Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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LA MESSA89
1. Dicevano gli Ebrei che non esisteva altra nazione che avesse la divinità così vicina come la loro. Questo lo dicevano a motivo dell'arca. Dio faceva sentire la sua presenza ogni tanto specie per mezzo della nube. Dio è fra noi come Dio e come uomo. Gesù è sui nostri altari non solo come presenza reale ma anche come sacrificio della nuova legge. Non vi voglio più - diceva Dio ai sacerdoti Ebrei - dall'oriente all'occidente verrà offerta un'ostia santa. Essa fu preparata da Maria. Riceviamo sempre il frutto benedetto del suo seno. Gesù fu offerto al tempio da Maria, e fu quello, quasi un simbolo della prima messa. Gesù era il sacerdote e la vittima, sostituì i sacrifici antichi con questa oblazione della vittima santa.
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2. Sul calvario fu offerto il sacrificio con spargimento di sangue. Sull'altare si offre per il ministero del sacerdote. Gesù è frutto di Maria ed anche frutto dell'albero della croce, benedetto e salvifico per tutta l'umanità, al contrario del frutto di Eva: "In quo est salus vita et resurrectio mea" (lit). Gesù disse agli apostoli: "Hoc facite in meam commemorationem" (Lc 22,19). Pensare solamente al sacrificio del calvario di 1900 anni fa in un luogo lontano. Vi sono nel mondo circa 400.000 sacerdoti e relative messe, parte delle quali si celebrano nella mattina, parte nel pomeriggio e alla sera. Vi sono circa quattro messe ogni minuto secondo. Uniamoci a tutte ed ascoltiamo bene quella cui abbiamo la grazia di assistere.
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3. La messa si offre per quattro fini: adorazione per la maestà di Dio, ringraziamento alla sua bontà, riparazione alla sua giustizia, domanda alla sua onnipotenza. Così anche il lavoro fatto per amore di Dio è preghiera vitale. Ogni minuto secondo passa un'anima alla eternità. Bellissima la preghiera di Gesù Bambino, come quella di quando "erat pernoctans in oratione Dei" (Lc 6,12), ma eccellente sopra tutte fu il suo sacrificio sulla croce. La vittima del sacrificio dev'essere consumata.
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4. In paradiso gli angeli e i beati si uniscono a Gesù che si offre sulla terra. La separazione avviene nella separazione dell'ostia dal calice e ricorda la separazione del corpo dal sangue. Dio infinito ha una lode infinita nella santa messa. Tesoro nascosto e lode ottima. Nella messa si ringrazia il Signore per gli innumerevoli benefici ricevuti, specie per averci dato il suo figliuolo. Oh, bontà infinita di Dio! Valgono poco le nostre preghiere di ringraziamento se non unite alla "Gratiarum Actio", Gesù nella messa. Gesù nella messa è vittima espiatoria per gli innumerevoli peccati che si commettono. La messa trattiene la giustizia di Dio.
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5. La messa è impetrazione di grazie. Le grazie necessarie sono tante per tutti gli uomini; come meritarle? "Per Ipsum et cum Ipso et in Ipso" (lit). Il prezzo per acquistare le grazie è il sangue di Gesù Cristo.
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6. Come ascoltare la messa? E' cosa semplice ma anche difficile. Si può recitare il rosario oppure altre preghiere, fare la meditazione, ma noi cerchiamo di migliorare la nostra messa. Unirsi a Gesù vittima e sacerdote con l'offerta di noi stessi e la morte alle nostre passioni. Proporre fermamente che noi non ascolteremo più alcuna tentazione. Piuttosto la morte che il peccato! Accompagnare la messa con qualche sacrificio personale o immolazione. Vediamo un po' se abbiamo qualcosa che ci dà veramente pena e ci costa. Immolare l'ostia e non immolare noi stessi a che conta?
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7. Quando l'imperatore Eraclio andò a prendere la croce non riusciva a portarla, allora il vescovo Giovenale gli disse: Gesù era tutto stracciato, grondava sangue. Tu sei troppo ben vestito e ricco. La messa senza il nostro sacrificio personale è scarsa. Unirsi a Gesù sacerdote, che si offre prima di tutti.
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8. Altro metodo eccellente di ascoltare la messa: dall'inizio al credo, onorare Gesù verità; dal Credo al Pater, Gesù via; dal Pater alla fine, Gesù vita. Nella messa si possono recitare forte tutte le preghiere che verrebbero cantate. Il resto, no, perché la messa è mistero devoto.
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9. Quale abbondanza di grazie nella messa e che differenza con ogni altra pratica di pietà. Ad esempio la via crucis è solo ricordo, non è rinnovazione. Se gli uomini di un paese sapessero che tesoro immenso è la santa messa, tutti vuoterebbero le case. Che cos'è, al confronto, la visita ad un santuario?
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10. La messa va sempre accompagnata con il proprio dolore. Umiliamoci perché veramente abbiamo piantato le spine sul capo di Gesù, abbiamo dato sputi, flagelli, aceto e fiele e, facendo il peccato mortale, lo abbiamo crocifisso.

dicembre 1948

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89 Dicembre 1948