Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Maria Rifugio dei peccatori


Questo titolo, festeggiato dalla Chiesa con Ufficiatura e Messa propria, è così conforme alla missione di Maria, che conviene considerarlo.
Il nostro Divin Redentore Gesù Cristo, era venuto dal Cielo per la conversione dei peccatori, per distruggere il peccato: «...et finem accipiat peccatum et deleatur iniquitas: abbia fine il peccato e sia cancellata l'iniquità» (Dan. 9, 24). «Sono venuto a salvare ciò che era perduto» disse Gesù, ed era tale il suo amore per i peccatori, che i Farisei se ne scandalizzarono; e narrò le parabole della misericordia, dalle quali rifulge tutta la bontà del suo Divin Cuore, ed istituì il Sacramento della Penitenza per la riconciliazione dei peccatori.
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Gesù vuole la salvezza di tutti: «vult omnes homines salvos fieri et ad agnitionem veritatis venire» (1 Tim. 2, 4). Oh la bontà del Cuore di Gesù! Ebbene, qual'è il cuore che gli è più simile? Certamente il purissimo Cuore di Maria. Questo Cuore santissimo è il più simile a quello di Gesù nelle aspirazioni, nei desideri, nell'amore; perciò in esso vi è un ardentissimo desiderio di salvare le anime, di chiudere l'inferno, di vuotare il Purgatorio. Maria sa quanto costò la Redenzione al suo Gesù: e se Egli è il Redentore, Maria è la Corredentrice; se Gesù perdona al confessionale, Maria prepara le anime alla conversione. Ecco perché la Chiesa fa invocare Maria rifugio dei peccatori. Ella sa a quali e quante malattie è soggetto il povero nostro cuore, sa quante passioni ardono in noi, e, pietosa, ci viene in soccorso. e scrive S. Ambrogio: «Nostra febbre è l'avarizia, nostra febbre è la concupiscenza, nostra febbre è la lussuria, nostra febbre è la superbia, nostra febbre è l'ambizione, l'ira»; per dirla in breve, il peccato è la febbre che uccide lo spirito. Ma, benché febbricitanti o anche morti per la febbre spirituale, non dobbiamo perderci d'animo, perché troviamo asilo e salute nella misericordia dl Maria SS. che è il rifugio dei peccatori.
Maria sa bene che il Figlio suo è venuto per salvare i peccatori e che di tutti, Egli, morente, l'ha costituita Madre; perciò con cuore veramente materno, cura di preferenza i figli più
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deboli, più malati, più bisognosi di aiuto.
Nonostante i nostri peccati, non cessa di essere nostra madre, ed è animata da un unico desiderio, di ricondurci a Gesù, rigenerandoci alla vita della grazia. Maria non dimentica che Gesù venne a salvare i peccatori, che convertì la Samaritana, perdonò l'adultera, restituì la sua amicizia a Pietro che l'aveva rinnegato; e che dall'alto della croce pregò per i suoi crocifissori ed aprì il Paradiso al buon ladrone. Animata dai sentimenti di Gesù, Maria è sempre pronta a patrocinare la causa dei peccatori.
Le conversioni operate per mezzo Suo sono molte e prodigiose, ci furono anzi dei grandi peccatori che, per sua intercessione, divennero santi privilegiati, veri vasi di elezione.
S. Maria Egiziaca abbandonò, per intercessione di Maria SS., una vita scandalosa e salì alle più alte vette della perfezione cristiana. Un giorno, avendo visto molta gente recarsi a Gerusalemme per la festa della S. Croce, si unì al pio pellegrinaggio col fine di sedurre e trascinare al peccato, quanti più potesse. Ma, giunta alla porta del tempio, nell'atto di entrarvi, si sentì trattenuta da una forza invisibile; tentò più volte di entrare, ma inutilmente. Tocca allora dalla divina grazia, si pentì della triste vita, e alzando gli occhi al Cielo, in atto di chiedere perdono, vide sul muro un'immagine di Maria che pareva fissarla in pietoso atteggiamento. Incoraggiata a quella vista celestiale,
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la peccatrice invocò fervorosamente la Vergine ad ottenerle il perdono e a permetterle d'entrare in chiesa per adorare il santo legno su cui Gesù versò il suo sangue per la nostra Redenzione. La supplica fu ascoltata: la peccatrice, divenuta penitente, adorò la S. Croce e si ritirò in un deserto ove attese per 17 anni all'esercizio della virtù.
Nel 1836 Maria Santissima operò in Parigi una sì importante conversione che da essa ebbe origine la così detta Confraternita del Sacro Cuore di Maria per la conversione dei peccatori. La Parrocchia di N. S. delle Vittorie, nonostante lo zelo del fervente parroco, non dava che frutti assai meschini. Poche donne soltanto frequentavano i Sacramenti, mentre il resto della popolazione, esclusivamente occupata in cose materiali e dannose, camminava a grandi passi nella via della perdizione. Su di essa però vegliava la Madre Divina e, giunto il tempo propizio, volle far mostra della sua misericordia e tenerezza materna. La mattina del 3 dicembre 1836, il Parroco cominciando il S. Sacrificio della Messa, si sentì oppresso da un forte scoraggiamento: gli parvero inutili tutte le fatiche e gli sembrò bene abbandonare ogni cosa. Ma, giunto al Canone, dopo aver invocato l'aiuto del Signore e della Vergine Santissima, sentì risuonarsi nell'anima queste parole: «Consacra la tua Parrocchia al santissimo e immacolato Cuore di Maria»; in quell'istante gli ritornarono quasi
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per incanto la serenità e la pace. Terminata la Messa, stese uno Statuto, lo sottopose all'approvazione degli Arcivescovi ed inaugurò la Confraternita del S. Cuore di Maria per la conversione dei peccatori. All'inaugurazione il Parroco attendeva 50 persone e ne vide 500; si operarono molte conversioni ed in breve quella popolazione divenne ferventissima.
La Compagnia del S. Cuore di Maria per la conversione dei peccatori, si estese anche ad altre Chiese, ed al presente è sparsa in quasi tutto il mondo.
Così la beata Vergine portando ogni giorno cuori pentiti al Suo divin Figlio, e ottenendo per tutti grazia e perdono, disimpegna la nobile missione di Rifugio dei peccatori.

Conseguenze pratiche:

1. Pregare per i peccatori. Il male maggiore è il peccato; si preghi la Vergine Immacolata a sorreggere la povera umanità, ad aver pietà dei miseri peccatori.

2. Non commettere peccati. Evitare ogni offesa di Dio, anche la più piccola, perché chi non bada alle mancanze piccole, facilmente cadrà in peccati gravi.

3. Combattere il peccato. Non odiare il peccatore, ma odiare il peccato, cercare di eliminarlo con tutti i mezzi e non permettere, per quanto sta da noi, che il peccato entri in qualche anima.
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Messa di Maria Rifugio dei peccatori

Messa: Salve... pag. 158.

Oratio. - Omnipotens et misericors Deus qui in beata semper Virgine Maria peccatorum refugium, et auxilium collocasti; concede; ut ipsa protegente, a culpis omnibus absoluti, misericordiae tuae effectum felicem, consequamur. Per Dominum.

Secreta. - Tua Domine, propitiatione, et beatae Mariae semper Virginis intercessione, ad perpetuam atque presentem haec oblatio nobis proficiat prosperitatem et pacem. Per Dominum.

Postcommunio. - Sumptis, Domine, salutis nostrae subsidiis: da quaesumus, beatae Mariae semper Virginis patrociniis nos ubique protegi; in cuius veneratione haec tuae obtulimus maiestati. Per Dominum.

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Orazione. - Dio onnipotente e misericordioso, che hai fatto della beata Vergine Maria un refugio e un aiuto per i peccatori, concedine che, per la sua protezione, liberati da ogni colpa, conseguiamo il felice effetto della tua misericordia. Per il Signore.

Segreta. - Per la tua clemenza, o Signore, e per l'intercessione della beata Maria sempre Vergine, quest'offerta ci giovi per la presente e per la perpetua prosperità e pace. Per il Signore.

Dopocomunione. - Ricevuti gli aiuti per la nostra salvezza, ti preghiamo, o Signore, d'essere in ogni luogo protetti dal patrocinio della beata Maria sempre Vergine, in onore della quale abbiamo offerto alla tua maestà questo sacrificio. Per il Signore.
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