Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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16. COME SANTIFICARE LE RICREAZIONI*

S. Paolo dice: «State allegri; ve lo ripeto: state allegri nel Signore. E la pace di Dio che supera ogni intelligenza custodisca i vostri cuori e le vostre menti in Gesù Cristo»1.
I giovani specialmente, tutti però in generale, hanno bisogno di un certo sollievo, di ricreazioni, di vacanze. Quanto più si troverà il sollievo nel variare l'occupazione con altre opere utili, tanto maggior bene si avrà e saranno più santificate le ore della vita che è così breve. È grande sapienza utilizzare e valorizzare in carità ogni momento di tempo per l'eternità. Il nostro apostolato presenta tante occasioni di valorizzare il tempo in carità, pur facendo la ricreazione.
Si notino però queste cose: le ricreazioni siano bene assistite, specialmente dopo il pranzo e dopo la cena.
In ricreazione o si attenda a qualche opera di apostolato utile; o si faccia vera ricreazione, in giuochi che importano moto. Non si facciano quindi i giuochi che offendono lo spirito e la dignità, o stancano la mente, e che sono usati di preferenza fra la gente volgare.
Non si permettano quei giuochi che prendono l'anima ed il cuore della giovane, specialmente quando importano grossolanità, mani addosso, ecc.; tutte, ricreazione; nessuna, passione del giuoco.
Le ricreazioni devono ricreare, in modo che la mente sia poi più libera e pronta allo studio, preghiera, apostolato... Che dire invece di certe ricreazioni e vacanze che per i discorsi fatti o per la tensione del cuore al giuoco, lasciano l'anima
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più staccata dal Signore, e dalle opere di sua volontà? Si possono paragonare alle vacanze, ove il demonio attende le anime deboli; oppure alle domeniche che lasciano per il lunedì stanchezza fisica e avvilimento morale.

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Viviamo la vera pace; le giovani esplodano nella gioia innocente dell'età... Godrà il vostro cuore e nessuno vi toglierà il gaudio... «Io vi dono la pace, ma non come la dà il mondo»2.
S. Paolo dice: «La pace di Cristo abiti nei vostri cuori: (la pace) cui siete stati chiamati formando un sol corpo; e siatene grati. La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, in ogni sapienza, ammaestrandovi ed esortandovi a vicenda, fra salmi, inni e cantici spirituali, dolcemente a Dio cantando nei vostri cuori; e qualunque cosa facciate fatela di cuore, tutto fate nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di Lui»3.
«Siate ripieni di Spirito Santo trattenendovi con salmi, inni e canti spirituali, cantando e salmeggiando di cuore al Signore, rendendo sempre grazie per tutto nel nome del Signore Nostro Gesù Cristo»4.
Spesso in ricreazione hanno principio o manifestazione quelle amicizie particolari che sono la peste nelle comunità.
La ricreazione non sia mai un effondersi senza misura: "Sia sempre la volontà illuminata dalla fede, quella che guida tutte le parole, gli atti, i movimenti".
"Vi è un modo nelle cose, vi sono dei limiti, oltre i quali non consiste il retto".
Pensiamo che vi è modo e modo: un modo di ricreazione che si addice ai secolari ed un modo che si addice alla religiosa.
Che si eviti il peccato! Che Maria trovi fra tutte un'aiuola di gigli, di rose, di viole, di margherite!
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* Meditazione stampata in EC, 6[1937]1-2. L'autore è indicato in calce: “Primo Maestro”, dopo la seconda meditazione. La data è approssimativa, ma assai vicina a giugno 1937. Anche il contenuto sembra essere piuttosto una sintesi, come si ricava da EC: «Come santificare le ricreazioni e come sarà divisa la nostra Congregazione sono l'enunciato di due meditazioni tenuteci giorni or sono. Le riportiamo in breve... perché non sappiamo riportarvele fedelmente».

1 Fil 4,4.7.

2 Gv 14,27.

3 Cf Col 3,15-17.

4 Ef 5,19-20.