Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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RITIRO DICEMBRE 1948 - 61. I - FESTA DELL'IMMACOLATA61
1. All'inizio di questo mese abbiamo offerto al Signore tutto quello che facciamo e dobbiamo fare, tutte le orazioni e i patimenti che possiamo incontrare con queste intenzioni:
Primo - L'adorazione e il ringraziamento a Gesù. Adorazione perché egli è il padrone del tempo e ci dà ancora un altro anno di vita. Molti hanno cominciato il 1948 ed ora non ci sono più. Ringraziamolo per il tempo, perché il tempo è prezioso; nel tempo si acquistano i meriti e le grazie; è sempre nel tempo che amiamo il Signore.
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2. Secondo - Per soddisfare i peccati commessi e che abbiamo il dovere di confessare nel corso dell'anno in modo da non avere alcun debito con la divina giustizia.
Terzo - Per pregare affinché tutti abbiano da cominciare l'anno senza peccato sulla coscienza e perché il Signore voglia perdonare al mondo i peccati commessi.
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3. Gesù buon Pastore è tanto offeso nella persona del Papa. Si può dire che oltre il confine d'Italia è tutta una persecuzione. In una sola regione su nove vescovi, ne sono rimasti due. Un vescovo lituano scrive al Papa che il proposito del governo russo è di far scomparire tutti i cattolici. Oggi la persecuzione è più astuta che nei primi tempi della chiesa.
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4. Dal confine d'Italia fino al Giappone è tutta una persecuzione per la chiesa e i suoi uomini. Pregate il Signore che abbia pietà del suo popolo. Molti sacerdoti sono controllati anche nelle prediche in certi luoghi, come in Polonia, nella Lituania, nell'Estonia, e questo perché il popolo si allontani dai suoi ministri.
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5. Concludere bene l'anno. Prepararci alla festa dell'Immacolata. Che cosa significa "Immacolata"? Significa senza macchia, senza peccato. Maria sola tra tutti gli uomini, da Adamo in poi, senza la colpa originale. Mentre tutto il mondo fu sommerso dal peccato, solo quella barchetta fu salvata. E come l'arca di Noè portò la vita di una nuova generazione, così Maria fu la vita di una nuova generazione, quella dei figli di Dio.
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6. Quando Adamo ed Eva peccarono, il Signore discese nel paradiso terrestre e li chiamò a sè. Perché hai fatto questo? (Gn 3,15). E la donna rispose: Il serpente mi ha sedotta e io ne ho mangiato (Gn 3,13). Il Signore pronunciò la sentenza dal paradiso. Ma ebbe compassione di loro e promise l'avvento di una Donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente. Quella donna sarebbe stata senza macchia. La vittoria su Adamo e su Eva sarebbe stata annullata dalla vittoria di Maria sul serpente. Egli aveva rovinato i progenitori e tutto il genere umano.
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7. Maria riportò la salvezza per tutto il genere umano: Ti schiaccerà la testa (Gn 3,15), ossia quella Vergine troverà la grazia che Eva aveva perduto. Ed ecco, l'Angelo disse a Maria: Hai trovato grazia presso Dio (Lc 1,30). Maria ebbe la grazia in anticipo per i meriti futuri di Cristo. Ella non fu soggetta alle conseguenze del peccato di origine; è Immacolata perché il Signore Dio voleva prepararsi un tabernacolo nel suo cuore.
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8. Oggi siamo chiamate a considerare l'Immacolata Concezione di Maria. A Lourdes appare la "Vergine", a Fatima esorta a considerare il suo "Cuore Immacolato". Ella ebbe un cuore bello che non conobbe mai il peccato, per questo il Figlio di Dio volle sceglierlo per sua dimora.
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9. Se tu vuoi ricevere bene Gesù devi togliere il peccato; se vuoi fare bene l'apostolato, devi togliere il peccato. Escludere il peccato perché tu possa essere intima con Gesù e possa dare al mondo Gesù.
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10. Il peccato è di due specie: originale e attuale. Dal peccato originale noi siamo stati purificati nel battesimo. Maria non ebbe bisogno di purificazione come non ne ebbe bisogno Gesù sebbene egli si fosse sottomesso alla cerimonia liturgica prescritta. Dobbiamo sempre ricordare con grande amore due date: la nascita perché ricorda il dono della vita, il battesimo per cui rinasciamo alla vita della grazia. Quanto è amabile il ricordo di quel giorno.
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11. Noi siamo purificati, non dovremmo commettere peccati attuali, quelli cioè che si commettono dopo l'uso della ragione ad occhi aperti. Il peccato richiede tre cose: la materia, l'avvertimento, il consenso, ossia la volontà. Questo è il peccato che dobbiamo togliere per dimostrare l'amore all'Immacolata.
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12. Consideriamo sempre il quarto mistero gaudioso, in cui chiediamo di detestare il peccato. Quando una persona combatte i difetti, quelle che poi commette sono debolezze, non volontarie.
Sia frutto di questo ritiro l'odio al peccato. In questi ultimi anni la detestazione, l'odio al peccato sono molto diminuiti. Molti si credono cattolici solo perché vanno a messa, ma ciò che ci distacca da Dio è il peccato. Molte volte l'ambiente mondano si estende un po' anche nelle case religiose.
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13. Bisogna avere odio al peccato, come ci spaventa un serpente velenoso. Oggi l'orrore al peccato non è più vivo nel mondo. Si è talmente familiarizzato con il peccato che i sacerdoti molte volte sono in dubbio se possono dare l'assoluzione. Vi sono delle persone che si confessano, ma dicono che vivono continuamente la stessa vita. Non è la stessa cosa sapere che siamo sempre deboli e avere la volontà di ritornare ai difetti di prima.
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14. Il lavoro del sacerdote e della suora collaboratrice del sacerdote è innanzitutto quello di togliere il peccato, far confessare bene; poi stabilire la vita divina nelle anime, farle comunicare bene.
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15. Odio davvero il peccato? Ho orrore? Mi confesso con vero e sincero pentimento? Ci son deficienze nelle mie confessioni? Riparare le imperfezioni delle confessioni fatte nell'anno. E' molto più facile che in confessione manchi il dolore che la sincerità. Molte anime stanno tranquille solo perché pensano di essersi confessate, ma non pensano che si sono confessate bene e specialmente se v'è stato il dolore. E questo si riconosce quando uno a poco a poco si corregge.
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16. Tanto amiamo il Signore e ci avviciniamo a Lui quanto odiamo il peccato. Non basta avvicinarci all'altare col corpo, bisogna che ci sia il cuore vicino a Gesù, che si eviti qualunque offesa a Gesù. Dio si lamentava degli Ebrei che lo adoravano con le parole e non col cuore.
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17. Maria non solo fu esentata dalla colpa ma anche arricchita di grazia tanto che fin dal primo istante già superava tutti gli angeli e i santi. I santi ricevono la grazia come servi di Dio, Maria l'ha ricevuta come madre di Dio. Ora il servo è in ben diversa condizione dalla madre. La grazia concessa ai santi li fa diventare amici di Dio, la grazia di Maria la rese degna di divenire madre di Dio.
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18. Voi cercate di adornare il tabernacolo, la chiesa, gli oggetti che stanno molto vicino a Gesù. Maria era il tabernacolo stesso. Nessuno fece mai una comunione così intima con Gesù come Maria, né alcun santo fu più preparato di Maria. Maria diede a Gesù la natura umana.
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19. Noi non possiamo arrivare a quel punto, però quando amiamo Gesù diventiamo come la madre di Gesù che rispose a quello che gli vennero a dire che lo attendeva la madre e i cugini: Chi sono mia madre e i miei cugini? (Lc 8,20). E' un mistero di grandezza e di grazia diventare come la Madre di Gesù.
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20. Ringraziamo il Signore di aver istituito la santissima eucarestia e chiediamo a Maria di farci partecipare della sua grazia. Evitiamo il peccato mortale, ma anche il veniale per poter amare Gesù interamente, profondamente. Fare la volontà di Dio sempre e bene, soprattutto in quello che l'essenza, il costitutivo metafisico essenziale: la santificazione.
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21. Si va alla comunione per santificarci: La volontà di Dio è che vi facciate santi (1Ts 4,3). Quando un'anima va alla comunione con il desiderio di compiere in tutto la volontà di Dio, di togliere il peccato e acquistare le virtù, allora sì che progredisce nella santità. E a forza di dire di sì, si va avanti e si progredisce. E anche se ci accusassero, se ci attribuissero difetti che non abbiamo, che importa? Compiere sempre la volontà di Dio. Non solo allontanarci dal peccato, ma imparare a dire sempre sì come fece la vergine benedetta: "Fiat mihi secundum verbum tuum" (Lc 1,38).
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22. Viviamo con Maria. La vergine benedetta ha il potere di ottenere due grazie: odio al peccato e desiderio e disposizione di fare la volontà di Dio. Questa serie di "sì" nella vita, ci condurrà a dire l'ultimo sì in punto di morte e per tutta l'eternità. La Madonna Immacolata ci illumini e ci dia la forza di corrispondere alla grazia del ritiro mensile.

Dicembre 1948

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61 Dicembre 1948