Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XXIII. ESERCIZI SECONDA PARTE: SANTIFICAZIONE ***(1)
Avete certamente /fatto/ (a) bene la prima parte degli esercizi e cioè la purificazione. La purificazione, la quale poi continua nel corso dell'anno successivo, e cioè dal corso attuale di esercizi fino ad un altro corso di esercizi in quanto il Signore lo conceda.
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Ora, la seconda parte: la santificazione. La santificazione è la parte positiva che si ha da compiere, cioè la salita. La salita verso la perfezione che poi è il principale dovere della vita religiosa ed è lo stesso fine della vita religiosa. Sì. Ora, è il primo articolo delle costituzioni, quindi questo dovere sostanziale è da considerarsi e mettere tutto l'impegno: è il lavoro propriamente della persona consecrata a Dio, il progresso.
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Il progresso. Il progresso si risolve poi in propositi. Sì, in propositi e nello stesso tempo continuare nel corso dell'anno per mezzo /dei ritiri/ (a) mensili e poi tutti i giorni con i propositi della meditazione e con l'esame poi /dell'adorazione/ (b), ecc.
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In che cosa deve progredire il nostro spirito in generale? Lo spirito per progredire consta di tre parti, che è l'aumento di fede e l'aumento di speranza e l'aumento di carità. In questo sta il progresso per tutti i cristiani, anche quelli che vengono qui a fare gli esercizi, i semplici cristiani. Ma la vita cristiana è per la preparazione al cielo, e per preparazione al cielo una fede sempre più viva e poi una speranza e un'attività pratica, e cioè crescere [nel]le virtù. E poi la carità, che è l'unione con Dio, e la carità verso il prossimo, e quindi la parte della preghiera.
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Generalmente i propositi difatti si compiono con tre parti: la prima riguarda la mente, e poi riguarda la volontà, e poi riguarda il sentimento, la pietà. Il sentimento, la pietà. La fede. Ecco, se i propositi sono così, questi propositi però, sebbene son tre, riguardano un punto principale che può esser, per esempio, la carità o può esser l'umiltà, può esser l'osservanza religiosa.
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Il primo punto quindi riguarda la santificazione della mente, l'aumento della fede in noi. L'aumento della fede, in quanto [si han da] considerare tutte le cose sempre in Dio, che siamo venuti da Dio e dobbiamo tornare a Dio. La fede.
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Allora, se noi siamo partiti da Dio e dobbiamo ritornare a Dio, cioè al Padre, il mezzo? Il tempo considerarlo sotto questa luce di fede: il Signore mi ha dato questo tempo per la santificazione. E cioè dobbiamo giorno per giorno crescere in virtù. Crescere in merito. Compiere sulla terra quella missione che il Signore ha dato a ciascheduno. Compierlo bene e così [c'è] la preparazione per /entrare in/ paradiso.
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Il paradiso è visione di Dio. Ecco: la visione di Dio. Questa visione di Dio, in che cosa e da che cosa è meritata? E per che cosa è meritata? In proporzione della fede che c'è. Avremo la visione in cielo come uno splendore di luce di Dio. Conosceremo Dio in se medesimo, ecco. Ma questo è in proporzione che abbiamo sulla terra la fede, e cioè che consideriamo tutto /secondo/ (a) il Signore, che ci dà il tempo e i mezzi per santificarci.
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Perché c'è la salute del corpo? Eh, perché possiamo fare delle opere buone, sì. E perché ci sono dei mesi e degli anni che il Signore ha dato? (e che si confida, che confidate di averne ancora). Come abbiamo speso il tempo, e come lo spendo il tempo, la giornata oggi? La consideriamo come un passo /verso la santità/ (a), verso la ricchezza dei meriti?
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E perché c'è l'istituto? E perché è un gran mezzo che il Signore ha dato. E considerar l'istituto come la casa della perfezione. E così ci sono le costituzioni, ci sono i superiori, c'è l'ufficio che viene assegnato, l'osservanza religiosa della povertà, castità, obbedienza. Cioè considerare tutto nel senso soprannaturale.
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Non ragionare secondo motivi o come fanno i semplici cristiani, oppure che sono gli atei: considerano solamente l'interesse e il vantaggio umano. Questo è un errore. Perché possiamo fare tante cose, e possiamo stare a letto perché non stiamo bene. O perché abbiam buona salute e possiamo lavorare. Ma o che ci sia la malattia o che ci sia l'apostolato o che ci siano altre cose, /che/ (a) tutto guadagni meriti! Ecco: che tutto guadagni meriti! Quindi l'approfondimento della fede. Approfondimento della fede.
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Lì poi, in paradiso dalla visione di Dio c'è tutto lo splendore per cui l'anima /resta/ (a) allietata, ecco /nella/ (b) visione di Dio. Così sulla terra bisogna che noi indirizziamo l'intelligenza, la ragione, la mente: questa è da dirigersi in primo luogo perché vediamo le cose in Dio, secondo la fede nostra. Allora, vedere tutto in quella ragione, in quella visione. Tutto vedere in ordine a Dio: allora la felicità, cioè quello che poi illumina la volontà e dirige i] cuore. Approfondire la fede.
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Approfondire la fede. Primo punto: sempre, in qualunque proposito, sempre fermarsi sul punto che riguarda il conoscere, il guardare le cose nell'ordine soprannaturale, nell'intenzione di Dio. Secondo: santificazione della mente non solo, ma santificazione della volontà.
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E che cos'è la volontà? La volontà perché sia santificata, ci vuol l'obbedienza, sì. Ci voglion le opere buone. L'obbedienza, perché tutta la vita è una obbedienza. Tutta la vita è un'obbedienza, sì. Perché? Eh, perché noi siamo venuti a fare la volontà di Dio. E perché Gesù /Cristo figlio di Dio si è incarnato/ (a), Gesù Cristo? Perché? Per far la volontà del Padre: "Come il Padre ha mandato me, /così io/ (b) mando voi" [Gv 20,21]. Ecco, diceva agli apostoli: "Come il Padre ha mandato me, /così io/ (b) mando voi" [Gv 20,21]. /La/ (c) santificazione della volontà consiste nell'obbedienza. Nell'obbedienza!
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Quest'obbedienza riguarda i comandamenti: osservarli sempre meglio, meditarli. Le leggi della Chiesa considerarle e osservarle. Considerare tutti gli articoli delle costituzioni e viverle in particolare. E poi gli uffici che sono dati, assegnati. E poi quel che c'è da fare, secondo l'età: e ci sono quelle che han da studiare e ci sono quelle che sono al noviziato e quelle che sono durante la professione temporanea e poi quelle che hanno la professione già perpetua. E poi gli uffici che sono dati: o che una fa scuola o che va a scuola, o che uno sta /nella casa/ (a) generalizia o che sia /in una/ (b) parrocchia, e in quella parrocchia può essere che abbia un ufficio o che ne abbia un altro, o ci sono i bambini o ci sono le figliuole dell'Azione Cattolica, la gioventù femminile, ecc.
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La santificazione sta nell'obbedienza. Fare quello che è il nostro dovere, quello che è il nostro dovere. Quindi noi guardiamo a Gesù Cristo il quale ha dato a noi l'esempio. Egli appunto si è fatto uomo e ha dato a noi gli esempi santissimi. Guardare come Gesù ha voluto compiere tutta la volontà del Padre celeste fino alla morte, morte di croce: emisit spiritum [Mt 27,50] quando spirò sulla croce E così la risurrezione, e così l'ascensione al cielo. Guardare di santificare la volontà. E quindi il secondo punto dei propositi è quello: la volontà.
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Terzo poi: l'amore a Dio, quindi la carità. E questa carità: come dobbiamo considerarla la carità e cioè l'amore a Dio? Se cerchiamo Dio in tutto, se amiamo il Signore con tutto il cuore. Se il nostro cuore è distaccato dal nostro io, dal nostro egoismo. Il cuore distaccato e dalla famiglia e dalle cose del mondo e dai piaceri del mondo o dai divertimenti del mondo o della libertà che il mondo si prende. E allora l'amore verso Dio: "Vi amo con tutto il cuore" ecco, non una parte.
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L'egoismo è il grande nemico. Persone che aggiustano solo se stesse, combinano le cose nella maniera di potere soddisfare il proprio io, e poi [nel] cercare il modo di accontentare i propri gusti nelle varie forme: o negli uffici che sono assegnati oppure in quello /che serve/ (4) a noi direttamente. E poi quello che /è/ (b) preso, accettato /per/ (c) amore: amore a Dio. Ora, questo egoismo che può essere la superbia, può esser l'avarizia, può esser la tristezza. Può essere l'invidia, può essere la sensualità, può essere la pigrizia...
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Oh, l'animo teso verso Dio! E metterci le forze che abbiamo secondo la possibilità. Dio! Cercar Dio, l'amore a Dio! Certo in noi vi è la parte sensuale, la parte del corpo che cerca [di] abbassare il livello della spiritualità. Ma noi dobbiamo orientarci verso Dio. Verso Dio, sempre a Dio. Ecco. Allora: amore a Dio con tutto il cuore. Approfondir l'esame di coscienza. Alle volte sono persone a cui [ci] si affeziona, alle volte è proprio l'io che domina, l'egoismo.
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In secondo luogo: l'amore al prossimo. E come si fa l'apostolato? Come si è atteso a prepararsi all'apostolato? Come si prepara al mattino il lavoro della giornata nell'apostolato? Come? Allora: amare il prossimo come noi stessi. E come noi vorremmo esser santi e salvi anzitutto, ma santi, così aver gli stessi desideri per il prossimo a portar l'aiuto che si può nell'apostolato, perché le anime si salvino e perché le anime progrediscano in meriti e si trovino poi nella felicità eterna. Ecco: amare il prossimo come noi stessi. L'amore al prossimo.
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Ma [in] questo che riguarda il cuore, l'amore a Dio e l'amore al prossimo, ma [in] questo che riguarda il cuore c'è tutta la pietà anche. E si fa bene la meditazione? E si ascolta bene e si partecipa bene alla messa? E come si fa la meditazione? E come si fa la comunione? E come si fa la visita? E come nella giornata ricordiamo il Signore? E come poi [si fanno] le preghiere private, individuali alla sera? Le preghiere. E ci sono i sacramenti e ci son tutte le funzioni, e poi guidare le anime a pregare. Ecco la carità. La carità! Il cuore che cerca Dio e le anime: Da mihi animas, cetera tolle [Gn 14,21], e /poi la/ (a) parte di tutta la liturgia, e tutta la preghiera. Amare la liturgia e tutta la preghiera. Questa è la santificazione del cuore.
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Cosicché se c'è il proposito, supponiamo, sull'umiltà, la mente come va guidata? "Da me nulla posso. Tutto è di Dio. Nella verità. E tutto è di Dio". Allora la fede in Dio, nella sua grazia. E poi allora faccio quello che ho veduto, quello che il Signore vuole da me. Ecco la volontà, se c'è il proposito dell'umiltà. Stare umili, desiderare gli ultimi posti, e [fare] una lotta all'egoismo, ecc.
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E poi la parte che riguarda il cuore. Il cuore a Dio. Il cuore: amare il prossimo come noi stessi, e anche più /di/ (a) noi stessi, ecco. E poi tutta la pietà. Come noi stessi perché Gesù Cristo ha detto che darà la vita, e ha dato la vita per le anime! E così consumate le vostre energie e tutto quel che avete e tutti i giorni, tutta l'attività per Dio, per le anime. Ecco. Ecco il terzo punto: così!
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Oh, questo è il fondamento della santificazione: fede, speranza e carità. E dirli bene /gli atti di fede/ (a), speranza e carità. Ma poi nella visita la prima parte è per la fede, la seconda parte è per la santificazione della volontà, e terzo, la santificazione del cuore. Quindi mente, quindi volontà e quindi il cuore. Questo nella visita in particolare ed è conformata ai propositi del taccuino. E poi la meditazione ha i suoi tre punti, e poi la messa ha i suoi tre punti. E poi un po' tutto quel che abbiamo da fare e praticare, secondo i tre punti. Secondo i tre punti che formano poi una cosa sola. Sarà l'umiltà allora, sarà un'altra virtù. Oh, questo è per tutte. E' per tutti, sì.
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Ma bisogna anche considerare lo stato particolare in cui ci troviamo /nella consecrazione/ (a) a Dio. Per la santificazione /questo il punto: quel/ (b) che ho detto. Ma questa /santificazione bisogna/ (c) che sia allargata. La santificazione è fare più completamente quello che abbiamo da compiere sopra la terra. In che maniera? E che riguarda, supponiamo, la giornata: come bisogna considerarla? E se è novizia o si è professa o si è nell'apostolato, ora: tutto perfezionare. Tutto perfezionare, ecco. Se c'è da far la cucina, che non sia più solamente come era nei primi giorni che si faceva la cucina; ma passando gli anni, più avanti, per cui si fanno le cose con maggiore esattezza e secondo lo spirito /con cui/ (d) Maria preparava il cibo a Gesù, /a/ (e) san Giuseppe.
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E poi in tutto la delicatezza. E pensare che questo è in ordine a Dio, cioè /con/ (a) le attenzioni, le cure e imparare: /potrebbe/ (b) essere che allungate di un giorno [la vita del]le sorelle perché si è fatto bene il cibo in maniera che il cibo è ben adattato, è ben - supponiamo - preparato come /condimento/ (c), come quantità /di/ (d) cucinare. Può esser che allungate di un giorno la vita delle persone che costituiscono la comunità. Oh.
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E quante non mutano di un et da quel che han cominciato, fino a dopo trent'anni ancora lo stesso. E gli acquisti? E come /si deve scegliere?/ (a). E la prudenza che /si ha da avere nel/ (b) preparare anche quello che si ha da conservare, la verdura perché sia conservata mesi. E tutto quello che riguarda e la spesa nel modo di farla, l'attenzione, e poi tener da conto. Eh, l'altro giorno vedevo una che... le povere patate si riducevano a poco a poco, erano un po' grosse, ma... come le... Come? Lo sapete voi fare. Ma!...
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Ci vuole attenzione e [con] quello spirito, con lo spirito in che senso? Come Maria preparava per il bambino, preparava per san Giuseppe. Con che spirito? Spirito /per/ (a) conservare quelle persone che potessero servir Dio. Servir Dio, il figlio di Dio incarnato, san Giuseppe. E se il cibo si digerisce meglio, quelle persone studieranno meglio e pregheranno meglio. Ma vi sono tante cose di cui non ci si dà alle volte [nessuna] cura proprio. Anche se devi far la pulizia in casa, è diverso il fare in qualche maniera /O fare/ (b) in buona maniera. E' diverso. E conservare la casa stessa e tutti i mobili e tutto quel che è attrezzo nella casa, come... Tutto! E poi [delicatezza] che riguarda ciò che è nella casa. E ci sarà il bucato. E ci sarà [la] rammendatura. E ci saranno tutte quelle cose /di cui/ (c) voi siete bene a conoscenza. A conoscenza, sì.
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Figurarvi poi il progresso: se fai scuola o se vai a scuola, se puoi impegnar l'intelligenza perché l'istituto progredisca, e cioè nell'istituto si progredisca nel senso di studiare i sistemi, il modo di trattare, di fare, tutto quel che riguarda l'apostolato, quel che riguarda la cura dei bambini, la cura della gioventù femminile. E come trattare. E aggiornarsi, perché? Perché bisogna studiare i tempi come sono oggi, e come sono le disposizioni delle persone e con quali metodi dobbiamo avviarli e tenerli lontano dal male. Oh.
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Qualche volta invece si va indietro. Sì! Come si è stanchi! "Eh, cose che facciamo sempre". E allora mentre che fanno quello non pensano con la mente. Non impegnano la mente. Per qualunque cosa che si faccia, bisogna impegnar la mente e la volontà e il sentimento. Farlo bene. E veder le cose nell'ordine soprannaturale. Poi, se si tratta del progresso religioso, leggere e rileggere le costituzioni. "Le sappiamo a memoria!". Ma le abbiamo penetrate del tutto? Oh, no, non si arriva mai! Se ci fosse stato qualche cosa *** (1). Obbedienza: facciamo questo, e si fa così materialmente. E poi si possono far le cose così, così per abitudine e senza il pensiero che potrebbe portare un vantaggio, oppure non si porterebbe. Progredire in tutto.
585
Questo: il progresso, eh, vuol dire santificazione. Come ho detto prima, quello che riguarda lo spirito soprattutto. E poi quello che riguarda il complesso della vita. Ma una è soltanto sempre inferma... E' inferma, guarda le cose secondo la fede, e ci mette la buona volontà per compiere la volontà di Dio. E poi orienta sempre di più il cuore e prepara sempre di più l'anima all'ingresso in cielo!...
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La povertà, per esempio, è conosciuta bene e si esercita sempre bene? E l'obbedienza, sì. E poi, quello che è il governare il corpo. Governare il corpo: e gli occhi e l'orecchio e la lingua, e il tatto e tutto. Sì, bisogna progredire in tutto. Pensano tante volte di fermarsi lì *** (a). Ma i voti si estendono a tutta la vita. Sono i voti perpetui. E allora questi voti sono da osservarsi sempre meglio, /ed essere/ (b) persone consacrate a Dio, suore sempre migliori nella vita. Sempre migliori nella vita religiosa. Alle volte cascano e cascano in una vita di stanchezza, di tiepidezza. Cos'è la vita? Ora, quindi, studiare in questi giorni la parte che è la santificazione.
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La santificazione. Non prenderla in un punto, ma nel complesso, la santificazione. Il Signore tanto illumini. Pregare Gesù buon Pastore, pregare Maria, madre di Gesù buon Pastore i santi apostoli Pietro e Paolo, i grandi pastori, sì. /Quanto/ (a) si farebbe anche del bene al clero stesso non solo per preghiere ma [per l']esempio. Ma esempio, eh già!
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Ieri sera ho ricevuto una lettera in cui il parroco insiste. Insiste che siano mandate le suore pastorelle. Ma abbastanza soltanto due righe: "Molti sacerdoti sono convinti come me che l'istituzione delle suore pastorelle, a servizio della parrocchia, fu provvidenziale. Esse diventano oggi indispensabili nei nostri tempi". E poi insiste che si diano le suore. Allora, la lettera è lunga per persuadere. Ma io rispondo: sono già persuaso! Ma mandateci le figliuole che facciamo le suore (2).
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Bisogna guardar tutto l'insieme. Perché, eh, Gesù ha preparato i suoi apostoli! Tre anni di cure! E poi [per] complemento [ha] mandato lo Spirito Santo, sì. Questo è chiaro! Quindi, che vi siano le vocazioni. Ma dicono: "Venite a prenderle". Gesù andava a cercarli, gli apostoli. E andava /sulla/ (a) spiaggia del lago, andava a cercare Matteo che era /là e/ (b) voleva che fossero pagate le tasse ecc.
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Ora, in sostanza, insistere su questo punto delle vocazioni. E le circolari che avete ricevute sono da leggersi e meditarsi, e quanto si può. Considerare come sono i tempi. Come sono i tempi. Ci sarà più difficoltà, ma forse si formerebbero delle suore anche più forti, che han combattuto, cioè hanno fatto sforzi per entrare e per distaccarsi dal mondo. E allora saranno anche più virtuose, sì.
591
Il Signore voleva proprio questo. Proprio questo e cioè: l'aiuto del pastore. E Maria ha accompagnato il buon Pastore fino alla sua morte /in croce/ (a). Ora questa parte la fate voi, la suora, accanto al pastore nelle parrocchie e poi al pastore delle diocesi, i vescovi. Sicuro. Se considerate la grazia che avete ricevuto, c'è da sentirsi commossi. Come vi ha scelte il Signore! Che continuità di grazia vi ha dato il Signore! E d'altra parte in questi giorni, il vostro proposito fermo di progresso. Di progresso in fede, speranza e carità, e poi tutta /l'attività che/ (b) costituisce la vita religiosa.
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Potete (3) anche tener presente quello che è la ricreazione, il cibo e il riposo. Tutto si può offrire al Signore. E santificare il sonno, come si santifica il cibo e la ricreazione, per mantenerci nel servizio di Dio. Perché anche il riposo, la notte, perché? Per mantenerci nel servizio di Dio e nell'apostolato. Quindi tutto quello anche da perfezionare.
593
E come si chiude la giornata? Con quali pensieri si prende il riposo? Tutto per il volere di Dio e perché abbiamo le forze di nuovo per lavorare spiritualmente e lavorare pastoralmente per voi. C'è tutto da perfezionare.

1° ottobre 1965

594

(1) Ariccia (Roma), 1° ottobre 1965
556 (a) R: fatta.

558 (a) R: degli esercizi dei ritiri.
(b) R: dell dell'adora dell'adorazione.

562 (a) R: entrare l'ingresso in.

563 (a) R: secondo secondo.

564 (a) R: verso di santità.

566 (a) R: nel che.

567 (a) R: resta resta.
(b) R: nella nella.

569 (a) R: Cristo si è figlio di Dio incarnato.
(b) V: anch'io.
(c) R: e cioè allora ha.

570 la) R: in casa nella casa.
(b) R: in una in una.

537 (a) R: che ci serve.
(b) R: è da è è.
(c) R: con per.

576 (a) R: poi che invece la.

578 (a) R: come.

579 (a) R: i fe gli atti di fede.

580 (a) R: nella consecrazione, nella consecrazione.
(b) R: questo il punto questo quel.
(c) R: santificazione non si si bisogna.
(d) R: che.
(e) R: a san Pie[tro] a san Pao[lo] a.

581 (a) R: mant portare con.
(b) R: potrà potrebbe.
(c) R: condizione come condimento.
(d) R: di quest di cu di.

582 (a) R: si deve sce si deve scegliere.
(b) R: bisogna.

583 (a) R: di per.
(b) R: o il fare o fare.
(c) R: che.

(1) Finisce la prima parte del nastro originale. Qualche cosa è andato perduto. Sospensione, che oltre tutto, deve indicare che qualche pensiero è andato perduto.

587 (a) R: eh beh, viene già così.
(b) R: e fare ed essere.

588 (a) R: quanto quanto.

(2) In tono soddisfatto e lieto per tutto il paragrafo.

590 (a) R: allo alla.
(b) R: là per che pagava le tasse ecc. cioè e.

592 (a) R: in croce in croce.
(b) R: l'attività di che con che.

(3) Da questo punto, il tutto è stato aggiunto dopo il solito saluto di commiato: Sia lodato Gesù Cristo.