Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Maria Ausiliatrice


La festa di Maria Ausiliatrice si celebra il 24 maggio. Le ragioni di questo fulgentissimo titolo che la Chiesa unanimemente attribuisce a Maria, sono molte, ma tutte si riassumono nel fatto che Maria veramente aiuta e solleva il popolo cristiano in ogni necessità
L'invocazione Auxilium christianorum fu aggiunta nelle Litanie lauretane da Pio V, nel 1571, dopo la celebre vittoria di Lepanto.
Circa un secolo dopo, i Turchi strinsero d'assedio la città di Vienna e minacciavano per una seconda volta tutta l'Europa. Invasi dal terrore, molti cristiani si raccolsero in una Chiesa di Monaco in Baviera per implorare l'aiuto della Celeste Madre, davanti ad un'effige di Maria Ausiliatrice. E l'aiuto di Maria venne anche
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questa volta. Il 12 settembre 1683, gli eserciti cristiani, sotto la guida del prode Re di Polonia, Giovanni Sobiescki, inflissero al nemico una tremenda sconfitta.
I Turchi allora perdettero tutta la loro baldanza per terra, come prima l'avevano perduta per mare, e incominciarono quella ritirata che doveva, in seguito, confinarli per sempre in Asia.
Innocenzo XI, a perpetua memoria dell'avvenimento, istituì a Monaco la Confraternita dell'Ausiliatrice, Confraternita che si diffuse rapidamente in Austria prima e poi nelle altre Nazioni.
L'ufficio e la Messa propria di questa festa furono introdotti da Pio VII. L'Augusto Pontefice, costretto ad esulare da Roma, fu tenuto prigioniero per ben 5 anni a Savona, e privato, per espresso comando di Napoleone, del S. Collegio e d'ogni mezzo di comunicazione con la Chiesa. Affranto dal dolore, Pio VII ricorse fiducioso a Maria SS. e, contro ogni umana previsione, poté far ritorno alla sua sede di Roma, il 24 Maggio 1814. Istituì allora, in riconoscenza alla Vergine, la festa di Maria Ausiliatrice con Messa e Ufficiatura propria e ordinò che venisse celebrata il 24 maggio. L'Ufficiatura di questa festa descrive assai bene la storia della sua origine. Ecco quanto dice la terza Lezione del II Notturno:
«Spesso il popolo cristiano sperimentò il potentissimo aiuto della Madre di Dio nel
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debellare i nemici della Religione. San Pio V, dopo l'insigne vittoria riportata a Lepanto sui Turchi per intercessione di Maria, decretò che si aggiungesse nelle Litanie Lauretane anche l'invocazione «Auxilium Christianorum». Ma più mirabile ancora è il miracolo per cui il Romano Pontefice Pio VII strappato violentemente all'Apostolica Sede di Pietro da mani crudeli, e costretto dalla forza a rimanere prigioniero per ben 5 anni nella città di Savona, nonostante gli fosse chiusa ogni via per continuare a reggere la Chiesa di Dio e fosse perseguitato in modo tale che la Storia non registra un fatto simile, venne inaspettatamente, tra il plauso della Chiesa universale, restituito al soglio Pontificio. Ma quando stava per allontanarsi, accompagnato dal Sacro Collegio dei Cardinali, dalla terra che l'aveva ospitato prigioniero, questa si oppose alla sua partenza. Per manifesto privilegio di Dio, la sommossa che minacciava un grave sterminio, cessò, ed il Pontefice poté dirigersi, tra il gaudio dei fedeli, verso Roma. Prima però, volle decorare personalmente, con corona d'oro e rito solennissimo, l'insigne immagine della Vergine di Savona onorata sotto il titolo di N. Signora della Misericordia. Lo stesso Pontefice riconoscente a Maria per la grande grazia, intimamente persuaso che tutto doveva attribuirsi alla sua intercessione, che egli aveva invocata unito a tutta la cristianità, istituì la solenne festa di Maria Ausiliatrice
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dei Cristiani, da celebrarsi in perpetuo il 24 maggio, ed approvò l'Ufficio proprio affinché rimanesse perenne memoria di tanto beneficio e da tutti se ne ringraziasse la Vergine SS.ma».
La divozione a Maria Ausiliatrice fu assai coltivata nella Chiesa e con grande vantaggio spirituale dei fedeli; ma chi diede ad essa maggior incremento fu S. Giovanni Bosco, il quale pose la sua Istituzione sotto la protezione dell'Ausiliatrice ed eresse, a Torino, un magnifico Tempio in suo onore.
Maria è ausiliatrice dei singoli fedeli e della società cristiana.
1) E' ausiliatrice dei singoli fedeli. Maria vigila continuamente su ciascuno di noi; ci ottiene grazie per evitare le cadute, acquistare fortezza nelle tribolazioni e superare le difficoltà della vita; ci soccorre in tutte le necessità sia temporali che spirituali.
a) Necessità temporali. Lo stesso Vangelo ci dimostra l'intervento di Maria nei bisogni temporali. Esempio meraviglioso è il fatto delle nozze di Cana. I SS. Padri attestano unanimi che Maria ci aiuta nelle necessità temporali. San Giovanni Damasceno scrive: «La beata Vergine è, per tutti quelli che soccombono sotto le pene ed il lavoro, un dolce riposo, una consolazione che solleva gli afflitti, una medicina per gli ammalati, un posto sicuro per i naufraghi, un'assistenza sollecita per tutti coloro che la invocano».
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E San Bernardo: «Maria offre a tutti il dono della sua misericordia: al prigioniero la libertà, all'ammalato la salute, all'afflitto la consolazione, al peccatore il perdono, al giusto l'aumento della grazia. Maria è accessibile a tutti; tutti in Lei trovano misericordia; Ella assiste tutti nei loro bisogni».
b) Necessità spirituali. Maria è ancor più sollecita nel procurarci tutto ciò che riguarda la nostra salute eterna. Ella accoglie i peccatori e concede loro la grazia della conversione; protegge nelle tentazioni, sostiene nel bene. Maria desidera il nostro progresso spirituale e vuole renderci sempre più partecipi dei frutti della Redenzione. Ci sostiene perciò negli sforzi per giungere alla santità, ci ottiene la grazia della perseveranza e soprattutto ci assiste nell'ora della morte. Assai utile è, a questo proposito, quanto dice la Chiesa nell'Ufficiatura di questa festa. Eccone alcuni tratti:
«Un uomo solo ed una sola donna ci nocquero grandemente, o dilettissimi, ma la grazia di Dio restaurò ogni cosa per mezzo di un solo uomo e di una sola donna, e questo con grande aumento di grazia. Infatti soltanto Gesù Cristo poteva riparare e soddisfare degnamente, poiché ogni sufficienza nostra viene da lui; ma non era conveniente per noi che un uomo solo compisse la Redenzione. Era molto meglio che entrambi i sessi cooperassero alla nostra riparazione. Difatti l'opera della benedetta fra le
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donne non appare punto superflua. Essa occupa un posto importante nell'opera della Redenzione, poiché ci è necessario un Mediatore presso lo stesso Mediatore Gesù Cristo; e non ve n'è uno migliore di Maria.
«La mediatrice Eva, per cui l'antico serpente profuse il veleno anche nell'uomo, fu oltremodo crudele, ma la Vergine Maria, che somministrò l'antidoto di salute all'uomo ed alla donna, fu felicissima. Eva fu ministra di seduzione, Maria ministra di propiziazione; quella portò la prevaricazione, questa la redenzione. Perché temi di avvicinarti a Maria, o umana fragilità? In lei nulla vi è di austero o di temibile; ma è tutta soavità e a tutti offre latte e lana. Rileggi più attentamente il Vangelo e se trovi che in Maria vi sia qualcosa di biasimevole, di aspro o qualche segno di lieve indignazione, esita pure ad avvicinarti a Lei. Ma se La troverai, com'è veramente, piena di pietà, di grazia, di mansuetudine, di misericordia, ringrazia Colui che ti provvide una tal benignissima mediatrice. Ella si è fatta tutta a tutti e si è resa debitrice con infinita carità ai sapienti e agli insipienti. A tutti aprì il seno della sua misericordia, affinché tutti attingessero dalla sua pienezza: lo schiavo la redenzione, l'ammalato la guarigione, il triste la consolazione, il peccatore il perdono, il giusto la grazia, l'angelo la letizia. Essa inoltre è benigna: si mostra clementissima con tutti e sovviene a tutte le nostre necessità. Maria è
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la donna promessa da Dio nel Paradiso terrestre, Colei che avrebbe schiacciato il capo al serpe infernale, costretto ad insidiare continuamente, ma inutilmente, al suo calcagno. Ella calpestò da sola l'universale malvagità; per lei furono calpestati gli insidianti, conculcati i soppiantatori, confutati i derogatori e tutte le generazioni la dicono beata. La Chiesa esprime chiaramente la missione di Mediatrice di Maria chiamandola col nome di luna: «Una donna - dice - rivestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi».
Seguiamo le orme di Maria e prostriamoci devotamente supplichevoli ai suoi piedi. Stringiamola e non lasciamola, finché non ci abbia benedetti.
2) Maria Ausiliatrice del popolo cristiano. Numerare gli aiuti che Maria dispensò ai suoi figli, è compito ben arduo: le sue grazie sorpassano infinitamente tutti i nostri calcoli. La storia della Chiesa è una fedele testimonianza della continua protezione ed assistenza di Maria. Nei primi secoli del Cristianesimo, il tempo classico della pietà della fede, dell'eroismo, già serpeggiavano qua e là molte eresie. I cristiani invocarono allora Maria e, ad una ad una, tutte le eresie si spensero. In seguito anche il paganesimo piegò la fronte superba davanti alla Regina del Cielo e, rinunciando alle false superstizioni, s'inginocchiò riverente ai suoi piedi santissimi.
I secoli avanzano: il demonio continua a spargere la zizzania dell'errore nel campo della
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Chiesa, ma la Madonna oppone armi ad armi: ravviva la fede, fortifica la speranza, aumenta le preghiere, suscita dotti ad impugnare la penna in difesa della verità, elegge degni Pastori ad alzare la voce contro l'eresia.
Uno dei periodi più tremendi per la Chiesa militante fu certo il sec. XII. L'eresia albigese minacciava l'Europa meridionale: Maria corse in soccorso della cristianità ed il nefasto errore scomparve
In seguito il protestantesimo, il naturalismo, il razionalismo, il modernismo sembrarono soffocare ogni sentimento religioso, ma per opera della Vergine tutto passò e cadde: Cunctas haereses interemisti!
Si legge nella S. Scrittura che l'antica Gerusalemme era protetta e difesa da una torre chiamata «Turris Davidica»; questa, elevandosi sopra un'altura, dominava tutti i luoghi circostanti ed era così fortificata da riuscire inespugnabile. Maria, forte baluardo della Chiesa che protegge, difende, custodisce, è la nostra mistica «Turris Davidica», torre veramente inespugnabile, contro cui invano i nemici dirigono i loro assalti.

1. Preghiamo Maria a voler estendere la sua potenza sull'Europa e impedire all'organizzazione dei senza Dio, nuovi progressi. La strage che producono nelle anime è veramente desolante: preghiamo Maria a debellare ancora una
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volta la potenza dei tristi ed a far trionfare il regno di Gesù.

2. Raccomandiamo a Maria i bisogni temporali e spirituali di ciascuno. Se grandi sono le nostre necessità, grande è pure la potenza di Maria e se chiederemo con fede, otterremo certamente. Come Gesù, dall'alto della Croce allarga le braccia per stringere a sé il mondo intero, così Maria stende a tutti le sue braccia e concede generosamente le sue grazie a quanti ricorrono al materno suo cuore.
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Messa di Maria Ausiliatrice

Introitus. - Salve, sancta parens enixa puerpera regem qui coelum, terramque regit in saecula saeculorum
Ps. 44, 2. - Eructavit cor meum verbum bonum: dico ego opera mea regi.
V). Gloria Patri.

Oratio. - Omnipotens et misericors Deus, qui ad defensionem populi cbristiani in beatissima Virgine Maria perpetuum auxilium mirabiliter constituisti. concede propitius; ut, tali praesidio muniti certantes in vita, victoriam de hoste maligno consequi valeamus in morte. Per Dominum.

Lectio Libri Sapientiae. Eccli. 24, 14-16.
Ab initio et ante saecula creata sum, et usque ad futurum saeculum non desinam, et in habitatione sancta coram ipso ministravi. Et sic in Sion firmata sum, et in civitate sanctificata similiter requievi, et in Jerusalem potestas mea. Et radicavi in populo

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lntroito. - Salve, o Madre santa, che desti alla luce il Re il quale regge il cielo e la terra pei secoli dei secoli.
SAL. 44, 2. - Dal mio cuore sgorgò una buona parola: al re io consacro le mie opere.
V). Gloria al Padre.

Orazione. - O Dio onnipotente e misericordioso, che a difesa del popolo cristiano hai mirabilmente stabilito nella beatissima Vergine Maria un continuo aiuto, concedici nella tua bontà, che combattendo in vita muniti di tale scudo, possiamo in morte riportar vittoria del maligno nemico. Per il Signore.

Lettura del Libro della Sapienza. ECCLI. 24, 14-16.
Da principio e prima dei secoli io fui creata, e per tutta l'eternità non cesserò d'essere nel tabernacolo santo, dinanzi a lui ho esercitato il mio ministero. Così ebbi fissa dimora in Sionne, e la città santa fu il luogo del mio riposo, e Gerusalemme fu la mia capitale. Gettai le mie radici in un
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honorificato, et in parte Dei mei hereditas illius, et in plenitudine sanctorum detentio mea.

Graduale. - Benedicta et venerabilis es, Virgo Maria, quae sine tacto pudoris inventa es Mater Salvatoris
V). Virgo Dei Genitrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit viscera factus homo.
Alleluja, alleluja.
V). Post partum Virgo inviolata permansisti: Dei Genitrix, intercede pro nobis. Alleluja.

Sequentia sancti Evangelii secundum Lucam. Luc. 11, 27-28.
In illo tempore: Loquente Jesu ad turbas, extollens vocem quaedam mulier de turba, dixit illi: Beatus venter, qui te portavit, et ubera, quae suxisti. At ille dixit: Quinimmo beati, qui audiunt verbum Dei, et custodiunt illud.
Credo.

Offertorium. Luc. 1, 28 et 42. - Ave, Maria, gratia plena: Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui.

Secreta - Pro religionis christianae triumpho hostias placationis tibi Domine,

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popolo illustre, nella porzione del mio Dio, nel suo retaggio ho presa dimora tra la moltitudine dei Santi.

Graduale. - Benedetta e venerabile sei tu, o Vergine Maria, che senza perdita di pudore divenisti Madre del Salvatore.
V). Vergine Madre di Dio quegli cui tutto il mondo non può contenere, si rinchiude nel tuo seno, fattosi uomo.
Alleluia alleluia.
V). Dopo il parto sei rimasta Vergine inviolata: Madre di Dio intercedi per noi.
Alleluia.

Seguito del Santo Vangelo secondo Luca. Luc. 11, 27-28.
In quel tempo: Avvenne che, mentre Gesù diceva queste cose, una donna alzando la voce, in mezzo alla folla gli disse: Beato il seno che t'ha portato, e il petto che hai succhiato. Ed egli aggiunse: Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Credo.

Offertorio. Luc. 1, 28 e 42 - Salute, o Maria, piena di grazia: il Signore è teco, benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno.

Segreta. - Per il trionfo della religione cristiana ti immoliamo, o Signore, l'ostia di
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immolamus: quae, ut nobis proficiant, opem auxiliatrix Virgo praestet; per quam talis perfecta est victoria. Per Dominum.

Communio. - Beata viscera Mariae Virginis, quae portaverunt aeterni Patris Filium.

Postcommunio. - Adesto, Domine, populis, qui participatione corporis et sanguinis tui reficiuntur: ut, sanctissima tua Genitrice auxiliante, ab omni malo et periculo liberentur, et in omni opere bono custodiantur. Qui vivis.

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propiziazione e perché essa ci riesca di giovamento ci presti la Vergine ausiliatrice quel soccorso per il quale fu riportata siffatta vittoria. Pel Signore.

Comunione.. - Beato il seno di Maria Vergine, che portò il Figlio dell'Eterno Padre.

Dopocomunione. - Sii propizio, o Signore, ai popoli che trovano ristoro nel partecipare al tuo corpo e al tuo sangue, affinché in grazia dell'aiuto della tua santissima Madre siano sottratti da ogni male e da ogni pericolo, e siano conservati in ogni opera buona. Tu che vivi.
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