Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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La Purificazione


La legge mosaica prescriveva che, passati i quaranta giorni dalla nascita del bambino, la madre andasse al tempio di Gerusalemme e offrisse in olocausto un agnello di un anno ed un colombino, oppure una tortora per la immondezza legale incorsa. Se la madre era povera, bastava offrisse due colombini o due tortore. La Madonna fece l'offerta dei poveri (Lev. 12, 2-8).
In questa occasione il bambino primogenito doveva essere offerto a Dio e poi riscattato con cinque sicli (Es. 13, 2, 13; Num. 18, 15-16).
Dice San Luca che Maria adempì esattamente questa legge: «E quando furon compiti i giorni della purificazione di lei, secondo la legge di Mosé, lo portarono a Gerusalemme, per presentarlo al Signore; secondo quello che sta
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scritto nella legge del Signore: Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore» (Luc. 2, 22-24).
La legge della purificazione era fatta per le madri comuni, non per Maria Santissima, Madre di Dio, che concepì per virtù dello Spirito Santo, ed è Vergine purissima ed illibata.
Tuttavia Dio voleva che Maria si assoggettasse alla sua osservanza, affine di celare meglio per allora il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio: perché il mondo non era affatto preparato a credere che Dio avesse un Figlio, e che si era fatto uomo; ed era quel bambino figlio di Maria.
La SS. Vergine comprese la volontà di Dio e volentieri si sottomise alla legge. Quale esempio di obbedienza e di profonda umiltà! Maria, la Vergine Immacolata, l'avventurata Madre del Verbo, non disdegna di assoggettarsi al giogo della legge antica, legge di servitù, dalla quale Ella era formalmente esente... Ma come Gesù, il santo, l'immacolato, il segregato dai peccatori, non fuggì dall'addossarsi i nostri peccati e dal comparire peccatore, così Maria, simile in tutto al Figlio suo, volle uniformarsi a Lui anche in questo. «Decuit ut Mater, humilitati Filii conformaretur» (S. Tommaso).
Quale rimprovero alla nostra vanità, al nostro orgoglio! Maria piacque tanto al Signore appunto per questa sua umiltà e sottomissione ai divini voleri, perciò S. Bernardo esclama: «Sine
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humilitate audeo dicere, nec virginitas Mariae placuisset».
Impariamo da Maria a sottostare in tutto alla volontà di Dio, volontà che si manifesta in mille modi; per mezzo dei Comandamenti, dei doveri del proprio stato, delle circostanze. Spesso la volontà di Dio si manifesta velatamente, mediante persone che pare non abbiano alcun potere su di noi, ma è proprio allora che dobbiamo esercitare maggiormente la nostra umiltà ed obbedire. Approfittiamo di tutte le occasioni, anche delle minime, perché è nella pratica fedele delle piccole cose che si dimostra la virtù.
Consideriamo ora la SS. Vergine nel suo viaggio da Betlemme a Gerusalemme e seguiamola nel grande mistero che va a compiervi. Unita al casto sposo Giuseppe, Ella s'avviò frettolosa al Tempio per adempiere alla cerimonia prescritta. Come descrivere i pensieri, ora tristi, ora lieti, gli affetti che erompevano dal suo cuore materno? Tutto le parlava di Gesù, del suo diletto Figlio che stringeva amorosamente tra le braccia e che già vedeva in ispirito soffrire la sua passione. E mentre la Vergine Santissima contemplava il Divin Figlio e si struggeva d'amore e di dolore, considerando i suoi dolori, ecco comparire il vecchio Simeone. Questi aveva chiesto a Dio la grazia di non morire prima di aver veduto il Salvatore e Iddio esaudì la sua preghiera. Divinamente ispirato, riconobbe in Gesù il Messia promesso, e proruppe in quel magnifico
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canto che fu storia e profezia ad un tempo, e delineò a grandi tratti la divina missione di Gesù: «Nunc dimittis servum tuum Domine...». E rivolto a Maria, disse: «Questo bambino è posto a rovina e risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; anche a te, una spada trapasserà l'anima, affinché restino svelati i segreti di molti cuori» (Luca, 2, 34-35)
Apparve allora anche la Profetessa Anna, la quale viveva nel Tempio aspettando la venuta del Redentore, ed anch'essa ripiena di giubilo lodò Dio.
In questo giorno in molti luoghi si usa benedire le candele da distribuire alle famiglie e fare la processione. Perché? Per ricordare che Gesù è la vera luce che illumina ogni uomo (S. Giov. 1, 9) e per invitarci a camminare ad esempio di Maria nella via ch'egli illumina e rischiara con la sua dottrina. La processione ricorda il viaggio di Maria e il giubilo di Simeone e di Anna nell'incontrarsi col Messia.
Bella e interessante è la Liturgia di questa festa. Le Lezioni del II Notturno dicono:
«Così fu già predetto: la madre, Sionne dice: «Ogni uomo è nato in essa; ed egli stesso l'ha fondata, l'Altissimo». O onnipotenza di un bambino nascente! o magnificenza d'un Dio che dal cielo discende sulla terra! Era ancora nel seno materno, e Giovanni Battista già lo salutava dal seno di sua madre. Era presentato nel tempio, e
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veniva riconosciuto da Simeone vecchio virtuoso, sperimentato, coronato di meriti. Allora egli lo conobbe, allora l'adorò, allora disse: Adesso lascia, Signore, che il tuo servo se ne vada in pace: poiché i miei occhi han veduto la salvezza.
«Gli fu differito d'andarsene dal mondo, affinché vedesse nato colui che ha fatto il mondo. Il vegliardo riconobbe il Bambino e si fece bambino col Bambino. Ripieno com'era di pietà, si vide rinnovato nell'età. Il vecchio Simeone portava Cristo Bambino, Cristo sosteneva la vecchiezza di Simeone. Gli era stato detto dal Signore, che non proverebbe la morte prima di vedere nato il Cristo del Signore. Nacque il Cristo e si compì il desiderio del vegliardo nella vecchiezza del mondo. Perché trovò il mondo invecchiato (nel peccato), venne a un uomo vecchio. Egli certo non voleva restar molto in questo mondo, e tuttavia bramava di vedere il Cristo in questo secolo, cantando e dicendo col profeta: «Mostraci, o Signore, la tua misericordia, e concedi la tua salvezza». Infine, perché sappiate che questa era la sua gioia, conchiuse dicendo: «Adesso lascia che il tuo servo se ne vada in pace: poiché i miei occhi han veduto la tua salvezza». I profeti avevano cantato che il Fattore del cielo e della terra avrebbe abitato in terra con gli uomini; un Angelo annunziò che il Creatore della carne e dello spirito avrebbe preso
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un corpo; Giovanni dal seno della madre salutò il Salvatore nel seno materno; il vegliardo Simeone riconobbe per Dio questo Bambino».

Quali frutti ricaveremo da questa considerazione?

1. Proponiamo d'imitare l'ubbidienza della SS. Vergine. Ella, benché non obbligata, osservò la legge della purificazione: e noi come osserviamo i comandamenti di Dio, come adempiamo agli obblighi del nostro stato?
«Vir obediens loquetur victorias». Obbediamo, siamo sottomessi alla legittima autorità e riporteremo grandi vittorie.

2. Nella purificazione e presentazione abbiamo inoltre il più mirabile esempio di sacrificio e di rassegnazione. Maria ha il cuore trafitto come da una spada, per la dolorosa profezia di Simeone, ma tace e tutto accetta dalle mani di Dio. Impariamo a sopportare volentieri qualcosa per amor di Dio.

3. Il santo vecchio Simeone accetta volentieri la morte dopo aver veduto e abbracciato il Bambino Gesù. Chiediamo alla Vergine la grazia di vivere santamente onde meritarci d'intonare noi pure, con la gioia di Simeone, il «Nunc dimittis», allorché sarà prossima l'ora della nostra morte.
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Messa della Purificazione

Introitus. Ps. 47, 10-11. - Suscepimus, Deus, misericordiam tuam in medio templi tui: secundum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terrae: justitia plena est dextera tua.
Ps. ibid., 2. - Magnus Dominus, et laudabilis, nimis; in civitate Dei nostri, in monte sancto ejus.
V). Gloria Patri.

Oratio. - Omnipotens sempiterne Deus, majestatem tuam supplices exoramus: ut, sicut unigenitus Filius tuus hodierna die cum nostrae carnis substantia in templo est praesentatus; ita nos facias purificatis tibi mentibus praesentari. Per eundem Dominum.

Lectio Malachiae Prophetae. MALACH. 3, 1-4.
Haec dicit Dominus Deus: Ecce ego mitto Angelum meum, et praeparabit viam ante faciem meam. Et statim veniet ad templum suum Dominator, quem vos quaeritis, et Angelus testamenti,

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lntroito. SAL. 47, 10-11. - Abbiamo, o Signore, ricevuta la tua misericordia in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, Dio, così la tua lode giunge agli ultimi confini del mondo. La tua destra è piena di giustizia.
SAL, ivi, 2. - Il Signore è grande e sommamente degno di lode, nella città del nostro Dio, sulla sua santa montagna.
V). Gloria al Padre.

Orazione. - Supplichevoli scongiuriamo la tua maestà, o Dio onnipotente ed eterno, affinché, come il tuo unigenito Figliuolo nel giorno d'oggi fu presentato nel tempio nella sostanza della nostra carne così conceda a noi, d'esser presentati a te con l'anima monda. Per lo stesso Signore.

Lettura del Profeta Malachia. MALACH. 3, 1-4.
Questo dice il Signore Dio: Ecco io mando il mio Angelo a preparare davanti a me la strada: e subito verrà al suo tempio il Dominatore da voi cercato, e l'Angelo del testamento, da voi bramato. Eccolo
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quem vos vultis. Ecce venit, dicit Dominus exercituum: et quis poterit cogitare diem adventus ejus, et quis stabit ad videndum eum? Ipse enim quasi ignis conflans, et quasi herba fullonum: et sedebit conflans, et emundans argentum: et purgabit filios Levi et colabit eos quasi aurum, et quasi argentum: et erunt Domino offerentes sacrificia in justitia. Et placebit Domino Sacrificium Juda, et Jerusalem, sicut dies saeculi, et sicut anni antiqui: dicit Dominus omnipotens.

Graduale. Ps. 47, 10-11 et 9. - Suscepimus, Deus, misericordiam tuam in medio templi tui: secundum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terrae.

V). Sicut audivimus, ita et vidimus in civitate Dei nostri, in monte sancto ejus.
Alleluja, alleluja.

V). Senex puerum portabat: puer autem senem regebat.
Alleluja.

Sequentia sancti Evangelii secundum Lucam. LUC. 2, 22-32.
In illo tempore: Postquam impleti sunt dies purgationis Mariae, secundum legem Moysi, tulerunt Jesum in Jerusalem, ut sisterent eum Domino, sicut scriptum est

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dice il Signore degli eserciti. E chi potrà indovinare il giorno della sua venuta? chi potrà stare a rimirarlo? Egli sarà come fuoco di fonditore, come l'erba dei gualchierai. Egli sederà a fondere e purificare l'argento: purificherà i figli di Levi, li colerà come l'oro e come l'argento, e allora offriranno al Signore sacrifizi di giustizia. E piacerà al Signore il sacrifizio di Giuda e di Gerusalemme come in antico, come ai tempi d'una volta: dice il Signore onnipotente.

Graduale. SAL. 47, 10-11 e 9. - Abbiamo, o Dio, ricevuta la tua misericordia in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome o Dio, così la tua lode giunge agli ultimi confini del mondo.
V). Come avevamo sentito dire, così abbiamo visto nella città del nostro Dio, sulla sua santa montagna.
Alleluia, alleluia.

V). Il vegliardo portava il fanciullo, ma il fanciullo reggeva il vegliardo.
Alleluia.

Seguito del Santo Vangelo secondo Luca. Luc. 2, 22-32.
In quel tempo: Quando furon compiti i giorni della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosé, lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al Signore; secondo quello
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in lege Domini: Quia omne masculinum adaperiens vulvam sanctum Domino vocabitur. Et ut darent hostiam secundum quod dictum est in lege Domini, par turturum, aut duos pullos columbarum. Et ecce homo erat in Jerusalem, cui nomen Simeon, et homo iste justus et timoratus, exspectans consolationem Israel et Spiritus Sanctus erant in eo. Et responsum acceperat a Spiritu Sancto, non visurum se mortem, nisi prius videret Christum Domini. Et venit in spiritu in templum. Et cum inducerent puerum Jesum parentes ejus, ut facerent secundum consuetudinem legis pro eo: et ipse accepit eum in ulnas suas, et benedixit Deum et dixit: Nunc dimittis servum tuum, Domine, secundum verbum tuum in pace: Quia viderunt oculi mei salutare tuum: Quod parasti ante faciem omnium populorum: Lumen ad revelationem gentium, et gloriam plebis tuae Israel.
Credo.

Offertorium; Ps. 44, 3. - Diffusa est gratia in labiis tuis: propterea benedixit te Deus in aeternum, et in saeculum saeculi.

Secreta. - Exaudi, Domine, preces nostras, et

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che sta scritto nella legge del Signore: Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore per far l'offerta prescritta dalla legge del Signore, d'un paio di tortore o di due piccole colombe. C'era allora in Gerusalemme un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio che aspettava la consolazione d'Israele; e lo Spirito Santo era in lui: e gli aveva assicurato che non morrebbe prima di vedere il Cristo del Signore. E mosso dallo Spirito, andò al tempio e quando i genitori vi portarono il bambino Gesù, per fare a suo riguardo secondo il rito della legge, egli pure se lo prese in braccio, e benedicendo Dio esclamò: Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace, perché gli occhi miei hanno mirato il tuo Salvatore, che tu hai preparato nel cospetto di tutti i popoli; luce di rivelazione alle genti e gloria del tuo popolo d'Israele.
Credo.

Offertorio. SAL. 44 3. - La grazia è diffusa sulle tue labbra perciò Dio ti ha benedetto in eterno per i secoli dei secoli.

Segreta. - Porgi orecchio, o Signore, alle nostre preghiere
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digna sint munera, quae oculis tuae majestatis offerimus, subsidium nobis tuae pietatis impende. Per Dominum.

Communio. LUC. 2, 26. - Responsum accepit Simeon a Spiritu Sancto, non visurum se mortem, nisi videret Christum Domini.

Postcommunio. Quaesumus, Domine Deus noster: ut sacrosancta mysteria, quae pro reparationis nostrae munimine contulisti, intercedente beata Maria semper Virgine, et presens nobis remedium esse facias, et futurum. Per Dominum.

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e accordaci l'aiuto della tua misericordia, affinché le offerte che presentiamo agli occhi della tua maestà, siano degne di te. Per il Signore.

Comunione. Luc. 2, 26. - Simeone fu assicurato dallo Spirito Santo che non morrebbe, prima di vedere il Cristo del Signore.

Dopocomunione. - Ti preghiamo, o Signore Dio nostro, che per intercessione della beata Maria sempre Vergine, i sacrosanti misteri che ci hai elargiti a rinforzo della nostra redenzione ci siano farmaco per la vita presente e pegno della futura. Per il Signore.
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