Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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L'UMILTÀ DI CONGREGAZIONE

[59] Se il diavolo fa cadere un'anima nella vanità le ruba i meriti e la rovina: così può dirsi di una congregazione. Gesù quando vide gli Apostoli avanti a sé, disse loro: «Satana verrà tra di voi e vi vaglierà, ma tu Pietro sta' attento e conferma i fratelli»1. In una congregazione se entra la superbia, per essa è finita. La congregazione risulta dall'insieme delle persone che vi appartengono. La superbia di congregazione risulta dalla superbia di ciascun membro, così l'umiltà di congregazione risulta dall'umiltà dei membri. Quindi se per esempio tutti i membri sono pii risulta una congregazione di pietà, se tutti sono umili, ne deriva l'umiltà di congregazione.
Voi avete delle grazie grandi: l'umiltà sta nel riconoscerle e nel renderne tutta la gloria a Dio. S. Lorenzo, S. Tommaso d'Aquino, occupavano [60] | cariche magnifiche, eppure sembravano dei bambini, invece vi sono delle suore che vengono magari dalla campagna, mancano di tutto, e se la credono. Le teste di legno stanno sempre di sopra, fan fracasso2.
Voi avete un tesoro infinito da dare agli altri: il Vangelo; ma che merito ne avete? Non date roba vostra, come non dà roba sua il sacerdote quando dà il Signore nella Comunione.
Guardatevi dal compiacervi, dal dire ad esempio: gli altri non capiscono la nostra vocazione; oppure: noi siamo più progredite, ecc. Quando si nota una deficienza negli altri, non bisogna umiliare, ma umiliare noi stessi. Capiamo bene noi? È bello quello che dobbiamo fare, ma noi non lo facciamo. Lo facciamo bene? Sappiamo già in che modo diffondere lo spirito di Dio? Spesso si parla di prezzo e non di offerte, di danaro e non di anime. La vostra carità non sta nel modo di stampare, leggere, ecc., la vostra carità sta nell'essere come Congregazione una famiglia di scrittrici, che san prendere dal cuore di Dio lo spirito cristiano e diffonderlo nelle anime.
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Un altro gruppo della stessa Congregazione deve attendere a stampare, legare, ecc., ed un terzo a diffondere questa stampa, specie attraverso ai cooperatori.
Tutte dovete lavorare d'accordo, aiutarvi a vicenda per poter riuscire a fare ciò che dovete fare. Dovete unirvi in preghiera e dare un risultato, non essere una famiglia inutile nella Chiesa. Se lavorerete per bene non sarete rigettate dalla [61] | Chiesa. L'opera della stampa, come la vuole il Signore, è grande, ha una grande missione da compiere nel mondo. Ma di tutto ciò si fa ancor nulla o almeno ben poco. Si è appena all'inizio e noi stessi ne capiamo un bel nulla. E poi vogliamo pavoneggiarci, misurarci con questo e con quello!
Teniamo ben china la testa; non solo facciamo ancora poco nell'opera del Signore, ma guastiamo e col nostro orgoglio e ottusità impediamo forse le grazie del Signore.
Bisogna considerare i peccati, non paragonarsi agli altri e giudicarsi migliori. Lo spirito di povertà, di buon esempio, la delicatezza c'è dappertutto? C'è invece facilità a chiacchierare e a scoraggiarsi, dubbi di fede, ecc.? Dovete aiutarvi di più, non dovete mancare alla carità di Congregazione.
Quando una Congregazione è approvata, vuol dire che è utile nella Chiesa, che in essa ci sono i mezzi di santità sufficienti, che la persona che è a capo ha la capacità di guidare. Le gelosie, le antipatie, i gruppi sono peccati di Congregazione, da schivare ad ogni costo. Bisogna aiutare la Congregazione con la preghiera, col procurarle delle vocazioni, voi avete dei grandi beni, fatene parte a delle altre. Essere molto affezionate alla Congregazione, stare alle minute regole di essa, non vedere dei cambiamenti dove non ce ne sono, vi sono solo adattamenti, non cambiamenti di sostanza, che non avvengono mai.
Avete bisogno di tante cose, avete tutto da [62] | fare. Dove sono i vostri studentati? Avete una vita intensa, vi occorre molta intelligenza, bisogna che progrediate. Dovete chiedere al Signore il miracolo della sapienza: fidatevi di Dio! Avete proprio bisogno di diventare umili, di pregare tanto, poi Dio vi aiuterà, sarete a posto, non per finire ma per incominciare ad espandervi.
Conservate e difendete la povertà, questa vi assicurerà la grazia di fare tanto bene. Dovete avere la casa piena di bambine, Gesù Cristo ha dato alla Chiesa i poveri, ha amato i bambini ed
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ha promesso: «Avrete sempre i poveri con voi»3. L'avvenire si misura dalla quantità delle vocazioni e dalla qualità di esse. I vostri segnacoli esterni siano: chiasso di bambine e povertà.
Chiedere per far del bene sì, ma che ci resti nulla per noi. Amore alla povertà ed alle vocazioni. Pregate il Signore che vi conduca a compimento della vostra vocazione. Il vostro sposo Gesù si vanterà di voi se sarete povere e di molta pietà.
Dovete diventare povere per amore di Gesù che ebbe la paglia nel presepio e la croce sul Calvario.
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1 Cf Lc 22,31.

2 Allusione alla nota sentenza di Giuseppe Giusti.

3 Cf Mt 26,11.