Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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V
IL CUORE A DIO - I

[128] Tutto il lavoro degli Esercizi sta qui: togliere dall'anima il male e mettervi il bene, cioè le verità soprannaturali, le virtù divine, i doni dello Spirito Santo.
Consideriamo ora il primo passo che si deve fare nel bene: portare il nostro cuore a Dio per portare tutto il nostro essere al Signore.
Considereremo come si fa a portare il nostro cuore a Dio, cioè ad amare il Signore sopra ogni cosa. Il nostro primo dovere è dare il nostro cuore al Signore, perché [è] il primo e massimo comandamento che comprende tutti gli altri: «Amerai il Signore Dio tuo, con tutto il tuo cuore; poi viene il secondo: Amerai il prossimo tuo, ecc.»1. Ma il nostro cuore è pieno di passioni, e perché esso vada a Dio, bisogna che sia sotto un influsso speciale, che sia attirato da Dio; [129] | perciò noi dobbiamo anzitutto liberare il cuore dalle cattive impressioni; fare in modo che non operi il male; e poi metterlo sotto l'influsso della grazia.
Si dice che l'usignolo è attirato dal serpe; trovandosi su una pianta, se il serpe lo fissa e l'usignolo corrisponde allo sguardo, è così attirato che di ramo in ramo scende e va a finire in bocca al serpe che lo ha ammaliato e trascinato. Ecco perché dobbiamo guardare il cuore dalle cattive impressioni che lo ammaliano. Una figlia che vada con una mondana, tutta ambizione, che discorsi potrà fare con questa? Si impressioneranno l'una con l'altra, tanto che quella che aveva anche buona volontà finirà per prendere l'andamento e le idee dell'altra. Se si va con una persona cattiva si diventa cattivi, se si va con una tiepida si diventa tiepide, se si va con una buona si diventa buone, e se si va con una santa si diventa sante. È vero che si può resistere a una santa, ma ci vuole un certo sforzo.
Andare con una tiepida può essere già peccato; andare con una cattiva può essere già peccato; mettersi nell'occasione, andarci insieme, è già peccato, perché il cuore si lascia impressionare,
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la passione si eccita, si sviluppa. Le passioni sono già difficili da guidare per sé, sono come cani che, istigati dal diavolo, possono anche latrare, abbaiare, ma non mordere perché legati dalla grazia di Dio, ma se uno si avvicina ad essi, si fa mordere anche se sono legati. Se [130] | una figlia si mette sovente davanti allo specchio o è già vanitosa o lo diventa. Se una figlia è abituata a fantasticare in istudio, in ricreazione, a passeggio, a letto, quella figlia diventerà sempre più fantastica e vuota e lo spirito di Dio non ne prenderà mai possesso. Se una figlia va sempre con una che mormora, a poco a poco resterà impressionata da quel parlare e finirà per imitarla: Ma io non le do ascolto. Sì, volete che l'acqua non bagni e il fuoco non bruci? Mettersi sotto le cattive impressioni è molto male. Esse sono fantasie interne che producono sciocchezze; attente che la memoria non riproduca fatti cattivi visti. Sapesse cosa ho visto in propaganda..., mi torna sempre in mente, questo, l'altro.... Non star lì a richiamare, dimentica, lavora, mettici mente e cuore; non è male se ti vengono in mente, è male l'andare dietro a questi pensieri.
Non ricordate le cose della vita passata che vi hanno fatto cattiva impressione. Se una persona vi fece del male, se aveste un triste incontro, non pensateci più; non state nemmeno ad esaminarvi tanto sul sesto comandamento, quanto basta per confessarvi, che il confessore capisca e basta. Attente perché il diavolo lavora e fa in modo che l'anima ci torni su, ad esaminare: Chissà se avrò detto tutto, chissà se mi sarò spiegata abbastanza, se il confessore mi avrà capito, ecc., per rinnovare la cattiva impressione.
Dimenticate anche certe massime sentite che vi hanno fatto triste impressione, come per esempio: [131] | Iddio si è dimenticato di noi, su questa terra i buoni sono tribolati, i cattivi se la godono. Dimenticate e se vi vengono in mente, una giaculatoria e via, perché il diavolo non può agire direttamente, ma agisce indirettamente, facendo in modo che il pensiero, la memoria, la fantasia ne rimangano nuovamente impressionati.
Non createvi le tentazioni da voi! Se una tiene sempre quell'immagine, quella fotografia a cui son legati ricordi non buoni, sicuro che vengono le tentazioni, e allora si dice: Il diavolo mi tenta, sono tanto tribolata. No, dite: Sono io che mi faccio tentare. Ci sono di quelle figlie che sono così impressionabili, che basta il ricordo di una sorella che non pregava mai, di una
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che perdeva il suo tempo, che criticava, ecc., per sentirsi già indebolite nello spirito e non ricavare più nessun frutto dalle meditazioni.
Ci sono dei confessori che faticano a togliere certe anime dalle impressioni, non riescono a rialzarle, perché vogliono sempre dire e ridire e si angustiano e ruminano quell'impressione ricevuta e vogliono vedervi peccato, e pare che non abbiano da fare altro che vedere dovunque il male. Ma perché volete fare come le talpe che hanno sempre il naso per terra e vedono solo terra? Innalzatevi su al paradiso, impressionatevi della bellezza degli angeli, della bellezza della Madonna, della Passione, della vita dei santi; innalzatevi: la terra è tanto brutta, perché volete star qui a scoprirne le miserie? Certune sembrano fatte apposta per ricordare solo la terra e le [132] | impressioni cattive e vanno sempre a parlare dei difetti delle altre, del male visto, di chi fa male, ecc. Lasciate stare, abbiamo un paradiso così bello, su cui intrattenerci, e tanti modelli lassù!
Questo per ciò che riguarda la tutela interna del cuore, poi per la tutela esterna, per le impressioni esterne ci vogliono pure molti riguardi: portineria2 breve. Le case religiose devono avere il parlatorio vicino alla porta d'entrata, perché gli estranei si fermino lì, non entrino negli altri locali. Coi confessori, coi preti che vengono da voi, siate brevi, brevi, non trattenetevi più del necessario, state lontane dalle persone che parlano troppo di vanità; siate brevi nelle visite alla famiglia, ritiratevi nell'intimità della vostra anima per essere unite a Dio. Con le sorelle che fanno meno bene, non abbandonatevi ad intimità, non lasciatevi dominare da simpatie o antipatie, state attente alle impressioni che vi fanno del male. Nei libri che brossurate, non leggete, non sono per voi; essi sono per trarre dal male le persone che sono nel mondo le quali hanno bisogno di essere guarite con quella medicina; voi avete già fatto il passo non solo di schivare il male ed osservare i comandamenti, ma di seguire Gesù nei consigli. Se una non sta bene e le portate l'olio di ricino, lo bevete forse voi a metà strada? Non leggete i libri che date in propaganda, state a ciò che vien dato per lettura vostra. Voi siete chiamate ad uno stato di perfezione, ciò che fa per i semplici cristiani non fa più per voi.
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Tenetevi davanti modelli di suore [133] | sante, che nella Chiesa di Dio hanno operato tanto bene; ricordate gli esempi splendidi del divin Maestro e specialmente della Madonna e impressionatevi bene. Tante si tentano da sé e poi: Sono così perché il diavolo non mi lascia in pace, mi tenta. Altro che il diavolo! Si presentò un giorno il diavolo a S. Antonio; era di malumore, scuro, scuro, e lo pregò di fargli giustizia presso i suoi frati. Che ti hanno fatto? interrogò S. Antonio. Quando fanno male, non hanno voglia di pregare, o di esercitare la virtù, hanno sempre la scusa pronta: Il diavolo mi tenta, mi distrae. Danno sempre la colpa a me, perché io non posso scusarmi, ed è invece la loro pigrizia; troppo comodo buttar tutto addosso a me!.
Bisogna impressionare il cuore bene; e questo ufficio lo compiono la meditazione, la lettura spirituale, l'esempio dei santi, la vita di Gesù, perché: «Verba movent et exempla trahunt»3. Qual è l'impressione che si ricava dalla lettura della vita della Madonna? Il desiderio di diventare come lei: è impossibile che un'anima ami tanto la Madonna e non senta il desiderio di farsi santa. Ella trascina coi suoi esempi altissimi di perfezione, parla al cuore, fa divenire le anime celestiali. Se volete portar le figlie alla vita religiosa fate leggere la vita della Madonna: è stampata apposta. Chi salta facilmente la meditazione o la lettura, o non le fa bene, non riesce ad impressionare bene il cuore.
Tenete belle immagini che vi impressioneranno [134] | bene, le immagini della Madonna, che vi ispirerà come pregare, vi insegnerà il contegno suo modestissimo, le immagini del cuor di Gesù vi ispireranno di dare il cuore a Dio e di accenderlo d'amore a lui. Chi tiene bene le immagini belle, il Crocifisso (non vi è più grande prova d'amore di quella che dà un Dio crocifisso), le immagini della Madonna, la corona, ne resta bene impressionata.
Comparve la Madonna ad un peccatore ostinato, ed egli vedendo l'immagine di Maria così devota, così candida, così bella, ne fu tanto impressionato che non solo mutò vita e si convertì, ma da quel giorno bastava che ricordasse quell'immagine per scoppiare in un dirotto pianto: Ho disgustato quella bella Signora!; e il pentimento era sincero.
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Ricordate cose belle vedute o sentite dal confessore, dal parroco, dalle Maestre, dalle compagne più buone, ecc. Certune tornando a casa, non ricordano che cose belle, esempi buoni, perché tornando dal giardino, cosa volete portare a casa, le ortiche o i fiori per adornare l'altare della Madonna? Ricordate gli esempi che vi hanno fatto del bene, le parole che vi hanno edificato e questo raccontate tornando a casa; ciò che ha fatto del bene a voi farà del bene anche alle altre. Dite con le Maestre ciò che c'è da dire dopo la propaganda e poi ricordate quel che avete sentito o letto di Maria santissima, della croce che amate, dell'Ostia santa che dovete portare nel cuore, del Vangelo che portate sul petto, del giglio che [135] | volete portare profumato in paradiso, della palma che ha coronato la vita del vostro padre S. Paolo, dei libri buoni, delle prediche belle sentite.
Parlate di quelle che fan meglio nell'apostolato, i santi esempi che vi hanno dato col lavoro assiduo, il raccoglimento, anche nella propaganda. Il cuore così rimane bene impressionato e facilmente si sentirà inclinato al bene. Ma se in ricreazione si sono fatti discorsi vani, volete poi raccogliervi a pregare? Non fate giuochi che impressionano. S. Giuseppe Cottolengo non voleva che le suore e le ragazze si tenessero per mano nel gioco e dovendo stare a contatto esigeva che usassero il fazzoletto. Cercate le compagne migliori, tenete l'occhio fisso a chi vi dà più buoni esempi, quelle che non fanno bene, fate in modo da non vederle neppure; attorniatevi di cose sante, belle e buone.
Anche le cose stesse della natura vi innalzino: le erbe, i fiori, gli ortaggi, servano solo a ricordarvi che il Signore le ha fatte per noi. S. Caterina4 osservando un bel fiore, un giorno piangeva dicendo: Come è stato buono il Signore, da tutta l'eternità ha pensato di fare questo fiore che ora mi diletta tanto!. S. Francesco d'Assisi e altri santi secondo lo spirito del Signore si innalzavano contemplando la natura; i fiori parlavano loro della bellezza di Dio, i frutti della sua provvidenza, la terra e il mare della sua grandezza e potenza e dicevano: Se è già così bello l'esilio, che sarà la patria?.
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Per guidare al bene il nostro cuore, vi è una [136] | astuzia santa: evitare le cattive impressioni e cercare le buone. Date degli sguardi al Crocifisso, all'immagine della Madonna, teneteli sempre davanti per eccitare continuamente il cuore ai desideri di amare il Signore, al pentimento dei peccati. Lungo il giorno noi viviamo più che altro di impressioni. Procurate fin dal mattino di impressionare bene il cuore acciocché nel giorno cammini sempre sotto buona impressione. Particolarmente vi impressionino bene la vista del Crocifisso, il pensiero del cielo, la vista del Tabernacolo, del Vangelo, l'immagine della Madonna e del vostro padre S. Paolo.
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1 Cf Mt 22,37-39.

2 Originale: portieria.

3 «Le parole commuovono e gli esempi trascinano». Antico proverbio.

4 Caterina da Siena (1347-1380), terziaria domenicana, ebbe doni mistici notevoli. Operò per il ritorno del Papa a Roma da Avignone. La sua dottrina mistica è espressa nelle oltre trecento lettere e specialmente nel Dialogo sulla Divina Provvidenza.