Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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MARIA MADRE DEL DIVINO PASTORE
(3 settembre)

Storia. - È una festa che si celebra specialmente in Toscana, nel Parmigiano, in Sicilia, in Inghilterra, e da tutto l'Ordine dei Cappuccini. Da questi ebbe origine. Fu approvata nel 1801 con decreto di Pio VII. Per renderla sempre più cara al cuore dei fedeli, e procurare una più larga diffusione, Pio IX l'arricchì di un nuovo, speciale Ufficio. Generalmente si celebra la prima domenica di maggio, o al 3 settembre. I Cappuccini però ed alcune Diocesi dell'Umbria la celebrano la seconda domenica dopo Pasqua; in tale domenica si ha appunto il Vangelo, in cui Gesù si dichiara il Buon Pastore.

Fine. - 1. Avere Pastori di anime santi è il più gran bene della Chiesa e delle anime stesse. Il pastore è santo nella misura in cui imita Gesù Cristo che ha detto: «Io sono il Buon Pastore» (Giov. 10,11).
Questo Pastore perfetto si è formato sulle ginocchia di Maria; è nato da Maria, è cresciuto con Maria; è accompagnato a sacrificare la vita per il gregge, da Maria.
Per questo si chiedono a Maria buoni pastori per la Chiesa.
2. Stimare le madri che danno un loro figlio alla Chiesa; in molte parrocchie si celebra una speciale giornata. Pregare Gesù Buon Pastore, e la sua Madre SS. che infondano in molti sposi questo desiderio, aspirazione e ambizione santa.
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La gloria di Maria sta qui: nell'essere la Madre di Colui che fu il gran sacerdote, maestro e Ostia.
3. Essere riconoscenti a Maria per il suo intervento nelle vocazioni sacerdotali e nell'assistenza continua sul sommo Pastore, il papa; sopra i Vescovi, Parroci e Sacerdoti che hanno cura di anime;

Il Buon Pastore. - Chi è il buon pastore? È colui che si fa al suo gregge, ad imitazione di Gesù Cristo: via, verità e vita.
Via, cioè modello. Il buon pastore indica al popolo la via più con la sua vita che non con la parola. Gesù Cristo disse nell'ultima Cena, dopo aver lavato i piedi agli Apostoli: «Vi ho dato l'esempio, affinché facciate come mi avete veduto fare» (Giov. 13,15).
Gesù fu l'esemplare perfetto delle virtù individuali, domestiche, civili, religiose, sacerdotali. Tutti possono studiare la sua vita; è una scuola perfetta: ci pasce coi suoi santi esempi.
Verità. Gesù insegnò le verità più alte, necessarie a tutti, in una maniera facile, pratica. La Sua dottrina ci viene trasmessa dalla Chiesa nei catechismi e nelle predicazioni. Essa riempì i trattati di teologia e le biblioteche. A tutti è necessario possederla in qualche misura. Gesù ci pasce con la Sua dottrina.
Vita
. Gesù, buon pastore, ci fa vivere della Sua propria vita. «La mia vita è Cristo» diceva S. Paolo. Per riacquistarci questa vita Gesù è morto sulla croce. Il buon Pastore dà la vita per le sue pecorelle. Per mezzo del Battesimo nasciamo a questa vita; per mezzo della Cresima
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essa si irrobustisce; per mezzo dell'Eucarestia si alimenta. Gesù pasce i nostri cuori.

Nella S. Scrittura. - Maria accompagnò il Buon Pastore nella sua vita privata quando egli si preparava all'ufficio di Pastore. Per la vita pubblica: Maria la troviamo al principio a Cana: poi alla fine, presso la croce; nel corso quando nel Vangelo si dice a Gesù che la Madre ed i parenti volevano parlargli. Ella è la Divina Pastora come è la Corredentrice.

Chi fa il Buon Pastore? Chi non è pastore è chiamato da Gesù mercenario; non sono sue le pecorelle; le custodisce solo per interesse, per la mercede o per altro vantaggio umano. Vi sono nel mondo falsi profeti, cioè quelli che insegnano senza missione, cercando applausi o guadagno. Poco si curano delle anime. Gesù ci ammaestrò a distinguere tra il buono ed il cattivo pastore: il buono sacrifica se stesso per amore delle pecorelle; il cattivo sacrifica le pecore per amor proprio. Questi «vede venire il lupo ed abbandona le pecorelle e fugge; ed il lupo rapisce e disperde le pecorelle; il mercenario fugge, perché mercenario, e non gl'importa delle pecore » (Giov. 10,12s.).
Gesù soggiunse: «Io sono il Buon Pastore e conosco le mie pecorelle, e le mie pecorelle conoscono me. Come il Padre conosce me, così io conosco il Padre; e dò la vita per le mie pecorelle. Ed ho altre pecore, le quali non sono di questo ovile; anche quelle fa duopo che io raduni; ed ascolteranno la mia voce. E vi sarà un solo ovile ed un solo pastore» (Giov. 10, 14-16).
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I Pastori della Chiesa. - Pastore universale è il Papa. A S. Pietro Gesù ha detto: «Pasci i miei agnelli..., pasci le mie pecorelle» (Giov. 21, 15-17). Egli guida ai pascoli salutari i Vescovi ed i fedeli. È maestro infallibile; ha il governo di tutta la Chiesa. Come dal capo, discende da Lui la vita nelle membra che compongono il Corpo mistico di Gesù Cristo che è la Chiesa.
Poi vi sono i Vescovi che, sotto il Papa, reggono una porzione del gregge di Cristo. Essi insegnano, governano, santificano le anime.
Inoltre: i Sacerdoti che, sotto i Vescovi, ne condividono, in parte, i poteri e i doveri verso i fedeli. Predicano, confessano, amministrano i Sacramenti.

Nel Breviario. - Maria compie una triplice cooperazione a Gesù buon Pastore; pasce, custodisce, guida il gregge.
Pasce e nutre i fedeli col pane dello spirito e del corpo. Nella quinta lezione del Mattutino, S. Bernardo parla così a Maria: «Tu sei piena di grazia, piena di celeste rugiada, appoggiata al tuo Diletto, carico di delizie. Ciba i tuoi poveri, o Signore; anche i cagnolini mangiano delle briciole».
Custodisce il gregge cristiano. La Chiesa mette in bocca a Maria queste promesse: «Come il pastore visita il suo gregge di giorno, quando è in mezzo alle sue pecorelle disperse; così io visiterò le mie pecorelle, ed in tutti i luoghi le libererò nei giorni nuvolosi e foschi. I miei greggi furono dispersi sull'intera terra, e non vi era chi li cercasse; ma ecco che io cercherò le mie pecorelle e le visiterò. Le custodirò dai nemici e le renderò sicure dai seduttori». Altrove è
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detto: «Chi riuscirebbe a farsi una qualche idea della misericordia di colei che a somiglianza di ottimo pastore raduna col suo braccio i suoi agnelli e li stringe al proprio seno?». Perciò la Chiesa continua a parlare di Maria: «Noi bramiamo che tutti gli uomini ti conoscano, ti invochino e ti riveriscano sotto questo dolce titolo di Madre del Divino Pastore. O Madre, continua a difenderci».
Guida il gregge: tra le pericolose insidie del mondo, gli inganni del demonio, le illusioni del senso. Nel Breviario di questa festa si legge: «O Vergine gloriosissima, Madre del Divino Pastore, guardaci e dirigici nella via retta. Traici dietro di te; noi correremo dietro la fragranza dei tuoi profumi». Inoltre: «O Gesù, buon Pastore, che hai dato la vita per le pecorelle, e mentre pendevi dalla Croce hai affidato alla Vergine Maria noi tuo popolo e pecorelle del tuo gregge, concedici, per la sua intercessione, che, seguendoti in terra qual nostro Pastore, giungiamo ai pascoli dell'eterna vita in cielo».

Frutti. - 1. Maria ha dato il divino Pastore. E così tutto il bene che arriva a noi per mezzo dei Pastori, è passato attraverso a Maria. A lei, dunque, la nostra riconoscenza ed il nostro amore.
2. Maria è Regina della Chiesa, Regina del Clero, Regina di tutti gli Apostoli. Ella intercede perché il Signore mandi buoni operai alla immensa messe. È suo ufficio. Il Sacerdote deve perpetuare, per gli uomini, il ministero del buon Pastore Gesù. E come Maria è Madre del corpo fisico di Gesù, cosi è pur Madre del Suo corpo morale. Vi sono vocazioni, in cui la provvidenza
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mariana è molto chiara: S. Andrea Corsini, e S. Giovanni Bosco, S. Ignazio e molte altre. Altre volte è meno manifesta, ma se si analizzano i fatti, i passi, le ispirazioni, in fine si vedrà che vi fu la mano di Maria. Ella sta all'inizio, nel cammino, al compimento delle buone vocazioni.
3. Aver cura delle vocazioni, cura spirituale e cura materiale. è un grande merito, perché grande apostolato. Pensiamo alle sante premure di Maria prima per Gesù, poi per gli Apostoli.
Curare le vocazioni è l'opera delle opere. Per questo occorre molta preghiera, molto lavoro, molte opere, molto insegnamento. Gesù Maestro, formatore dei primi Pastori, ci è di esempio.

Messa della B. Vergine Madre del Divino Pastore


Introito. È un grido di gioia dei figli che circondano la Madre nel giorno della sua festa. La festa si celebra in cielo, tra gli Angeli, e si celebra sulla terra.
Preghiera. Vi sono pastori fatti secondo il Cuore di Gesù Buon Pastore, e vi sono mercenari che sono guidati soltanto dall'egoismo. I primi dànno il sano alimento della verità, grazia e santità. I mercenari ingannano le anime. L'Oremus chiede che, per l'intercessione di Maria SS., siamo difesi dai mercenari e dai falsi pastori; siamo saziati del vitale e dolce nutrimento; siamo guidati al cielo.
Epistola. La SS. Vergine ha dato al mondo il buon Pastore che è Via, Verità e Vita. A lei la nostra riconoscenza. Di più, ella si fa guida delle anime con i suoi esempi e con le sue ispirazioni. «Chi mi ascolta non sarà confuso; chi mi segue non pecca » (Eccli. 24,30).
Salmodia. Abbiamo errato come la pecorella smarrita. I nostri capricci, le nostre passioni, gli inganni, ci hanno condotto fuori della strada del cielo. La benedetta
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