Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO I
NASCITA - CARATTERE

Benevello


Vigolungo Maggiorino nacque a Benevello (presso Alba) il 6 maggio 1904 da Vigolungo Francesco e Caldellara Secondina.
Ricevette il battesimo il giorno 8 del mese stesso.
L'ambiente in egli passò i suoi primi anni era molto favorevole ad una buona formazione.
Benevello è un piccolo paese delle Langhe, abitato quasi esclusivamente da contadini laboriosi, di costumi
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semplici e morigerati. Don Brovia Luigi vi era parroco da molti anni e si può dire che avesse egli stesso cresciuta l'attuale generazione; formandola, con la bontà, lo zelo, la divina parola, ad una vita veramente cristiana. Quel paese ebbe anche la fortuna di possedere insegnanti elementari veramente esemplari, tanto nella scuola che nella loro vita privata. La famiglia Vigolungo, in cui crebbe il piccolo Maggiorino, si può dire una famiglia benedetta dal Signore; uno zio morì sacerdote da tutti assai stimato, il padre e la madre sono ottimi cristiani, i fratelli e le sorelle di buon cuore, di pietà schietta, d'ingegno aperto

Doni del Signore


Maggiorino venne favorito da Dio di doni particolari: possedeva una memoria felicissima, per cui riteneva con tenacia ciò che imparava nella scuola, nei libri e dalla viva voce dei genitori. Aveva un ingegno eletto che gli permetteva di comprendere
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con facilità cose che sembravano anche superiori all'età. Sentiva in se stesso una voglia prepotente, quasi irresistibile d'imparare bene, andare fino in fondo alle cose. Tempestava tutti di domande per sapere sempre tutti i perché. Vi era in lui una fantasia fervida, un'attività esuberante, un'energia non comune, un'inclinazione fortissima ad elevarsi a cose alte, anzi alle più ardue. Tanto che bastava che una cosa contenesse difficoltà perché egli vi sentisse portato. E furono queste sue qualità naturali che non ancora del tutto ben regolate degenerarono qualche volta in certi eccessi o manifestazioni che costituiscono i suoi difetti.

L'anima


Anzitutto una vivacità che talvolta lo trascinò a qualche piccolo passeggero alterco coi compagni e coi fratelli, e a momentanei atti di collera, a parlare fuor di tempo ecc. In secondo luogo: pretendere d'imitare quanto di geniale
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o ingegnoso vedeva fatto dagli altri con tanto di audacia da parere qualche volta strano: così era il prenderla a meccanico, l'atteggiarsi a carabiniere, il formare progetti grandiosi.
La sua anima e le sue forze avevano bisogno di qualche cosa in cui esaurirsi: e non bene incanalate avrebbero straripato, chi sa, in quali eccessi. Tanto è vero che due delle sue maestre dissero più volte alla madre: «Maggiorino vi darà dei grandi dolori o delle grandi consolazioni, secondo che sarà allevato».

Sante aspirazioni


Ed egli fu bene avviato; le sue forze ebbero innanzi tante cose alte e nobili che egli si sentì esaltato da esse, attratto. Vi consacrò tutte le sue energie: «Farsi santo, rendersi sacerdote di Gesù e salvatore di anime, divenire Apostolo della Stampa».
Fissatosi in capo questi pensieri alti, tutte le sue energie si raccolsero ad essi: v'impegno tutte le sue forze. Infatti l'ultimo anno di sua vita la sua
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vivacità e la fervida sua fantasia erano tutte assorbite nei suoi doveri che adempiva con quell'entusiasmo con cui bambino, vedendo la macchina del grano voleva sostituirsi al conduttore per guidarla.
Egli faceva nello studio dei progressi lodevolissimi; pregava con ardore di spirito invidiabile; percorrendo gli anni, viveva già un pò colla mente della futura sua missione: il giorno in cui avrebbe celebrata la Messa, avrebbe predicato, avrebbe stampato libri e giornali suoi.
Fin da quando incominciò ad andare a scuola ed alla Chiesa, Maggiorino cominciò a vivere di queste cose. Nella sua anima e nel suo cuore non vi erano più pensieri, preoccupazioni per quelle piccole cose che formano la vita ordinaria dei fanciulli. Studiare il catechismo, servire alle funzioni, apprendere il canto sacro; far proprio bene in queste cose. Esso i suoi pensieri.
L'educazione non deve soffocare le energie, ma guidarle ed impegnarle tutte al bene.
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