Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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LA MEDITAZIONE

La meditazione ha per fine di fortificare la volontà e riconfermare i buoni propositi.
Ogni giorno vi dedicherete, possibilmente, mezz'ora di tempo.
Sceglierete i libri che vi saranno indicati dal confessore; soprattutto ritornate spesso sulle verità eterne e sulla dottrina di Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, quale è esposta nei Vangeli e in autorevoli commenti.
Vi guarderete dal pericolo di ridurla ad una semplice istruzione della mente o ad una lettura spirituale. Lo spazio maggiore del tempo lo dedicherete invece all'esame, al pentimento, ai propositi, alla preghiera.
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E così se impiegate mezz'ora nella meditazione, un quarto d'ora circa sarà speso per questi atti.

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La meditazione ha tre parti, oltre la preghiera preparatoria e quella di ringraziamento.
La preghiera di preparazione consiste nel mettersi alla presenza di Dio, domandare i lumi del Signore, e la grazia di ricavare propositi fermi ed efficaci.
Nella prima parte leggerete l'argomento della meditazione con breve sviluppo, oppure vi fisserete sopra un fatto o un mistero da contemplare. Qui eserciterete specialmente la mente: il Divino Maestro vi illuminerà colle sue verità morali e pratiche.
Spesso le anime già esercitate a meditare contemplano con semplicità un mistero, un episodio della vita e della passione di Gesù Cristo,
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una massima pratica, una delle verità eterne.
L'anima si compiace della bellezza, utilità, necessità di seguire quanto il Divino Maestro insegna; gusta la vita di unione con Dio e sente come un saggio del premio dal Signore promesso ai servi fedeli, alle anime generosamente amanti.

Nella seconda parte particolarmente si eccita la volontà a desiderare intensamente la santità della vita, e seguire Gesù che ci precede nella via del cielo.
Quindi si compiono atti di desiderio; si fa l'esame di coscienza sul passato; si eccita il dolore dei peccati; si fanno propositi per l'avvenire.
Nella terza parte è necessario pregare per avere la forza di praticare ciò che si è meditato. Si possono dire le seguenti preghiere: «Signore, che conoscete come non possiamo avere
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alcuna fiducia in nessuna nostra virtù, concedeteci misericordiosamente, per l'intercessione di S. Paolo, dottore delle genti, che siamo fortificati contro tutte le cose avverse».
Un Pater, Ave e Gloria; qualche mistero di Rosario.

La preghiera finale si compone: di un ringraziamento per la divina assistenza, dell'offerta dei propositi e di una breve supplica per mantenerli fermamente.

PRIMA DELLA MEDITAZIONE

Si domanda la grazia per fare bene la meditazione recitando il
Veni, Creator.
Poi ravvivate il pensiero della presenza di Dio, e dite:

O Gesù, Maestro Divino, io credo con viva fede che voi siete qui presente a me. Vi adoro con tutto il mio cuore, mi umilio dinanzi a voi e vi
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domando umilmente perdono dei molti e gravi disgusti che ho dato a voi, mio sommo Bene. Propongo di voler piuttosto morire che offendervi di nuovo. Illuminate la mia mente, movete il mio cuore; datemi grazia di ricavare buon frutto da questa meditazione. Parlate, o Signore, il vostro discepolo vi ascolta; o Maria, Madre e Maestra mia, Angelo mio Custode, San Paolo Apostolo, pregate per me.

DOPO LA MEDITAZIONE

Si ringrazia il Signore e si fa una supplica per mantenere i propositi.
Vi ringrazio, o Gesù Maestro, dei lumi che mi avete dato in questa meditazione. Perdonatemi tutti i mancamenti, difetti che in essa ho commesso.
Vi offro il proponimento fatto di volermi emendare del tal difetto... ed imitarvi nella virtù della... Vi
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chiedo la grazia di mettere in pratica quanto ho risolto di fare...
Maria, Regina degli Apostoli, pregate per me ed unite le vostre intercessioni alle mie suppliche presso il vostro divin Figliuolo.
San Paolo apostolo, pregate per me.
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