Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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I DOMENICA DI QUARESIMA42
1. Ieri sono stati invitati tutti gli istituti per l'adunanza in preparazione alle elezioni che avranno luogo il 18 aprile ed il Cardinale Canali ha esposto la situazione attuale in Italia. Si tratta di salvare tutto il patrimonio religioso. Questo dipende dalla votazione. All'assemblea di Francia, un voto solo poté decidere la sorte della nazione. Molti comunisti sono in buona fede. I grandi rivolgimenti storici sono permessi da Dio per il regno del Vangelo. Ma il comunismo mira a distruggere l'ordine, la libertà, la religione. E' un pericolo gravissimo verso cui il Papa ha elevato la voce.
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2. Bisogna persuadere i buoni a votare e riparare i molti peccati commessi in Italia, da dopo la guerra, riguardo al rispetto della persona umana, alla roba, al sesto comandamento. Comunioni riparatrici da oggi fino al 18 aprile.Pregare che i buoni si sveglino dal lungo torpore che li ferma al loro bene individuale, trascurando i doveri familiari e sociali. Non si può essere buoni internamente se non anche socialmente. Gesù fu il più buon cittadino della nazione ebraica.
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3. Il Vangelo di oggi c'istruisce sulle tentazioni. Che cosa sono? Come si vincono? Gesù aveva digiunato quando lo accostò il tentatore. Tutti siamo tentati. La tentazione non è peccato ma è una prova, il peccato sta nell'acconsentire e il merito nel rigettarla. Si tratta di vedere se l'anima vuole quel che vuole Dio o quel che vuole il demonio. Ci sono tentazioni che vengono da noi stesse, dal demonio e dal mondo.
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4. 1ª tentazione: disse il demonio a Gesù: comanda che queste pietre diventino pane. Ma Gesù rispose: l'uomo non vive di solo pane (Mt 4,4). Voleva dire: io sono nutrito perché vado meditando le cose del Padre. Noi dobbiamo resistere al senso che porta alle cose basse e seguire lo spirito che vuole Dio.
2ª tentazione: sul pinnacolo del tempio, gettati giù. Gesù rigettò anche questa tentazione: Non tentare il Signore Dio tuo (Mt 4,7). Se ci sono le scale non serve buttarsi giù. Il Signore fa i miracoli quando lo richiede la sua gloria e quando è necessario, ma se noi non mettiamo la parte nostra, come possiamo pretendere da Dio? Studiamo per quanto possiamo, poi attendiamo tutte le grazie da Dio.
3ª tentazione: il diavolo, senza rispetto nemmeno per Gesù, chiede di essere adorato. Che stoltezza! Vi è un solo Dio, servirai a lui solo (Mt 4,10). E satana fugge!
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5. Per vincere le tentazioni: non mettersi nei pericoli, per es. andando coi meno fervorosi. Chi sta ozioso è poi tentato di molte cose. Mettiti al lavoro: è il primo aiuto. La preghiera. Non c'indurre in tentazione, ma liberaci dal male (Mt 6,13). Gesù tante volte lo ha detto: Vigilate e pregate per non cadere in tentazione (Mt 26,41). La tentazione più grave è sbagliare tutta la vita mettendosi fuori della volontà di Dio. Gesù ci ha suggerito questo mezzo: "Vigilate et orate" (Mt 26,41).
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6. Siamo tutti impastati di fango. Anche i grandi santi hanno avuto grandi tentazioni. In paradiso ci saranno tutti i vittoriosi, all'inferno tutti i vinti.

15 febbraio 1948

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