Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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II - DONARE LA VITA62
1. Avete sentito tante volte Il buon pastore dà la vita per le pecorelle (Gv 10,11). Anche la buona Pastorella deve morire per il suo apostolato, come il buon sacerdote. Morire delle proprie fatiche e pene, questa è la volontà di Dio. Noi consumiamo i nostri giorni per le anime. Come un avvocato consuma i suoi giorni nel difendere le cause, così noi impieghiamo i nostri giorni, il tempo, il pensiero attorno all'altare, ai fanciulli, ai morenti, agli infelici.
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2. Le forze della mente, le forze della salute, l'energia, l'intelligenza tutto consumiamo per la salvezza delle anime. Ora voi siete giovani e padrone del vostro avvenire. Se prendete la decisione di essere di Dio e di consumare la vostra energia per Dio, voi fate la scelta della vocazione. Io do la mia vita per le pecorelle. Questa è una cosa molto preziosa.
E' molto utile che voi abbiate in chiesa le stazioni della via crucis, esse saranno una predica continua. Sarà il vostro continuo richiamo: Io do la mia vita per le pecorelle.
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3. Gesù viene condannato a morte ma quelli che lo condannano non si accorgono che compiono il desiderio e il volere di Gesù: Io voglio dar la vita per le pecorelle. Le astuzie, gli inganni, gli odi, tutte le pene cui fu sottoposto Gesù sono il compimento dei disegni di Dio. La condanna a morte è per la salvezza delle pecorelle.
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4. Nella seconda stazione, Gesù è caricato della croce. E' la condanna alla morte più obbrobriosa, penosa, detestata. Sulla croce si scriveva la ragione della condanna: "Rex Judeorum" (Mc 15,26). Gesù nel percorso verso il Calvario cade tre volte e l'incontro con la Madre aumenta la passione di entrambi. I giudei con cattiveria tolgono la croce a Gesù per darla al Cireneo, solo per riuscire a vederlo spirare su di essa. Finalmente egli giunge al Calvario ove viene crocifisso. E la croce viene innalzata alla vista di tutti, mentre si eleva un grido di soddisfazione da parte dei sacerdoti: "Finalmente!" Sì, finalmente Gesù ha ottenuto pietà per le pecorelle.
Seguono tre ore di agonia, con la grande consolazione di salvare una pecorella, il ladrone buono. A lui Gesù effuse la sua bontà e perdonò anche il purgatorio. "Et inclinato capite tradidit spiritum" (Lc 23,39).
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5. Quando la suora Pastorella esausta di forze si ridurrà in fin di vita offrirà se stessa per immolarsi. Gesù dopo la sua morte fu innalzato a grande gloria; così la suora Pastorella dopo la sua vita di carità e di apostolato. La predica muta ed efficacissima, entrando in questo istituto, è la via crucis.
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6. Dopo questo invito:
comprendere il vostro apostolato. Lo comprenderete soprattutto leggendo il Vangelo. Voi non dovete studiare tanti metodi e sistemi. La teologia, la pedagogia, la pastorale tanto valgono in quanto vi fanno capire quello che Gesù Pastore ha fatto. Leggere il Vangelo e comprendere quello che Gesù ha fatto, ecco la formazione della Pastorella. Gesù si presentò al Padre e disse: Questi uomini sono lontani da te: Se vuoi manda me (Is 6,8).
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7. La redenzione è il fine della vita pastorale di Gesù, è il fine costitutivo della missione della Pastorella. Gesù venne sulla terra ma rimase nel seno del Padre; la Pastorella deve essere sempre in Chiesa e sempre in mezzo alla gente. La vita più unita a Dio e la vita più attiva per le anime con libertà di spirito. La vita più contemplativa con la vita più attiva: questo è il punto più difficile ma costitutivo della missione della Pastorella.
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8. Gesù è sempre in cielo ma si offre e si immola per noi. Imparare da Gesù la vita intima con Dio, l'amore diretto a Dio e alle anime. Questo è lo spirito vero della Pastorella: in primo luogo l'intimità con Dio, in secondo luogo, l'attività. Con mille sante industrie dimostrare a Gesù il vostro intenso amore. Sì, Dio vi dà la grazia di capire perché, dandovi la vocazione vi dà anche i mezzi. Le opere devono partire dal cuore di Gesù.
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9. L'energia è la sorgente della luce e fa muovere grandiosi congegni. La vostra sorgente è il cuore del buon Pastore, è la pietà, è lo spirito. Quando amerai tanto il Signore sarai inventiva e troverai mille mezzi per dare Gesù alle anime. Ah, quando si ama! Una centrale elettrica può produrre fino a cinque, sei milioni di cavalli forza. Non c'è bisogno di vivere molto, ma dire cose sante e operare in profondità. Gesù visse solo tre anni di vita apostolica.
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10. Non c'è bisogno di avere una vita molto lunga, di fare molte cose, ciò che conta è l'efficacia con cui si fa. Operare in profondità. E' lo spirito che vivifica. C'è un impianto elettrico potentissimo nel Nord dell'Italia ed esternamente non si vede niente. Ci sono anime di cui quasi non vedete la presenza, ma hanno una grande forza: la preghiera. La grande arma è la preghiera. Davide atterrò il gigante Golia "nel nome di Dio" (1Sam 17,45), che è più potente di tutta l'attività e l'abilità. Ah, quando un'anima è veramente interiore come opera bene. Le opere non distruggono ma suppongono tutto l'amor di Dio, che dà forza e mette in movimento.

Dicembre 1948

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62 Dicembre 1948