Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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18. VESTIZIONE RELIGIOSA*

L'apostolo S. Paolo ha predicato in tutto il mondo allora conosciuto e dove non poté giungere con la sua presenza corporale, arrivò con le sue lettere. Egli ardeva d'amore perché tutti conoscessero il divin Maestro.
S. Paolo però era solito operare «ut sapiens architectus: come sapiente architetto»1, perciò le sue Chiese, fedeli allo spirito dato loro dall'Apostolo, erano modello.
Egli come «sapiente architetto», non faceva tutto da sé, ma si chiamava operai a collaborare nel Vangelo: anime oranti, ardimentose per la causa di Cristo; uomini, donne veramente amanti di Gesù.
Ma S. Paolo, martirizzato, scomparve nella sua figura visibile, ora vive nei suoi figli e figlie col suo spirito.
Ed anche oggi vuole associarsi operai che lavorino con la parola, l'esempio, la stampa. Egli, infatti, pei presenti aveva la parola calda, per gli assenti la penna, inesauribile come il suo gran cuore.
S. Paolo, assieme ai sacerdoti, chiama anche delle figlie. Ora abbiamo vestito delle giovani; oggi in cui ricordiamo il martirio dei due grandi Apostoli: ringraziamo nostro Signore e l'apostolo S. Paolo di aver loro dato la vocazione; d'essersi degnati di prendere dalle migliori famiglie qualche fiore da trasportare qui. Esse hanno ricevuto una grande grazia; se si daranno tutte a Gesù, avranno il Paradiso assicurato.
Genitori, se avete qualche figlia-modello, datela: sarà caparra di grazia, ricordo confortante in morte, grande premio in cielo.
E voi, giovanette, «Gratae estote»2: pregate pei genitori, le famiglie, i benefattori; per i bisogni che si dicono e per quelli che si portano in cuore e si tacciono.
Man mano che i giorni passano, ci si convince sempre più che la vita è una prova e che ci rimane il cielo, se avremo saputo meritarcelo.
~

* Testo stampato in CI, 7[1937]3. Dice la cronaca: “Commosse il cuore di tutti l'esortazione fatta dal nostro Rev.mo Primo Maestro. La riportiamo sommariamente”. Dal contesto si ricava che la data è 29 giugno 1937.

1 1Cor 3,10.

2 Col 3,15: «Siate riconoscenti».