Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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AFFETTI E PREGHIERE1

Dunque, mio Redentore, se a quest'ora io fossi dannato, siccome ho meritato, starei ostinato nell'odio contro di voi, mio Dio, che siete morto per me? Oh Dio! E qual inferno sarebbe questo, odiare voi, che mi avete tanto amato, e siete una bellezza infinita, una bontà infinita, degna d'infinito amore! Dunque se ora stessi nell'inferno, starei in uno stato sì infelice, che neppur vorrei il perdono che voi mi offerite? Gesù mio, vi ringrazio della pietà che mi avete usato, e giacché ora posso esser perdonato, e posso amarvi io voglio esser perdonato, voglio amarvi. Voi m'offerite il perdono ed io ve lo domando, e lo spero per i meriti vostri. Io mi pento di tutte le offese che vi ho fatte, o bontà infinita, e voi perdonatemi. Io vi amo con tutta l'anima mia. Ah! Signore, e che male voi mi avete fatto, che avessi ad odiarvi come mio nemico per sempre? E qual amico ho avuto io mai, che abbia fatto e patito per me quel che avete fatto e patito voi, o Gesù mio? Deh! non permettete ch'io cada più in disgrazia vostra, e perda il vostro amore; fatemi prima morire ch'abbia a succedermi questa somma rovina. O Maria, chiudetemi sotto il vostro manto, e non permettete ch'io ne esca più a ribellarmi contro Dio e contro voi.
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1 Apparecchio alla morte, Consid. XXVII.