Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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72. I MISTERI GLORIOSI72
1. La Pasqua si compone di due parti: la morte di Gesù e la sua Risurrezione e, da parte nostra, una buona confessione e la comunione per risorgere a vita nuova. La prima parte è quell'abbandono sereno, tranquillo a Dio, per cui il nostro io è tutto sacrificato a Lui.
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2. Quando si arriva alla santa indifferenza ci si lascia guidare in tutto da Dio, secondo la sua sapienza e il suo amore. Questa prima parte è rappresentata dai misteri dolorosi in cui Gesù si abbandona perfino ai carnefici, perché questa è la volontà del Padre.
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3. La seconda parte è rappresentata dai misteri gloriosi. Il primo mistero glorioso ci presenta la risurrezione di Gesù, che è simbolo della risurrezione nostra a vita nuova. Quando al luogo dell'io mettiamo l'umiltà e al luogo delle nostre piccole aspirazioni le aspirazioni di Dio, in una parola in luogo della vita del mondo mettiamo la vita religiosa santa.
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4. Risorgere a questa vita vuol dire accettarla tutta nei pensieri, nei desideri e anche in tutto ciò che è tecnica come orario, vitto, vestito, casa, apostolato. Gesù chiama voi ad una vita più compita, più elevata, una vita nuova, in cui siete consacrate a Lui. Dovete cogliere tutta la novità di questa vostra vita, amarla e abbracciarla con entusiasmo.
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5. Il secondo mistero glorioso ci ricorda l'Ascensione di Gesù al cielo il cuore lassù, le aspirazioni lassù. Se prima si pensava ad una famiglia terrena, ora si pensa alla famiglia di lassù. Dopo aver pensato ad una convivenza con le persone del paradiso e ad una vita eterna, si cerca la perfezione, si vuole essere degni di vivere con Maria divina Pastora, con Gesù buon Pastore, con i santi apostoli Pietro e Paolo, con gli angeli e con i santi.
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6. Si lascia che altri pensino alle cose della terra e si innalza il cuore e il pensiero al cielo. Gesù ha creato lo stato religioso e vi ha messo a parte delle sue ansie, dei suoi desideri, della sua attività apostolica. Siete chiamate a dare Gesù al mondo con le opere di istruzione, di formazione, di zelo.
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7. Il terzo mistero glorioso è il mistero della nostra santificazione interna. Gesù mandò lo Spirito Santo sopra gli apostoli e furono ripieni di zelo e di luce. Domandate sempre allo Spirito Santo la scienza celeste per vivere sempre di pensieri sapienti, la santità interna e lo zelo per le anime.
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8. Le anime! Capirne il valore! Comprendere la vostra vocazione. Non è della terra ma del cielo. Non riguarda i corpi quanto gli spiriti.
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9. Nel quarto mistero la vergine ci attende in cielo. Ecco: non lasciarci assorbire dalle cose terrene ma pensare al cielo. Guardare la divina Pastora e andare dietro a Lei. Maria passò attraverso tante vicende; attraverso i misteri gaudiosi e dolorosi è giunta a quelli gloriosi.
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10. Il quinto mistero ci dà la confidenza in Maria. Abbiamo difficoltà interne ed esterne. La vita è una lotta e il demonio non si dà pace, ma la nostra fiducia è in Maria, che conosce i nostri desideri e i nostri sentimenti. In ogni difficoltà chiamare Maria. Poiché anche noi dobbiamo passare per quella strada che ha tenuto Gesù e per la quale è passata Maria, non temiamo, affidiamoci a Maria e con Lei possiamo andare sicuri.
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11. Il Signore ci voglia dare la sua santa grazia per meritare la nostra risurrezione in Cristo. Così la Pasqua vostra sarà perfetta e il mese di maggio servirà a confermarlo. Sempre fiducia in Maria come bambini che ricorrono alla mamma. Se non siamo bambini non entreremo nel regno dei cieli.
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12. Più si è santi e più si farà del bene. Santità vera di tutto il nostro essere: la mente, la volontà, il cuore, la vita.

Albano Laziale (Roma)
19 aprile 1957

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72 Albano Laziale (Roma), 19 aprile 1957