Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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10. MARIA MODELLO DI VITA APOSTOLICA*

Consegnare bene il cuore al Signore: noi siamo di Maria per essere tutte di Gesù, con tutta l'anima, a somiglianza della santa Madonna che visse e morì per amor di Dio e ora regna in cielo per amor di Dio. Questo dobbiamo avere nell'anima: il piacere, il desiderio di avere il cuore santo, acceso d'amor di Dio, ma per la perfezione è necessario anche l'apostolato. La Madonna è grande perché ha amato più di tutto il Signore, ed ha operato per lui dando tutto alle anime. Da chi ci vengono i sacramenti, l'Eucarestia, la Messa, la presenza reale nel santo Tabernacolo se non da Maria santissima? In lei si uniscono i due grandi amori: Dio e le anime, santità e apostolato.
Degnissima la sepoltura di Maria fra gli Apostoli e degnissima Maria di stare fra S. Pietro e S. Paolo nelle raffigurazioni.
Il Vangelo di oggi, sebbene a prima vista sembri poco appropriato, è invece efficacissimo. Esso parla della visita di Gesù a Marta, Maria e Lazzaro loro fratello, nel castello di Betania1.
Entrò Gesù con gli Apostoli e le pie donne, una carovana di venti o trenta persone, senza i ragazzi che gli stavano sempre dattorno e di cui Gesù non sapeva fare a meno. Marta si trovò subito un po' affannata per i preparativi, data l'ora già prossima al pranzo e gli ospiti inaspettati. Maria introdusse Gesù nella sala, lo fece sedere su un divano e, secondo l'uso orientale, in segno di omaggio gli si sedette ai piedi. Gesù incominciò ad intrattenersi con Maria di cose spirituali: ella ne aveva bisogno perché era stata tanto cattiva e Gesù, con la sua voce dolcissima, diceva cose che sapeva dire lui [solo].
A Marta mancava un po' tutto, stante il numero considerevole degli invitati ed era un po' seccata perché la sorella la lasciava
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sola a badare a tutto. Ad un certo punto entrò dal Maestro e in tono un po' risentito gli disse: «Non ti rincresce che mia sorella se ne stia così? (Ad oziare, avrebbe voluto dire, come dicono le persone del mondo per le religiose che pregano spesso). Comandale che venga ad aiutarmi (ed intanto voleva comandare lei al Maestro). Gesù, senz'ombra di risentimento, le rispose con dolce rimprovero: Marta, Marta, ti affanni e ti preoccupi di troppe cose, mentre una sola è necessaria; Maria ha scelto la parte ottima che non le verrà tolta!»2. Marta comprese la lezione e si fece santa.
Marta rimase il tipo della vita attiva e Maria della vita contemplativa. Gesù disse a Marta: «Sì, le cose esterne, ma prima santificare l'anima», ed a Maria: «Sì, le cose interiori ma, sebbene necessarie, non bisogna disgiungerle dalla carità verso gli altri». Maria divenne la grande apostola, sempre con una predominanza di vita contemplativa e Marta fu compagna di Lazzaro vescovo, divenne a sua volta apostola, ma sempre con una predominanza di vita attiva.
Gesù ha voluto correggere [circa] le due vite, insegnandoci che le dobbiamo unire in una sola. Il modello è Maria [santissima] che ha veramente capito Gesù; ella è il tipo della vergine santa che aveva nel cuore una cella ove si raccoglieva a pregare, e tanto fuoco d'attività da meritare l'onore di dare al mondo Gesù, l'Apostolo per eccellenza.
Nessuno pensi di fare [del] bene all'esterno se non è santo. Si può fare del chiasso esteriormente, ma non del bene se non si è santi; poi si farà l'apostolato.
È buona la vita attiva, migliore la contemplativa, ottima quella che le unisce tutte e due. Date prima di tutto importanza all'esame di coscienza fatto con raccoglimento, come la santa Madonna, riservandogli il tempo necessario. Per dare bisogna avere, così non potremo dare Gesù al mondo se non l'avremo nel cuore.
Per ispirare fede bisogna proprio averne, e così [avere] ferma la speranza, ardente la carità. Alcune figliuole in propaganda riescono sempre, perché hanno Gesù con loro, altre si scoraggiano alle prime difficoltà. Le prime vincono il mondo perché hanno il
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cuore pieno d'amor di Dio, più che non ne abbia il mondo di male.
Approfittate mentre siete raccolte e ritirate, mentre Gesù abita nella stessa vostra casa.
Maria ha eletto la parte migliore: ecco la vera vita dell'apostola. Vi è in voi l'amore alle anime? Cosa pensate lungo il giorno? Cosa sognate la notte? Sognate le anime?
Scrivetevi nel cuore: Vi sono due miliardi di uomini nel mondo, ma quanti di essi arrivano al paradiso?
Vi sono due strade: una a destra è seminata di spine e sono pochi quelli che vi camminano. Alcuni stanno in essa fino a dieci o dodici anni, altri fino a venti, poi si scoraggiano e tornano indietro; altri la lasciano a quaranta [e anche] oltre. Sono ben pochi quelli che la seguono fino in fondo! Ve n'è un'altra a sinistra, larga e comoda, e quanti sono incamminati per essa arrivano fino in fondo, fino all'inferno! Dite, non vi importa niente di queste anime che si perdono sulla strada cattiva? Li avete due miliardi di anime scritti nel cuore?
Vi sono delle figlie che amano solo i gingilli, i fiori, i loro capricci; altre invece amano le anime, perché amano il Crocifisso, ne intendono i gemiti e leggono in quelle piaghe grondanti sangue la storia dell'immenso amore divino. Cuori grandi e generosi, così larghi da voler salvare tutte le anime!
Che cuore avete voi? Amate le anime come il pastore buono fra la schiera dei suoi agnellini?
In secondo luogo l'anima apostola è attiva. Gettatevi giù ciecamente in quella via di sapienza, di prudenza e di fortezza e dite: «Signore, io lascio fare a te!».
Le arti sante che sono create dall'amore, le avete trovate? Le avete chieste? Avete pregato perché Gesù moltiplichi i mezzi per arrivare alle anime? Avete chiesto che in ogni famiglia entri Gesù, il suo Vangelo e in ogni parrocchia possiamo avere almeno due cooperatori?
Abbiamo bisogno di preghiere e di sacrifizi, affinché possiamo capire il vero e moltiplicare il bene. [Recitare] una Salve Regina per poter intendere questo.
Il Signore ci perdoni i nostri infiniti peccati, e noi in riparazione diamogli anime. Entri Gesù in ogni casa ed egli farà ciò che noi [nemmeno] speriamo. Egli, resurrezione e vita, sveglierà le anime, le farà risorgere alla vita della grazia.
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Chiediamo con umiltà perdono dei capricci, delle vanità, delle fantasie sciocche, dei pensieri di mondo, delle ingratitudini ed incorrispondenze alla grazia.
Oggi le nostre mani siano santificate dalle occupazioni [compiute] in compagnia della Madonna; ella modello di vita contemplativa e di apostolato, ha dato al mondo il sommo dei beni: Gesù.
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* Meditazione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 2 (21x31), tenuta dal Primo Maestro ad Alba il 15.08.1931. L'originale reca come titolo, in carattere piccolo: «Assunta 1931».

1 Cf Lc 10,38-42. Questo era il brano di Vangelo proposto per la Messa della solennità di Maria santissima assunta al cielo, prima della riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II.

2 Cf Lc 10,40-42.