Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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I
SCOPO DEGLI ESERCIZI
Introduzione *

[7] Ci raccogliamo oggi accanto al nostro Maestro divino per attendere agli Esercizi spirituali.
Li facciamo qui, ai piedi di Gesù.
Quando Marta e Maria invitarono ed accolsero il divin Maestro, Maria senza più badare ad altro, entrò in comunicazione intima con Gesù, in un trattenimento familiare, dimenticò ogni altra cosa che potesse darle preoccupazione di sorta, non pensò ad altro che a parlare con Gesù ed ascoltare i suoi divini insegnamenti.
Fra noi e Gesù durante gli Esercizi bisogna che vi sia grande intimità: bisogna che vi raccogliate presso di lui, che lasciate come Maria ogni altra preoccupazione, stiate ai suoi piedi ad interrogarlo ed ascoltarlo.
Bisogna che vi ritiriate, che facciate silenzio, [8] | che non vi disturbiate per nessun motivo: più vi ritirate e più sarete intime con Gesù. Anche se aveste delle preoccupazioni per l'apostolato e temeste che qualche cosa potesse andar male, lasciate stare, ci penserà il Signore. Voi pensate a ritirarvi dal mondo e dalle sue preoccupazioni. Non bisogna neppure che parliate di vestizione o vi preoccupiate di che sarà di voi. Certi Esercizi non furono abbastanza fruttuosi per mancanza di raccoglimento.
Ora gli altri li avete sentiti abbastanza: è necessario che parliate e sentiate un po' Gesù. Lasciate ogni cosa e dite alle vostre sorelle e occupazioni: fra otto giorni ci rivedremo, ora lasciatemi in pace.
Oltre che ritirarvi, dovete parlare intimamente con Gesù, dire a lui due cose: parlargli di lui, per conoscere la sua volontà, per ottenere a voi le grazie che vi sono necessarie. Parlargli di voi per ottenere il perdono delle ingratitudini commesse, conoscere bene i mezzi per giungere alla perfezione. Ditegli: Signore, l'anima
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mia vi piace già? Dove e come mi volete? Come devo spendere i giorni che mi rimangono? Adempio la vostra volontà, e corrispondo alla mia vocazione? Cosa mi direte quando verrò a voi?.
Più vi ritirerete in voi per sentire la voce di Dio, più gli Esercizi saranno fruttuosi. Gli Esercizi presenti sono indirizzati a questo: progredire nella vocazione religiosa.
In che consiste dunque la perfezione religiosa? [9] | Nella perfezione spirituale della mente; nella perfezione spirituale della volontà; nella perfezione spirituale del cuore.
Fare l'esame di coscienza fin da oggi su questi tre punti.

Perfezione della mente. Quando entrate nella vita religiosa avete già dato una certa prova di virtù, ora dovete progredire nell'istruzione, dovete studiare bene il catechismo, attendere agli studi a voi assegnati.
Conoscere la vita religiosa, conoscere il divin Maestro, conoscere S. Paolo, la Regina degli Apostoli. Per attendere a tutto ciò non basta una vita intiera, perciò non arriveremo mai a saperne abbastanza. Alle religiose occorre di più che l'istruzione dei comuni cristiani. Per voi occorre un'istruzione più elevata. Per il Signore ci vogliono anime intelligenti e sapienti, tanto più se si tratta di Figlie di San Paolo. Voi avete ora istruzione da buoni cristiani, ma non basta; non ne ho ancora abbastanza io che pure sono tanti anni che studio. I santi si preoccupavano sempre di istruirsi ogni giorno più, per conoscere meglio Dio.
L'istruzione sulla vita religiosa implica la conoscenza della vita religiosa e specialmente la conoscenza della vita comune, della obbedienza, l'esercizio quotidiano della carità, dell'umiltà, ecc. Sulla vita comune non abbiamo ancora la necessaria istruzione. La vita comune è una vita di santità, ma occorre che in essa tutto sia comune.
Ci vuole comunità di pensieri, di sentimenti, [10] | di orario, ecc. La conoscenza dei voti, e quello che importano, abbiamo in parte da acquistarla. Dobbiamo conoscere la divozione del divin Maestro a fondo, pienamente, e così diciamo della divozione alla Regina degli Apostoli e a S. Paolo.
Ecco i tre punti su cui esaminarci: sull'istruzione catechistica, religiosa e sulle divozioni.
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Esercizio delle virtù. In parte si avevano anche a casa, ma ora incomincia l'esercizio delle virtù religiose. Vi sono virtù umane che hanno anche i non cristiani: forza di carattere, schiettezza, galantomismo, prodigalità, ecc., ma vi sono pure le virtù cristiane: fede, speranza, carità, prudenza, giustizia, ecc.; e queste nel mondo si osservano solo fino ad un certo punto. Nella vita religiosa si devono portare alla perfezione. Le virtù religiose sono: fede più viva, speranza più ferma, carità più ardente. Fede nella presenza di Gesù Eucarestia, nella provvidenza, nel paradiso; attaccamento alla Chiesa, al Papa; speranza del cielo e delle grazie per arrivarvi; speranza della santità e della grazia per raggiungerla.
La vita religiosa richiede molta fatica, e chi ne avrà la forza? Chi prega e cerca di far bene giorno per giorno; chi persevera.
Chi è sposa del Signore non deve avere limite nell'amore di Gesù, nella carità, nello spirito di sacrificio. Castità perfetta, obbedienza completa, povertà religiosa totale.
[11] | L'obbedienza riguarda tutto quello che è disposto nella giornata, dall'orario alla vita comune: nel vitto, nel riposo, in tutto.
La castità deve essere di pensieri, di affetti; siamo nella castità della religiosa: ci vuole intimità con Gesù, tenerezza. Gesù vuole che il suo amore abbia i suoi frutti; vuole la generosità, vuole non solo la salita al Calvario, ma l'immolazione sulla croce. Vuole che diamo frutti di apostolato, vuole amore ardente alle anime.
Esaminiamoci sulla vita comune, sulla fede, speranza e carità, sull'obbedienza, povertà, castità.
Chi ama il Signore ha sempre ancora qualche cosa da dargli. Sono le cose a cui siamo attaccate, quelle di cui dobbiamo fare sacrificio.
Progredire nella perfezione del cuore che è la grazia, la divozione, e nell'esame di coscienza.
Le Figlie di San Paolo hanno una grazia speciale per far bene l'esame di coscienza. L'esame di coscienza ben fatto significa il dominio sul proprio io. L'esame è l'avanguardia dello spirito religioso. Dobbiamo togliere con esso il male dal nostro cuore e pregare Gesù perché vi metta quanto manca di bene.
Quest'anno siete andate indietro nella vita spirituale, siete diventate più esteriori, più superficiali, ma se voi farete sempre bene l'esame di coscienza, se saprete sempre trovare ciò che non
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piace al Signore in voi, anche se vi trovaste in momenti bruttissimi, trovereste sempre la forza, [12] | sempre la vostra tavola di salvezza e vi mettereste sempre a posto.

Le divozioni. Come si fanno le pratiche di pietà? La Messa, la Comunione, la Visita, il rosario, le giaculatorie, le preghiere brevi, prima e dopo il lavoro, ecc.?

Sull'aumento di grazia. La grazia è amicizia con Dio, è l'aumento dei doni, è la forza interiore per amare il Signore, per fare il bene, per eseguire l'obbedienza.
Ed ora riflettiamo: Che dirai, o Signore, dell'anima mia quando mi presenterò a te per essere giudicata? Per renderti conto di tutto?
Oh, tremendo istante! Quello sarà il tempo dell'ira, della giustizia e della vendetta. Ma ora questo tempo non è ancora venuto, è venuto invece il tempo della misericordia e del perdono.
Vi raccomando dunque, vita di unione con Dio ed esame di coscienza.
Vi benedica il divin Maestro Gesù e vi dia tutto quello che conosce utile per il bene dell'anima vostra.
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* Nello stampato, che si assume come originale, il titolo è: “Introduzione”, cf HM II,4, p. 7.