Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Maria Regina del Mondo


Nelle Litanie Lauretane Maria è invocata Regina degli Angeli, Regina dei Patriarchi, Regina dei Profeti, Regina degli Apostoli, Regina dei Martiri, Regina dei Confessori, Regina di tutti i Santi. Nella Liturgia è anche detta Madre beata, Vergine intatta, gloriosa Regina del mondo.
Gesù è il Re dei Re, il Signore dei dominanti; Maria, come Madre sua, è la Regina della terra e del Cielo, la Regina di tutto il mondo. E' Regina dei Martiri, dei Vergini, dei Confessori, degli Apostoli, perché tutti supera in virtù; è Regina dei Patriarchi, dei Profeti, degli Angeli, perché tutti supera in grazia.
Proclamata la regalità di Gesù Cristo, cominciò un intenso movimento perché venisse
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riconosciuta e dichiarata liturgicamente anche la regalità di Maria.
Il S. Padre Pio XI, di felice memoria, aderì volentieri all'erezione di una Cattedrale costruita a Port-Said nel 1936 dedicata a Maria Regina del mondo, e mandò, qual suo rappresentante, il delegato Pontificio del Congresso Internazionale di Manila a consacrarla ed inaugurarla.
Tutto il Vicariato Apostolico del Canale di Suez venne allora consacrato a Maria Regina, con immensa gioia della popolazione; il Sommo Pontefice, partecipando a tale gaudio, inviò per la statua della celeste Regina, una preziosa collana d'oro tempestata di perle, e permise che si aggiungesse, in perpetuo alle Litanie Lauretane l'invocazione Regina mundi, ora pro nobis! Tale privilegio venne pure concesso ad altre Diocesi. Allora il movimento per la Regalità di Maria, innestandosi al continuo movimento di tutti i secoli, operato da Pontefici e da Pastori, da Padri e da Dottori, da Santi e da Teologi che riconobbero e proclamarono Maria Regina, andò allargandosi ancor più. Cardinali, Arcivescovi e Vescovi d'ogni Nazione promossero ed estesero il grande movimento per la regalità di Maria ed indulgenziarono un'apposita preghiera a Maria Regina del mondo, accendendo così in tutti i popoli, l'entusiasmo per la celeste Sovrana.
Anche la Sacra Scrittura proclama la regalità di Maria: «Astitit Regina a destris tuis in
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vestitu deaurato circumdata varietate» (Salmo 44, 10). «Vieni dal Libano, o mia sposa, vieni dal Libano, sarai coronata...» (Cant. 4, 8). Ma la corona è l'emblema della regalità. Dunque Maria, l'Immacolata Sposa dello Spirito Santo, è Regina.
La Tradizione canta anch'essa in armonico ed imponente coro la sovranità della Vergine. S. Atanasio chiama Maria: «Regina, Sovrana, Madre di Dio»; l'abate Goffredo: «Regina universale degli Apostoli e degli uomini»; S. Alberto Magno: «Principessa di tutte le creature»; l'Idiota: «Regina del cielo e del mondo»; e Dionigi Cartusiano: «Regina delle Regine».
Molti tra gli stessi Sommi Pontefici si distinsero nell'onorare Maria Regina e Signora. Così Gregorio II, Sisto IV, Pio V, Gregorio XIII, Innocenzo XI, Clemente XI, Pio VIII, Pio IX, Leone XIII, Benedetto XV, Pio XI. Leone XIII emanò documenti in cui parla delle mansioni regali di Maria, in modo tale, che si può chiamare senz'altro il Pontefice della regalità Mariana. Nell'Enciclica Magnae Dei Matris parla della «divina e perenne necessità, per cui Maria è obbligata a reggere gli uomini ed aiutarli circa le cose eterne»; nell'Adiutricem populi, dopo aver decantato i pregi e le mansioni di Maria, la chiama verissime Mater Ecclesiae atque Magistra et Regina Apostolorum; nella Jucunda semper vede Maria incoronata dal Figlio del diadema stellato, sedergli accanto quale
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Regina et Domina Universorum; nella Fidentem proclama «La B. Vergine Regina del mondo, che brilla in Paradiso per la corona stellata».
Benedetto XV invocò la beata Vergine Regina, nella funesta guerra mondiale, ed ordinò di riconoscerla ed invocarla Regina della pace; il grande Pio XI, di f.m., non cessò di parlare in svariati documenti della regalità mariana.
Ma per quali motivi Maria è Regina? Ecco: A Maria compete la dignità regale perché Ella, qual Madre del Re dei Re, Gesù Cristo, partecipa degli stessi titoli che Egli ha per essere Re.
Innanzi a Gesù si prostrano il cielo e la terra per proclamarlo Re. Lo stesso avviene per Maria: tutte le generazioni la guardano, l'ammirano e le fanno omaggio, come sudditi a Regina. Ovunque si eleva anche per lei il grido: Ave, Regina coelorum! Ave Domina Angelorum! Salve, Regina!
Gesù Cristo Re volle dividere i suoi diritti regali di Creatore, di Santificatore, di Redentore e di Rimuneratore con la Madre sua costituendola Regina dell'universo.
Gesù Cristo è nostro Padrone ed è il nostro Re per diritto di creazione. E' per mezzo suo che Iddio ha fatto tutte le cose e senza di Lui nessuna delle cose create è stata fatta: «Omnia per ipsum facta sunt» (Jo. 1, 3). Ma Egli volle dividere questo diritto con la Madre sua, conferendole potere ed autorità sopra tutti gli esseri creati: Maria è la Regina dell'universo, e,
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come dice S. Bernardino da Siena, Ella conta altrettanti sudditi quanti ne conta l'adorabile Trinità.
Gesù Cristo è Re per diritto di Redenzione. Ma Egli si associò la Madre, la Corredentrice, in questa grande opera; giustamente perciò Maria, per il contributo recato alla Redenzione, acquistò dei diritti sopra i credenti dei quali è amata Regina.
Gesù Cristo è Re per diritto di Santificazione, in quanto, col S. Battesimo ci rigenera alla grazia. Maria è il più perfetto modello delle virtù che i cristiani devono praticare, la tesoriera e la dispensatrice di tutte le grazie che portano alla santità: dunque anche per questo titolo Ella è Regina.
Gesù Cristo infine è Re per diritto di Rimuneratore di tutti gli eletti che Egli glorifica nel Cielo. Ma questo diritto è proprio anche di Maria che siede alla destra di Gesù sul trono più alto dopo il suo e che fu da Lui incoronata Regina del Cielo e della terra.
La beata Vergine inoltre ha diritto alla regalità perché ne possiede, come Gesù, gli elementi costitutivi, ossia: la grandezza, la potenza, la bontà. La regalità di Gesù Cristo è regalità di potenza, quella di Maria è regalità di amore. Oh, amiamo questa Regina d'amore e preghiamo per l'avvento del suo regno: Advenit regnum Mariae!
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Quali frutti ricaveremo da questa meditazione?

1. Maria è Regina, ma Regina singolare. Il suo regno è regno di misericordia e di pace, non di giustizia; perciò chiunque si sente peccatore e debole, si rifugi in questo regno, si metta sotto il dolcissimo impero della Vergine e dica: Non potendo salvarmi per giustizia, perché peccatore, spero di salvarmi almeno per la grande misericordia di Maria. E Maria l'aiuterà certamente a giungere a salvezza.

2. Il regno di misericordia, è il regno dei miseri. Non temiamo quindi di mostrare a Maria le nostre piaghe ed infermità, anzi manifestiamogliele chiaramente: avremo così più diritto ad essere da lei accolti.

3. Maria è Regina misericordiosa. Si predichi, secondo la possibilità, la bontà di Maria: se riusciremo a portare un'anima ad amare la Madonna, l'avremo segnata col segno di predestinazione perché amare la Vergine è pegno di eterna salvezza.

Messa: Salve... pag. 158.
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