene la comunione, dare bene l'assoluzione, dare gli Olii Santi, dare l'istruzione, la meditazione, la predicazione, gli esempi.
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Il Signore ci ha messo come servi e quindi, quando Gesù ha detto agli Apostoli che aveva lavato i piedi: Ecco, anche voi servite così; sì, dovete fare questo1. Bisogna pensare che è tutto un servizio o sacerdotale o del vescovo o del Papa. È tutto per servizio in una condizione o in un'altra.
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Non pensiamo che Maria abbia acquistato innumerevoli meriti nel servire Gesù? Rappresentano Maria che sta filando; sì, o fa anche la pulizia, lavare, fare le spese. È tutto servizio. E che d'altra parte Gesù da dodici anni a trent'anni serviva coloro che andavano a fare qualche mobile, qualche lavoro. E poi era pagato. E Maria, ecco, riceveva da Gesù, riceveva da Gesù quel che Gesù aveva ricevuto e allora Maria faceva servizio di acquistare quel che è necessario per la vita.
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C'è mancanza di fede, c'è mancanza di fede! È tanto buono quello che si fa per il servizio all'altare, la biancheria, tutto quello che è necessario per le funzioni. E poi ci siano anche gli orarii a servizio che c'è bisogno. E poi vicendevolmente: il sacerdote riceve il cibo, e la suora per il cibo dev'essere retribuita e dev'essere fornita del necessario per acquistare. Quante persone pensano: Siamo condannate a servire o come l'operaio o in altra forma. Che ignoranza! Che mancanza di fede! Si pensa, si pensano le cose materialmente. Che abbiate sempre la luce! E tutto attraverso a una cosa o l'altra, servire il Signore, o che passiamo da una persona o per un'altra, in circostanze diverse, tutto dev'essere ordinato. C'è così poca fede nel mondo, così poca fede nel mondo! Sì.
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Allora, se noi non serviamo attraverso alle persone, allora non serviamo a Dio. E se serviamo solamente per vantaggio umano, allora non si merita. Bisogna che ci sia lo spirito, le intenzioni di servire a Dio cominciando dal mattino, la sera, la notte; tutte le 24 ore dobbiamo servire a Dio attraverso alle persone. E quando non ci sono le persone si serve a Dio col riposo stesso; si serve a Dio, Dio perché per operare bisogna che ci sia il necessario riposo, il cibo.
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Quanto orgoglio nel mondo! E quanta - diciamo - sofferenza perché non si pensa, non si pensa che dobbiamo servire tutti vicendevolmente; sì. E il bambino è servito dalla mamma, e quando poi il bambino è fatto uomo servirà la mamma ad acquistare il necessario per vivere, la mamma che è anziana, servirla malata e servire fino all'ultimo.
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Oh, adesso che si conclude l'ottavario, domani, che abbiamo un po' di luce! Che abbiamo una fede soprannaturale! Non guardare le cose materiali. Sono le necessità materiali? Sì, ma quello è umano soltanto e qualche volta si fa come con pena, con pena. E si considerano umiliate certe persone. Questo è proprio cosa contraria allo spirito, contraria al Vangelo stesso, sì. Quindi riflettere, riflettere; sì.
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Abbiamo fatto sempre le cose in ispirito di servizio? o il Papa o il vescovo o il sacerdote o un negoziante o un maestro, che sia fatto? Oppure che, credo a ricompensa, al compenso, anzi? E che cosa abbiamo fatto? E se le cose si son fatte bene in servizio? O che l'operaio faccia bene quello che deve fare per coloro, i padroni. E tutti gli operai che lavorano nello stradale e in varie industrie?
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Se abbiamo lo spirito di fede, serviamo Dio. E tutta la giornata è al servizio di Dio attraverso alle persone, agli uomini, per ciò che si ha da compiere. Sì, mi sembra proprio che ci manca tanta fede. Vogliamo chiederla questa grazia di fare tutte le cose in fede? in fede? Sì, che cosa si può fare che non serva alla fede e cioè a servizio, che cosa è... sì. Cominciando dal servizio di Dio direttamte, come direttamente, come fa la pulizia in chiesa. Oh, può essere direttamente e può essere indirettamente, perché se togli la polvere fai il servizio alla persona, e quello è servizio di Dio; tutto. Allora far bene; sì. Serve bone..., intra in gaudium Domini tui1 . Buon servo, entra nel gaudio del tuo Signore. È ripetuto nel Vangelo.
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Temo che molte persone considerino le cose solamente, sotto fine che... lavoro soltanto umanamente, umanamente. Se c'è soltanto per essere pagati, quello è necessario, ma bisogna che sia compiuto il lavoro soprannaturalmente. E chi paga deve servire colui che ha lavorato, deve servire affinché possa mangiare, vivere. E se poti i fiori o se semini il grano o altra cosa, tutto porta al servizio di Dio; tutto.
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Possiamo fare una riflessione? Possiamo pensare a esaminarci? Pensiamo di arrichirci delle 24 ore. Se tutto è in servizio, o diretto attraverso alle persone, o attraversoo, sì, le persone, e poi come è il servizio diretto a Dio quando servizio a Dio è di riposarsi anche, appunto perché poi si possa cooperare.
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E come, pensare, come Maria metteva il Bambino nella culla, come riceveva il denaro da Giuseppe che lavorava, e poi da Gesù che lavorava, più avanti; sì. Allora, che abbiamo una visione delle cose, più chiare, più chiare. E non molte anime, anche consecrate a Dio, non molte volte, non molte: le cose solo materiali.
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E quando c'è un superiore o una superiora, dev'essere: "servire", deve servire, appunto; deve fare quel compito a vantaggio di chi è soggetto. Perché quando viene nominato un superiore o una superiora, sempre dire: Questo è messo a fare questo servizio, cioè: guidare, aiutare, consolare, e tutto quel che è necessario.
E poi devono servire quali? E quei che sono superiori, quei che son superiori hanno un servizio importante, più importante che chi eseguisce, eseguisce. Non so se si capisca, non so se si capisca. Poco per volta, se c'è la fede, si capirà sempre meglio, sempre meglio.
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Dal momento che fai la pulizia, che fai... pulizia e lavare i piatti o lavare gli abiti, i vestiti, biancheria... Bisogna che si abbia la luce di Dio. Lui, il sacerdote, serve, è il servo; serve, Gesù, e serve attraverso il sacerdote; tutto. Oh, o serviamo Dio direttamente o serviamo Dio attraverso le persone o le cose.
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Domandare un po' questa grazia di questa luce che aveva Maria che arrivò fino al calvario ai piedi della croce; l'ultimo servizio: pregando, consolando il Figlio, sì, che è morto sulla croce. E adesso Giovanni sta con la madre. E allora Maria era come la madre rispetto a Giovanni e Giovanni serviva la madre, Maria, consecrando l'ostia, a servizio; perché la persona riceve il sacramento, l'Ostia santa.
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Il mondo è pieno di difficoltà. Tutti: non tanto per servire, ma per guadagnare, per...; quel lavoro è da fare, si fa. E poi l'operaio, tante volte, odia il padrone.
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Oh, adesso facciamo i propositi. E domandare questa grazia, perché c'è poca fede in questo senso. Quando il Papa ha stabilito la festa a san Giuseppe Lavoratore, riflettuto a questo? Ma tutti, tutti devono operare. E quelli che fanno le cose alla grossolana? e quasi mal volentieri? Com'è la fede, allora? Come si serve Dio? Sì, tutto. Serve il medico, serve la cuoca, serve Dio. E, attraverso le persone, se c'è la fede, si serve Dio.
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Propositi. E domandar questa grazia di aver lo spirito di Gesù: «Come ho lavato i piedi, così lavate voi i piedi»1. Eh, sì. Riflessione e fare i propositi. Pensare che, chi ha servito di più: Gesù Cristo. E poi chi ha servito di più: Maria Santissima. Anche pregando, Maria, per le grazie nostre, è un servizio, cioè serve a noi facendo, domandando le grazie per noi.
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Questa è una meditazione che dovrebbe, che è da prolungarsi e spiegarsi tanto tanto. Ma gli uomini ragionano troppo umanamente e non hanno... Poca fede! O anche persone che non ne hanno niente di fede. Bisogna che, almeno noi che siamo consecrati a Dio, che serviamo a lui e al prossimo; e il prossimo, a Dio; e al prossimo vicendevolmente.
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1 Cf Gv 13,14.

1 Mt 25,21.23.

1 Cf Gv 13,14.