bensì da canti e da armonie angeliche; apre gli occhi e vede sua madre raggiante di gloria, che, sorridendo e guardandola, le dice: «Figlia, ti ringrazio delle preghiere e delle penitenze fatte per me: Iddio le ha accettate, ed ora, libera dalle fiamme del purgatorio, io volo ai gaudii eterni»; e in così dire sparì, lasciando Elisabetta tripudiante di purissima gioia.
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Possiamo avere vincoli di
riconoscenza verso anime che si trovano in purgatorio. Sono forse già passati all’eternità benefattori spirituali:
– forse quel Parroco che ci battezzò, ci istruì nel catechismo, ci ammise alla prima comunione;
– forse quel Confessore che tante volte ci sciolse dai nostri peccati, ci consolò nelle pene di spirito, ci diresse nella via del bene;
– forse quel predicatore che ci illuminò, quella persona così virtuosa che ci lasciò tanti buoni esempi, quello scrittore che ci fu veramente buon aiuto con i libri e coi periodici.
Sono forse già passati all’eternità quei benefattori naturali;
– forse quel buon Maestro che nei banchi della scuola ci incamminò nella via del sapere con gran fatica;
– forse quella persona facoltosa che con sussidii ci raccolse orfani, porse aiuto alla famiglia nostra, fece apprendere una professione od un mestiere;
– forse quel capo d’arte, quel datore di lavoro,