Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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JMJP.

G.D.P.H.

3. PAULUS APOSTOLUS

«Mihi data est gratia haec: in gentibus evangelizare investigabiles divitias Christi et illuminare quae sit dispensatio sacramenti absconditi a saeculis in Deo... ut innotescat... per Ecelesiam multiformis sapientia Dei» (Efes. III, 8[-10.]
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a) Apostolato è continuazione dell'opera del Cristo. Egli fu l'Apostolo[:] «habemus apostolum et pontificem Christum Jesum»; e diede a S. Paolo, ai [D]odici, ai Sacerdoti l'Apostolato: «A quo accepimus apostolatum»[.] Apostolato è dedicare le forze per conquistare a Gesù Cristo (Regno di Dio); per edificare la Chiesa, per dare Dio agli uomini; e gli uomini a Dio.
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b) L'Apostolo crede, vuole, opera[.]
S. Paolo credeva: [«]Quibus voluit Deus notas facere divitias gloriae sacramenti huius in gentibus... Justitia Dei per fidem Jesu Christi»[.]
Voleva. [«]Impendar et superimpendar... omnibus omnia factus... Apostolus secundum imperium J[esu] Ch[risti[».]
Operava. Missione superiore; certo della vittoria; per tutto il mondo, esaurendosi.
Così il prete: abbia fede viva; voglia seriamente, infaticabilmente, fino alla morte[.]
Bello e grande consumarsi per così alti ideali tra gli uomini: «qui erudiunt multos ad justitiam... fulgebunt».
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c) Sussidi: il cuore umano che è naturalmente cristiano, aspira alla verità, alla virtù, alla pace;
il gran mondo accettò il vangelo perché in nessun altro modo aveva pace e bene; oggi le circostanze sono uguali;
il potere di Dio: [«]habuimus in Deum loquentes ad vos evangelium[»;]
il vangelo stesso che è soluzione di ogni dubbio, liberazione dalla colpa, virtù e sacramentale: «vivus est sermo Dei et efficax et penetrabilior omni gladio ancipiti et pertingens usque ad divisionem animae ac spiritus [...] et discretor cogitationum et intentionum cordis» (1Cor. II, 28)8[.]
L'apostolato della vita interiore è il primo;
poi: l'apostolato della sofferenza,
l'apostolato dell'esempio,
l'apostolato della preghiera,
l'apostolato delle edizioni,
l'apostolato delle opere.
Esame: Che sarà di me? nel gran giorno? - Esame.
Dolore: Offro in soddisfazione l'umiliazione mia, i meriti di Gesù Cristo, l'apostolato di Maria e dei santi Apostoli e Sacerdoti.
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A G[esù] Maestro

Vi adoro, o Maestro ed Apostolo del Padre; vi ringrazio di averci portato dal cielo il Vangelo e la dottrina vostra svelandoci il mistero della redenzione voluta dal Padre.
Vi benedico per avermi chiamato all'apostolato per evangelizzare a tutti le vostre ammirabili ricchezze. Siate benedetto per i frutti ottenuti! Ma quanto sono addolorato e quasi affogato e smarrito per l'immenso bene che non ho fatto... A chi ricorrerò se non al Vostro Cuore?; ed alla vostra e mia Madre Maria? Non ho che Voi... spero solo in Voi... «non est in aliquo alio salus» [At. 4,12].
Se avessi studiato di più od avessi sentita la fede come Paolo, Alfonso, Francesco! Più fede nel vostro aiuto.
Se avessi posseduto più zelo per la gloria di Dio e per le anime; i diritti di Dio, la eterna salute dei fratelli sono beni immensi... ed io? quale freddezza[!]
Se fossi stato più umile e mai avessi cercato me stesso... più diligente nel preparare le prediche... più fervoroso nel pregare prima di tenerle più curante delle edizioni!...
L'Apostolato ripara gli scandali. Ve ne sono tanti; fin dove si estendano le conseguenze io lo ignoro... allora? «Numquam finem fecit praedicandi et scribendi». Mi tengo presenti i trenta Dottori della Chiesa... li ammiro... li invoco... li imito.
Rosario, invocazione degli scrittori9, miserere.
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8 Questa citazione non corrisponde Il testo citato si riferisce a Eb 4,12.

9 Si tratta delle Invocazioni degli scrittori riportate nel libro di preghiere della Famiglia Paolina e che ora sono dette: Litanie per la formazione dei promotori della comunicazione sociale.