Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XV.
SAN PAOLO MODELLO DEL RELIGIOSO (1)

Ci accostiamo questa sera al nostro Padre San Paolo, per ascoltarlo sulla vita religiosa. La sua vita è modello di vita religiosa. Lo abbiamo già meditato, lo recitiamo nella coroncina. Il nostro Padre San Paolo, dal Paradiso ci sia abbondante di grazie; Egli, che è custode della nostra Casa, sia per noi l'esemplare, il Dottore del Divin Maestro, il Padre e Patrocinatore della causa.
I. - San Paolo modello di vita religiosa? Sì.

(1) Questi sono appunti presi da una meditazione fatta ai Sacerdoti della P. S. S. P.
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La vita contemplativa è costituita dall'orazione, dalla virtù, dai voti. San Paolo visse nello spirito di orazione; convertito, lo zelo lo portò subito a predicare, ma poi si ritirò e fece anni di ritiro nel deserto e a Tarso, dove si diede allo studio, ma più di tutto alla preghiera e alla contemplazione delle cose sante, come i religiosi di maggior austerità, come San Basilio e San Girolamo, unita alla penitenza. Il Signore l'unì a sé così che gli rivelò le cose che egli apprese direttamente da Gesù Cristo. Si scrisse perciò che San Francesco nella contemplazione fa eco a San Paolo, tanto che la predicazione di San Francesco e di Sant'Ignazio fanno eco a quella di San Paolo: è l'intesa delle anime grandi. San Paolo continuò la vita contemplativa: nei viaggi, sui mari, nelle città, nelle Sinagoghe, nelle carceri: la sua anima si espandeva e riguadagnava il tempo speso per i fratelli. E poi la virtù; la castità: egli era vergine, e voleva che tutti fossero come lui, e trascinò alla pratica della virtù. Non si parla mai di castità senza la sua autorità.
Fu poverissimo: lavorava con le sue mani e così si guadagnava il pane; accettò solo in casi di necessità l'elemosina; viaggiò
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a piedi; soffrì ogni strettezza ed ogni indigenza e anche il cibo del carcerato, mangiò e riposò nei ceppi e sulla terra della prigione... eppure la sua salute avrebbe avuto bisogno di riguardo e le malattie lo travagliavano... Il nostro cuore si commuove... Egli aveva nulla fuori della Scrittura ed un grande amore a Gesù Cristo: e va e predica ai poveri, agli operai e ai soldati.
La sua obbedienza a Gesù fu perfetta fin da principio: «Domine, quid vis ut faciam?». Non mosse più passo che nell'obbedienza a Gesù: la sua obbedienza fa eco a quella di Gesù: «factus oboediens usque ad mortem...».
Ed erano voti, come attesta San Tommaso: non solo quindi virtù perfetta, ma virtù religiosa, la quale è tanto religiosa in quanto è virtù apostolica, che è modello della vita religiosa.
Il nostro Padre è modello di vita attiva: e si è votato al Vangelo così, che «abundantius his omnibus laboravi...». Viaggi, le Chiese fondate, la sollecitudo Ecclesiarum, e portava i discepoli in visceribus... e il cuore traboccava sulla ragione nello scrivere.
Ma così unì la vita attiva alla contemplativa
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che visse la vita perfetta, la vita mista, l'una e l'altra ben contemperata. Ora et labora; l'aveva nella maniera più sublime realizzata: meditava e contemplava, pregava e soffriva, in intima unione con Gesù in modo che, morendo, dà la vita per le anime.
Consideriamo tutta intera la sua fisionomia; sovente San Paolo ci è dato a metà: noi consideriamolo integro. La dottrina di San Paolo è sprone alla vita religiosa.
II. Applicazioni. La Vita contemplativa e la vita attiva.
Grande scoglio e difficoltà si trova nell'unire le due vite: si è tentati di squilibrio: teniamo gli occhi su San Paolo, Maria, il Divin Maestro. Gli scogli sono: o vivere troppo per noi, o vivere troppo per gli altri.
Princìpi: prima noi a noi stessi, sulle regole di Gesù: trent'anni davanti a tre, e nei tre molto ritiro. Quando si impiega un'ora per gli altri, dopo aver bene pregato e studiato molto, si ottiene molto, se invece si impiega molto per gli altri con poca preparazione, si ottiene poco. La vita è più spirito che azione: diamolo a noi sia come nutrimento nostro e sia come
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preparazione per gli altri; secondo: dare a noi i tempi più belli, la parte migliore della giornata; terzo: dare all'anima quello che le aspetta, ma se veniamo meno, ripariamo in modo che, nella settimana almeno o nel mese, abbia l'anima il suo conto. Tenere però bene l'occhio alla regolarità. Quarto: non fare torto all'anima nostra e quindi non esporci mai al pericolo dell'anima nostra. Se quindi una persona o un trattamento ci può essere di pericolo, teniamoci indietro, non possiamo fare tutto il bene! Attenti al confessionale, alle relazioni, ecc. Es. «Cum mulieribus sermo brevis, ac durus». Nelle letture non possiamo leggere certi periodici... perché prima la cura dell'anima; né cose troppo superiori, avendo cultura troppo limitata o perché il ragionamento non è abbastanza alto: salvare, ma non perderci.
Se vengono troppo a trovarci, bisogna ritirarci.
Benefici: la vita contemplativa aiuta la vita attiva. Toglie le tentazioni e infervora, e perciò orario abbondante. Assicuriamo però prima di tutto la regolarità della vita religiosa.
Bisogna che le cose siano giuste: non
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abitudine di lavorare, non abitudine di uscire troppo, non confessare troppo. La vita attiva ben regolata ed organizzata aiuta sempre ad adempiere ai doveri, come chi ha giovani, prega; chi fa scuola, studia; chi scrive, si prepara; chi predica, prega; chi tratta con giovani poveri, s'eccita nella povertà; chi dirige il giornale, si fa bravo amministratore; chi prende amore a un'opera di zelo, assorbe qui le energie dello spirito e del corpo e del cuore.
La vita contemplativa è l'anima dell'attiva; chi prega, infiamma; chi si prepara, è chiaro, breve ed efficace... San Benedetto... San Girolamo... e tutt'e due le vite costituiscono l'optimum.
Sia anche qui benedetto il Signore. Chi studia illumina nella scuola; chi medita, scrive con potenza. Oh, i Santi Padri che efficacia...!
Qui è il Maestro che lo ha svelato; San Paolo è il fedele discepolo, che dobbiamo imitare. Tanto più chi deve fare lo scrittore, molto bene può conciliare le due vite. Il lavoro non ci assorba troppo da farci dimenticare la contemplativa, per es. il fare scuola fa studiare ciò che non si sa. Solo in cielo comprenderemo!
Sia lodato Gesù Cristo!
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