Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XVII. SULLA QUARESIMA(*)
In questo tempo bisogna essere più buone perché la madre è assente. (1) Questo è come un duplice merito, sì! E voi certamente lo avete seguito e lo continuate a seguire, sì.
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In questo periodo siamo nella quaresima: la preparazione alla settimana santa, al venerdì santo e alla domenica della risurrezione. Preparazione con la settuagesima, poi con la quaresima e poi [con] i giorni della sofferenza, sì, /gli/ (a) ultimi giorni della quaresima. Oh, la quaresima: preparazione!
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Certamente non avete obbligo - non l'avete l'obbligo - di fare digiuni. No! Sia perché molte non hanno l'età e poi perché si ha da lavorare e si ha da studiare. Quindi nutrirvi, come normalmente [fate] sì, /come/ (a) normalmente [fate]. Quanto a mortificazioni vi sono tante occasioni. Vi sono tante occasioni. La quaresima può essere negativa e può essere positiva. Negativa: togliere il male, e /positiva/ (b): portare il bene.
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Per prepararsi quindi alla grande settimana - settimana santa -, /specialmente [al] venerdì/ (a) santo, come prepararsi? /Primo/ (b), migliorare la preghiera e migliorare lo studio /e il compito/ (c) di ognuna. Sì, cercare la maniera di migliorare la preghiera con più fede, con maggior raccoglimento, con fiducia nel Signore. Sì.
Compiere tutta la pietà dal mattino fino alle varie funzioni e poi tutta la giornata, sì.
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Quindi questo è quaresima positiva, quella che vuole il Signore di più. Veramente già voi fate bene la pietà, però vi è sempre ancora modo di migliorare in fede, /in speranza/ (a), in amore al Signore.
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Ecco la pietà: che si migliori sempre di più.
E leggere o meditare quello che porta al miglioramento della preghiera. E quindi santificazione della quaresima con la pietà. E d'altra parte, leggere bene e seguire la parte liturgica: /le/ (a) varie parti [della liturgia], ma specialmente della messa.
Specialmente della messa. Sì. Così questa è una quaresima positiva.
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Secondo: quaresima positiva è anche /compiere/ (4) i quotidiani doveri. Chi è a studio, chi ha un ufficio, chi ne ha un altro... fare le cose sempre meglio. Ecco, come migliorare la preghiera, così migliorare le opere della giornata. Cominciando dal mattino: vi offro tutte le [azioni della] giornata e poi le ore della giornata, e poi offrire anche il riposo e il cibo, tutto questo è dovere.
E fare le cose bene, sia per la ricreazione, sia per lo studio, sia per il cibo, sia per andare a dormire.
342
E anche il tempo della notte, /se lo si offre/ (a) al Signore ha ugualmente i meriti, ha ugualmente i meriti perché è volontà di Dio che si riposi /come/ (b) ciascheduno si nutra. Sì, che tutto sia per il Signore. E che il Signore con la sua misericordia porti e aumenti la grazia sempre più largamente. Largamente!
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Nel corso dell'anno, dalla settuagesima al giorno /della ascensione/ (a) di Gesù Cristo, è tutto un tempo /di consecrazione/ (b) al Signore, sì, specialmente la preparazione al venerdì santo e alla domenica santa, /la/ (c) risurrezione del Signore.
344
Fare le cose benino, anche lo scrivere bene, anche trattar bene, comportarsi vicendevolmente in carità e bontà. Poi occupare bene il tempo nelle cose che si hanno da fare: o un ufficio, o uno studio, o altro. Sì, fare le cose sempre meglio.
Tutte le cose offrire al Signore, alla sua gloria e a nostro merito. /Aumentare/ (a) i meriti. Quindi cercar di migliorare la preghiera e migliorare la condotta, la vita quotidiana, ciascheduna nel proprio ufficio e nei primi compiti e primi doveri, sì.
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Terzo modo di santificare sempre meglio la quaresima: in carità. Che aumentiamo l'amore verso Dio, ma ci sia anche la carità vicendevolmente /tra voi/ (a) e la carità nel fare l'apostolato secondo il tempo e secondo le persone.
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E poi la carità in bontà, vicendevolmente, con spirito soprannaturale. Passando daccanto: /c'è/ (a) un'anima che piace al Signore, in cui il Signore /abita/ (b). E allora portarsi gran rispetto l'una verso /l'altra/ (c), gran rispetto l'uno dell'altro. E non ci siano preferenze di amicizie, oppure sentimenti contrari alla carità, /perché/ (d) la carità si manifesta all'esterno con le parole e con le opere, ma nell'intimo c'è il pensiero retto, il pensiero buono e il /sentimento/ (e) buono. In carità!
347
Pensare alle anime! Pensare che la vostra vocazione è per le anime e allora già adesso pregare per queste anime: quelle che già ci sono e quelle che ci saranno. In carità. Pregare per tutte le anime, perché vivano bene e si salvino. Che grande missione è quella, /nella vostra opera/ (a)! Che grande missione lavorare per le anime!
348
E vi sono molti istituti che hanno cose che compiono, per esempio /la cura delle malattie/ (a). Sì, la cura, ma non direttamente il corpo voi, ma direttamente l'anima. Quanto è stato buono il Signore con voi! Quanto è stato buono il Signore con voi! Sì.
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Quindi [per] quanto è possibile migliorare anche le relazioni e quindi la carità, la bontà vicendevole.
Non ci siano delle preferenze, non ci siano delle invidie e non ci siano dei sentimenti contrari. E poi, se vi fossero delle simpatie non convenienti... Che il cuore sia /per Gesù/ (a). E poi per tutte le anime: cercare di ottenere a tutte le anime [le] grazie del Signore. Benedette voi e il Signore che vi ha data questa vocazione!
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Certo a prepararsi [alla] (a) missione, all'apostolato ci vuole più sacrificio per migliorarsi, sia per la maggior istruzione e specialmente per la /maggior bontà/ (b), sì; poi [per] tutto quello /che porta/ (c) a compiere la missione. E quando poi passerete alla eternità, incontrerete le anime che avrete aiutate. Che buon incontro fra le anime aiutate e voi che avete aiutato! Santo incontro là nell'eternità!
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Perciò, adesso santificare la quaresima positivamente. Migliorar la preghiera quanto è possibile, migliorare gli uffici, i doveri quotidiani e poi la carità. Vivere in bontà verso tutti. E pensare fin d'ora a pregare [per] le anime, le anime che forse /in parte/ (a) incontrerete. Sì, pregare per le anime che si salvino. Che si salvino.
352
Il male oggi è tanto grave perché vi è un materialismo. Vi è un materialismo, una società quasi senza Dio. E' necessario pregare con fede. Con fede. Allora avrete anche /maggior/ (a) merito.
Quando ci son più difficoltà, se si superano, è un maggior merito. Senza scoraggiarvi mai.
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Allora vivere non con certe difficoltà, con certe obiezioni, [ma] piuttosto /in letizia/ (a) per far le cose bene nella quaresima. E ci sia sempre anche la letizia, la gioia di fare così le cose bene, di fare tutto per la santificazione e per i meriti [e] la vita eterna.
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Quindi una santa quaresima. Una quaresima /passiva/ (a) no, passiva no - in certo senso -, nel peccato. Ma sia la quaresima positiva, che rende, che frutta: migliorando la preghiera, migliorando le azioni della giornata e migliorando il comportamento in carità verso le anime, vicendevolmente, e poi per tutte le anime a cui guardate quando il Signore vi avrà affidato delle anime nelle parrocchie. Sì.
Allora ogni benedizione sopra di voi (2).

Albano Laziale (Roma)
14 febbraio 1967

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(*) Albano Laziale (Roma), 14 febbraio 1967.
(1) Sr. Celina Orsini, superiora generale delle sgbp si trova in quel periodo in visita alle case del Brasile e ritorna il 3 marzo 1967.

337 (a) R: gl gli.

338 (a) R: co come.
(b) R: pose e positiva.

339 (a) R: venerdì sp specialmente venerdì.
(b) R: primo è.
(c) R: e gli uffi[ci] e il il compito.

340 (a) R: in fe[de] in speranza.

341 (a) R: delle.

342 (a) R: fare compiere.

343 (a) R: se si se lo si fer offre.
(b) R: come si.

344 (a) R: della assunzio[ne] della ascensione.
(b) R: di conse di consecrazione.
(c) R: pri la.

345 (a) R: aumenta aumentare.

346 (a) R: tra le voi

347 (a) R: che c'è.
(b) R: abita in quell'anima.
(c) R: dell'altro gran rispetto uno di vers.
(d) R: chè.
(e) R: simento il sentimento.

348 (a) R: nella vostra missio[ne] nella vostra opera.

349 (a) R: nella mal[attia] nella cura delle malattie ad esem[pio].

350 (a) R: per il Si[gnore] Gesù.

351 (a) R: alla alla.
(b) R: maggior reli[giosità] bon bontà.
(c) R: che si por che porta.

352 (a) R: una parte.

353 (a) R: maggior maggior.

354 (a) R: in san[tità] in letizia.

355 (a) R: pass passiva.
(2) Al consueto saluto di commiato: «Sia lodato Gesù sto» il Fondatore imparte la benedizione: Benedictio Dei omnipotentis Patris ed Filii et Spiritus Sancti descendat super vos et maneat semper. Poi aggiunge in tono lieto: «Siate liete tutte». Il dialogo continua per qualche altra battuta che pero rimane incomprensibile.