Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XL
SAN PAOLO
Roma Casa Generalizia,
OTTOBRE-NOVEMBRE 1965

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

Leggete questo libro (Bar. 1,14).

LETTURA DELLA SACRA BIBBIA

PAROLA DEL SIGNORE

Disse Gesù Maestro ai farisei: «Leggete le Scritture; esse vi parlano di me, e mi rendono testimonianza».

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I maestri dediti al prezioso incarico della formazione degli aspiranti faranno bene a leggere e far leggere ciò che san Paolo scrisse a san Timoteo: «Tu rimani fedele a quello che hai imparato, e di cui sei pienamente convinto, perché non solo sai bene da chi lo hai appreso, ma anche perché sin da fanciullo tu hai conosciuto le Scritture Sacre, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza, mediante la fede in Gesù Cristo. Tutta la Scrittura è ispirata da Dio, è utile per l'insegnamento, per convincere, per correggere, per formare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia formato perfetto quale dev'essere pronto per ogni opera buona» (II Tim 3, 14-17).
Gesù Cristo a Satana che lo tentava a cambiare la pietra in pane rispose: «Non di solo pane vive l'uomo, ma della parola che procede da Dio».
Gesù ordinò agli Apostoli: «Andate, ammaestrate tutte le genti. Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli. Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi disprezza me» (Luca 10 16).
«Chi non ascolterà la Chiesa, sia per te come un pagano ed un pubblicano» (Mt 18, 17).
Agli Efesini (3, 8-11): «A me, che sono il minimo tra tutti i santi, è stata concessa questa grazia, di annunziare tra i gentili le incomprensibili ricchezze di Cristo, e di mettere in luce di fronte a tutti quale sia il piano di questo mistero, tenuto celato, sin dalle origini dei secoli, in Dio, che ha creato ogni cosa, affinché sia ora svelata per mezzo della Chiesa ai principati e alle potestà, nell'alto dei cieli, la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che egli ha mandato ad effetto per mezzo di Cristo Gesù, Signore Nostro».
«Questa è la vita eterna: che conoscano te solo Dio vero e Colui che tu hai mandato, Gesù Cristo» (Gv. XVII, 3).
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PAROLA DEI PAPI

PAOLO VI
«È necessario un ritorno alla Bibbia: non sarà mai raccomandato abbastanza di nutrire la nostra fede a questa fonte prodigiosa. La nostra vita spirituale si alimenta spesso di opere scritte da uomini, santi e saggi certamente, ma che non sono ispirati direttamente da Dio come lo furono gli autori della Bibbia. La nostra pietà... non si fissa abbastanza sul mistero che Dio rivela nella sua Parola, raccolta direttamente nei Libri Santi».
«Lavorate per diffondere l'amore, lo studio, la meditazione, l'osservanza della Parola divina quale la Sacra Scrittura ci conserva e ci offre. Conosciamo tutti le cautele che devono accompagnare la divulgazione della Bibbia... Ma ciò non deve ostacolare tale diffusione».
Il Card. Montini (10 marzo 1960, ora Paolo VI), per una Giornata Biblica scriveva: «Questa giornata ha lo scopo di ravvivare il culto della Sacra Scrittura.
È necessario questo incitamento alla devozione alla Bibbia? Sì, per ragioni d'indole generale: nella Bibbia una delle fonti della nostra fede. Non sarà mai raccomandato abbastanza di nutrire la nostra fede a questa fonte prodigiosa.
Riconosciamo umilmente che spesso non siamo dei fervorosi cultori di questo studio pio e serio della Sacra Scrittura».
Seguono tre sue esortazioni:
1) Anche se già vi è una scienza teologica dei Testi, «questo non dispensa dal ricorso personale e diretto al Libro Sacro».
2) La vita spirituale si alimenta spesso di libri scritti da uomini saggi e santi, «ma che non sono ispirati direttamente da Dio, come lo furono gli autori dei Libri Sacri, che compongono quella grande letteratura che chiamiamo Bibbia».
3) La pietà spesso si rivolge a cose di second'ordine, al facoltativo, all'utilitario, anche al discutibile, «mentre non abbastanza si fissa sul ministero di Dio che si rivela nella sua Parola, la Bibbia, non ascolta direttamente la sua voce... che la Chiesa è incaricata di ripetere e diffondere... e che ci procura così quel fatto immenso che è la spiritualità cristiana».
«Ritorni la divozione per la Bibbia, come veicolo della Parola divina, che in quella maniera si è storicamente e concretamente espressa».

GIOVANNI XXIII
«Risoluzione pratica: ogni partecipante alla Udienza, tornando in famiglia, cerchi se vi è la Sacra Bibbia. Nel caso affermativo: aprire con frequenza quelle pagine elette e nutrirsene lo spirito; in caso negativo: provvedere senza indugio a dare il posto d'onore, nella propria casa, al Libro per eccellenza»
«Anticamente si era un po' restii a familiarizzarsi con la Bibbia poiché siccome alcuni fratelli nostri cristiani si sono allontanati dalla Chiesa asserendo di rimanere con la Bibbia e non ritenere necessari per la fede il Papa, la Chiesa, il Sacerdozio, si temeva quasi il rischio di pensare ed agire come loro.
Ma bisogna rassicurarsi. Sappiamo, infatti, che la Bibbia è moltissimo e contiene il vero. Ma essa non basta... C'è sempre la Parola viva degli Apostoli, a cominciare da Pietro, che occorre ascoltare, vi sono i sacramenti, segni sensibili della grazia; vi è l'unità della Chiesa».
«... Non è questo, diletti figli, il primo compito del sacerdozio cattolico, comunicare cioè la grande dottrina dei due Testamenti e farla penetrare nelle anime e nella vita? Gesù è il Redentore Divino, Gesù il Pastore, guida il suo gregge con la celeste dottrina e col fuoco di questa dottrina tutto accende. I Padri della Chiesa primitiva, che furono essi mai se non precipuamente lettori e interpreti in faccia a tutto il mondo della Sacra Scrittura?... La cultura del vero cristianesimo ha questa base precisa».
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PIO XII
«Tra l'Incarnazione del Verbo di Dio e la Predicazione vi è una stretta relazione, una mirabile vicinanza e necessità. Il Discepolo di Cristo, come la beatissima Vergine Maria, offre, dona, dà Cristo; è il portatore di Cristo. La Madre di Dio ha rivestito Cristo della carne umana, il predicatore del Vangelo lo veste dell'aereo abito della Parola; là e qui vi è la stessa verità che ammaestra gli uomini, li illumina e li conduce a salvezza: il modo non è uguale, ma la virtù è la stessa».
«I Sacerdoti pertanto, dopo aver essi medesimi scandagliato con diligente studio le sacre pagine, dopo averle fatte loro sostanza con la preghiera e la meditazione, dispensino con il dovuto zelo nelle prediche, nelle omelie e nelle esortazioni le celesti ricchezze della divina Parola... Diano dunque il loro favore e il loro appoggio alle pie società che hanno per fine di propagare tra i fedeli le stampe dei Sacri Libri, specialmente dei Santi Vangeli, e di adoperarsi con sommo impegno perché nelle famiglie cristiane se ne faccia ogni giorno regolarmente la lettura, con pietà e divozione».

CONSIDERAZIONI

La Bibbia è il Libro di Dio. Dio ne è Autore primario; l'agiografo scrisse sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, dichiara S. Pietro: «Spiritu Sancto inspirati locuti sunt sancti Dei homines».
Dio, l'Essere infinito, perfettissimo, onnisciente, eterno, onnipotente, creatore.
Dio ha pronunziato una parola; ed ecco l'universo, che è immenso. Egli potrebbe con una parola cancellare tutto, ridurre al nulla, potrebbe invece creare altri innumerevoli mondi.
Se cercate un libro di un degno autore, è la Bibbia, Parola di Dio.
Sarebbe una gioia immensa sentire una Parola di Dio; ma la Bibbia è tutta una sua lettera scritta per l'uomo: composta di settantatre libri particolari. Quale consolazione aprire tale lettera di Dio nella solitudine, in Chiesa, nel silenzio della campagna, leggere! e Dio fa sentire qualche cosa nell'intimo dell'anima. Si sente che non è parola di uomo, ma Parola di Dio.

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La Bibbia contiene la più alta e necessaria scienza. Contiene la storia universale. Ci dice che Dio in principio creò il mondo, gli angeli, l'uomo; ci narra la caduta dei nostri progenitori; il castigo, le promesse e l'attesa e la venuta del Salvatore Gesù Cristo, come Via e Verità e Vita, che stabilì la Chiesa a continuare la stessa sua missione e vive nei secoli, offrendo a tutti la salvezza; poi, la conclusione del tempo, a cui succede l'eternità descritta dall'Apocalisse.
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La Bibbia illumina la via della vita, in cui camminare; istruisce sulle verità da credersi, sulla morale da seguire, i mezzi di grazia per vivere. Non si tratta di un uomo sapiente, ma Dio è la stessa Sapienza infinita, che ne partecipò, secondo le necessità, per la vita eterna.
Ecco un esempio del valore della Parola divina: quando S. Agostino, giovane, si trovava nella suprema lotta interiore, sentita una misteriosa voce, tre volte ripetuta: «tolle et lege», prese in mano la Bibbia, l'aprì a caso, e trovò le parole: «Nox praecessit, dies autem appropinquavit. Abiiciamus ergo opera tenebrarum; et induamur arma lucis. Sicut in die honeste ambulemus, non in comessationibus et ebrietatibus, non in cubilibus et impudicitiis, non in contentione et aemulatione, sed induimini Dominum Iesum Christum; et carnis curam ne feceritis in desideriis» (Rm. XIII, 12-14).
Si convertì, fu Vescovo, molto scrisse, si santificò.
Sant'Agostino ama chiamare la Parola di Dio «Mysterium magnum». Per illustrare la natura, l'efficacia e la virtù della Parola di Dio il grande Dottore della Chiesa usa varie immagini e similitudini. Egli chiama la Parola di Dio: «Cibo e pane» delle anime, «Luce» che illumina tutto l'universo, «Acqua pura» offerta dal Buon Pastore alle pecorelle, «Pioggia e nube» venienti dal cielo.
O si legge la Bibbia, o si ascolta chi l'ha letta nei catechismi, istruzioni, predicazioni, secondo Gesù Cristo ha stabilito: «andate ed insegnate». La Chiesa ci dà l'insegnamento ordinario e anche straordinario.

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È gran pena pensare di un cristiano che, potendolo, non abbia letto la Bibbia! Maggior pena se il Sacerdote o il Religioso non leggesse la Bibbia! Ma pena massima se i Paolini e le Paoline che, stampano e diffondono la Bibbia, non la leggessero essi stessi!

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Per una lettura completa:
- una Bibbia piena di catechismo e liturgia;
- un catechismo pieno di Bibbia e liturgia;
- una liturgia piena di catechismo e di Bibbia.

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Il commento alla Bibbia ha due scopi, che si devono tener presenti: far capire il testo, interpretato secondo il pensiero della Chiesa; rendere pratico l'insegnamento del testo.
Dovendosi dare la Bibbia a tutti gli uomini, i commenti dovranno proporzionarsi alla mentalità e ai bisogni delle varie classi di persone, spesso diverse per cultura.

Dottrina
Il cristianesimo è insieme dottrina, morale, culto, come risulta dalla Bibbia.
Il Nuovo Testamento è stato arricchito di verità e insegnamenti datici da Gesù Cristo e insegnati dalla Chiesa. Nel «Credo apostolico» e nel «Credo della Messa» viene professata la prima verità, «il Padre Creatore»; seguono tutti gli articoli insegnati dal Nuovo Testamento.

Morale
Nel Nuovo Testamento conosciamo i grandi perfezionamenti per la vita cristiana rispetto all'Antico Testamento. Sono gli esempi e gli insegnamenti del Maestro Divino: le otto beatitudini predicate, ad esempio. Gesù Cristo stesso ha messo a confronto tra i due Testamenti: «Avete udito che amiate gli amici e odiate i nemici; ma io vi dico: amate chi vi odia». E Gesù Cristo morì anche per i crocifissori.
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Culto
Nell'antico tempo: la preghiera e il sacrificio secondo il Vecchio Testamento; ad ogni passo si parla dell'orazione; e molte preghiere sono inserite, riportate, esaudite; tra i libri domina il libro dei Salmi, che è tutto una preghiera, che è parte principale del Nostro Breviario.
Il sacrificio di tutti i tempi, Abele, Abramo, Melchisedech; tantissimi i sacrifici in occasioni, in solennità, con offerte: particolarmente l'agnello pasquale.
Nel Nuovo Testamento il sacrificio è unico perché d'infinito valore, Gesù Crocifisso; ed è il medesimo che si rinnova sugli altari ogni giorno, in ogni luogo.
Istituiti i sette sacramenti per comunicare la grazia; seguendo il Vangelo la Chiesa ha costruita l'attuale liturgia; come risulta dal Messale, Rituale, Breviario, Pontificale.
Il Vecchio Testamento è indispensabile per comprendere il Nuovo; e questo Nuovo Testamento ne è il frutto e la realizzazione. Il Vecchio genera il Nuovo; la Liturgia lo mostra associandovi l'uno e l'altro; e per capire pienamente il Nuovo, vedere il Vecchio. Non sono due piante, ma l'unico seme, come unica è la Rivelazione; la pianta viva è cresciuta e arrivò a fruttificare nel Nuovo.
Il popolo di Dio di oggi (la Chiesa) di fronte al popolo di Dio (ebreo) è immensamente superiore. Il popolo di Dio ebreo era contenuto in una piccola terra e ad una piccola popolazione; il popolo di Dio oggi è destinato a tutta l'umanità, a tutta la terra: «docete omnes gentes». Il popolo (ebreo) di Dio, limitato nel tempo; il popolo (cristiano) di Dio vivrà fino al termine dei secoli.

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Frutti incalcolabili della lettura del Libro sacro: la Bibbia ha formato lo spirito della nuova era, che si chiama oggi «la civiltà cristiana». Sono milioni e milioni di uomini di tutti i secoli che hanno diradato le tenebre dell'errore, accese in moltitudini di anime le fiamme del più puro cuore e dei maggiori gloriosi eroismi; esse che hanno riempite e riempiono sempre più il Paradiso di anime beate.
S'intende una lettura fatta secondo le buone disposizioni; se ne ha un vantaggio insostituibile; o almeno si apprende dalla bocca di coloro che ne hanno il mandato, i ministri di Dio.

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Lo spirito che anima la Bibbia: è necessario considerare nella Bibbia lo spirito che tutta la penetra e vivifica il lettore. È stato scritto dal Can. Chiesa, nel libro «La chiave della Bibbia», approvato dalle più alte autorità: «La Bibbia è il grande sacramento del Verbo di Dio. Sotto la Bibbia arde il fuoco divino dello Spirito Santo; come sotto le specie sacramentali vive e palpita la Persona divina di Gesù. E come chi riceve l'ostia santa prende un nutrimento celeste di virtù incomparabile, così chi si pasce della parola della Bibbia sente accendersi nell'anima un fuoco divino di ineffabile attività, che penetra l'anima e la rinnova spiritualmente, come attraverso le creature sensibili penetra nell'intelletto l'idea, e nelle parole di una madre amorosa si trasfonde nell'animo del figlio il suo amore; così le parole della Bibbia, passando attraverso gli occhi, riempiono la mente di luce divina e accendono lo spirito di santo amore.
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Chi mangia del Pane della vita vivrà in eterno, e chi si nutre della parola della Bibbia, con le debite disposizioni, si riempie di Spirito Santo. L'uomo è ciò che legge. Tanto più che lo spirito che penetra la Bibbia non è come un libro umano, spirito finito e mutevole. Lo Spirito Santo, invece, è Dio; Dio che tutto conosce e che sapeva fin d'allora chi erano coloro che la avrebbero letta, e scrisse per mezzo degli agiografi parole d'infinita sapienza, e di eterno valore. Parole che Egli attualmente anima e vivifica della sua virtù, come se fossero scritte in questo momento per ciascuno di noi.
Come sono spiritualmente fini e delicate quelle anime che si nutrono abitualmente della sacra Scrittura!
Quanto lume d'intelligenza in loro! quale intimo conoscimento del cuore umano! quale placida ed amorosa rassegnazione alle disposizioni della volontà divina; quale dolce fiducia nella Provvidenza di Dio; quanta prudenza nelle loro azioni, quanta fortezza nel sopportare le avversità della vita; in una parola, quale superiorità sul livello comune degli altri uomini!
Si vede che la Bibbia non è come gli altri libri. In questi vi possono essere delle cose e anche dei ragionamenti e delle idee; ma nella Bibbia c'è la vita, un mare di vita, cioè la pienezza senza limiti della vita divina».

PER NOI PAOLINI

Il Paolino ha tre motivi speciali per venerare e leggere la Bibbia, oltre ai motivi che valgono per tutti: 1) La Bibbia contiene il messaggio della salvezza che noi dobbiamo dare alle anime, cioè: le verità, l'insegnamento morale ed il culto: esso è quindi il libro più pastorale. 2) La Bibbia è il libro modello al quale deve conformarsi lo scrittore-apostolo. Dio ha creato l'uomo e sa bene come il cuore dell'uomo sia fatto, e perciò la sua parola corrisponde alle necessità intime del cuore umano; così come una madre che prepara l'abito per il suo bambino lo confeziona secondo la statura. 3) Oggi, più che nel passato, valgono le associazioni internazionali per ogni iniziativa; tanto più per la Chiesa che è cattolica ed ha raggiunto i confini della terra. La Società San Paolo, avendo una missione internazionale, dovrà portare la Bibbia, parola di Dio, ovunque giungerà.
Ovunque il Paolino potrà dire questo: è parola rivelata, il suo insegnamento avrà il massimo valore. 4) Viviamo nel secolo del materialismo e di conseguenza «il peccato del secolo è l'ateismo».
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La storia della salvezza è unica: ma in tre periodi: Storia sacra, Vita di Gesù Cristo, Storia della Chiesa. È così che la Chiesa presenta la salvezza all'umanità, che aspira alla Chiesa Celeste, descritta dall'Apocalisse.
La Chiesa comunica la dottrina ricevuta da Dio, come ricevuta dalla Bibbia e dalla Tradizione, che formano un'unica rivelazione. Ora noi dobbiamo far sentire nelle nostre Case una atmosfera spirituale e gioiosa, anche con tale mezzo: la lettura della Bibbia.
Ci troviamo come Davide pastorello, privo di armi per un guerriero; di fronte al nemico, soldato, di enorme statura, fornito di tutte le armi, portate innanzi da uno scudiero. Golia insultò Davide, lo sfidò: «darò le tue carni agli uccelli dell'aria».
Davide rifiutò le armi di Saul; prese la sua fionda col bastone e 5 pietre di ruscello; e andò incontro a Golia in nome del Dio vero, con sicurezza; con la fionda, prese la mira precisa, colpì con la pietra la fronte di Golia, che stramazzò al suolo; e subito dopo corse, gli tolse la spada e gli tagliò la testa.
Noi, la Chiesa, siamo tanto deboli umanamente come Davide di fronte all'avversario. La Chiesa vince con la grazia, mai per uccidere, ma per dare la vita, piuttosto convertendo il nemico alla vita eterna. Le armi della Chiesa sono la preghiera, la predicazione a voce e con lo scritto, l'edificazione per la vita di tante anime: «vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi». Questa è la forza della Chiesa.
La Chiesa trionferà. I Martiri avranno la vittoria: Paolo, il grande Apostolo.
Ogni cristiano si senta soldato per il sacramento della fortezza, che è la Cresima. È necessario operare: qualche volta si direbbe d'imitare i protestanti; sarebbe un'umiliazione per molti cattolici.
Da una tabella pubblicata da protestanti risulterebbe che nel 1963/64, in India, sarebbero state diffuse 2.792.296 copie di Bibbia o parti di essa; o uno dei Testamenti, o Vangeli, estratti.

COME LEGGERE LA BIBBIA

L'Imitazione di Cristo in poche parole spiega con quale spirito si deve leggere la Bibbia: «Omnis Scriptura sacra eo spiritu debet legi quo facta est». Ora, il fine per cui la Bibbia è stata scritta: per invitare gli uomini al cielo, ed indicare la via da seguire. Perciò la Bibbia deve essere letta nello spirito indicato dall'Imitazione di Cristo: «humiliter, simpliciter, fideliter».
Di conseguenza: la Bibbia non si legga in spirito critico, né in spirito di curiosità; ma considerare l'invito e la strada per giungere al cielo.
Altro è lo studio, il quale è necessario nella scuola, altro è il fine spirituale.

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«Avete il Vecchio e il Nuovo Testamento,
e il Pastor della Chiesa che vi guida,
questo vi basti a vostro salvamento».

(Dante Alighieri)


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Si pregano i Superiori delle Case a tenere almeno una meditazione sopra la lettura della Bibbia, esponendo il seguente specchietto.
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SPECCHIO-PROGRAMMA
PER LEGGERE UN PO' PER GIORNO, TUTTA LA BIBBIA
IN CIRCA QUATTRO ANNI

A) NUOVO TESTAMENTO: Libri storici: Vangeli (89 capitoli); Atti degli Apostoli (28 capitoli); Libri didattici: Lettere di san Paolo (100 capitoli); Lettere Cattoliche (21 capitoli); Libro profetico: Apocalisse (22 capitoli).
Nuovo Testamento, complessivi 260 capitoli.
B) ANTICO TESTAMENTO: Libri storici: Pentateuco (187 capitoli), Giosuè, Giudici, Rut, Giuditta, Ester, Tobia, Re, Paralipomeni, Maccabei, Esdra, Neemia.
Complessivamente 503 capitoli.
Libri didattici (305 capitoli); Libri profetici (257 capitoli).
Antico Testamento, complessivi 1065 capitoli.
Totale capitoli di tutta la Bibbia n. 1325.
Così in circa quattro anni, un capitolo al giorno, si può leggere agevolmente tutta la Bibbia.


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Nell'Apostolato Edizioni, proprio dell'Istituto nostro, il Libro che dobbiamo particolarmente diffondere è la Bibbia: più di tutti e prima di tutti e sempre; in parte (Vangelo, Atti degli Apostoli, le Lettere Apostoliche, o altri Libri), o meglio, quando è possibile, diffondere la Bibbia intiera.
A questo fine è stata promossa la Società Biblica Cattolica, presso la Pia Società S. Paolo, sotto gli auspici del Centro per la Preservazione della Fede, presso la Sacra Congregazione del Concilio. Essa si ispira alla devozione a Gesù Maestro Via e Verità e Vita.
Deve diffondersi in ogni nazione. È arricchita di molte indulgenze.
Dal Breve Pontificio di Giovanni XXIII di erezione in Unione Primaria della Società Biblica Cattolica:
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AD PERPETUAM REI MEMORIAM

«La Pia Società San Paolo, il cui fine è di diffondere e incrementare la vita e la dottrina cattolica, mediante la stampa e altri mezzi moderni, già da tempo, allo scopo di aiutare l'apostolato della stampa e la propaganda di libri, riviste e simili edizioni, fondò l'Unione dei Cooperatori, tra i quali è stato scelto un gruppo che doveva dedicarsi in modo particolare a promuovere ogni iniziativa biblica.
La Pia Unione dei Cooperatori si è diffusa in varie Diocesi d'Italia e di altre Nazioni, e nel 1931 ne fu trasferita la sede da Alba a Roma dove lo stesso anno ne furono approvati ufficialmente gli Statuti dall'ora Em.mo Cardinale Vicario dell'Urbe.
Lo stesso fecero altri Vescovi nelle rispettive Diocesi. Affinché questa Società potesse maggiormente estendersi e i soci delle varie Unioni costituite nelle diverse Diocesi si sentissero più strettamente uniti fra di loro, il diletto figlio Giacomo Alberione, Superiore Generale della Pia Società San Paolo, ha presentato a Noi umili suppliche perché conferissimo alla suddetta Società il nome e il diritto di Unione Primaria. Accettando con animo lieto queste suppliche, corroborate dalle commendatizie dello stesso Em.mo Porporato, Vescovo di Ostia Porto e S. Rufina, Noi, consultata la Sacra Congregazione del Concilio, in vigore di questo Breve, con la Nostra Apostolica Autorità, in modo definitivo eleviamo alla dignità di Unione Primaria la Pia Unione detta «Società Biblica Cattolica» e ai suoi Superiori attuali e futuri a norma del Codice di Diritto Canonico, accordiamo la facoltà di aggregare legittimamente tutte e singole le Pie Unioni che, con lo stesso titolo e lo stesso fine, sono già costituite e saranno erette in futuro in qualsiasi parte del mondo, e di comunicare ad esse tutte le Indulgenze e favori spirituali concessi o da concedersi da questa Sede Apostolica alla medesima Unione Primaria. Nonostante qualunque cosa in contrario».

S. Pio X in una lettera al Card. Cassetta (1907): «Essere cosa tra tutte le più utili e più adatta ai tempi», contribuendo essa non poco a «sfatare i pregiudizi che la Chiesa si opponga alla lettura delle Sacre Scritture in lingua volgare o vi metta ostacolo».
Benedetto XV, nell'Enciclica Spiritus Paraclitus esorta «tutti i fedeli e soprattutto i chierici alla venerazione delle Sacre Scritture, congiunta con la pia lettura e l'assidua meditazione», e avverte: «in quelle pagine si deve cercare il cibo che la vita dello spirito fa crescere verso la perfezione».
Lo stesso Papa fondò il Pontificio Istituto Biblico, il quale volle che fosse «fornito di scuole superiori e di ogni attrezzatura biblica» e ne prescrive il funzionamento, e le regole, dichiarando eseguire per tale guisa «il salutare fruttuoso proposito di Leone XIII».
Pio XII lodò l'operato della Società S. Girolamo, che fa più larga propaganda dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli «sicché che non vi sia ormai famiglia cristiana che non ne sia priva e tutti prendono l'abitudine a meditare ogni giorno».
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NOTE
1) In tutte le nostre Chiese e Cappelle sia esposta la Bibbia aperta.
2) È uso nelle nostre scuole, all'inizio della lezione, che si leggano almeno due versetti della Bibbia.
3) Per la maggior diffusione della Bibbia, il prezzo-offerta si riduca in modo da essere più accessibile per tutto il popolo.
4) Prima di leggere la Bibbia ai nostri Aspiranti si dia una nozione delle tre Encicliche sopra la Bibbia: da Leone XIII, Benedetto XV e Pio XII.

AVVIARE ALLA LETTURA DELLA BIBBIA

1) Per i piccoli Aspiranti: abbiano tutti il Vangelo; e per gli Aspiranti un po' grandicelli: abbiano tutto il Nuovo Testamento.
2) Per i Novizi, per i Filosofi, per i Discepoli Professi: prima della lettura di tutta la Bibbia giova dare una sufficiente istruzione generale a modo di introduzione.

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Il programma delle istruzioni potrà estendersi per una settimana, od un periodo più lungo, esempio nel mese di Gesù Divino Maestro.
Gli argomenti per un programma potrebbero essere i seguenti:
I - LA PAROLA DI DIO
a) convenienza di una Rivelazione scritta;
b) spiegazione dell'Antica e Nuova Alleanza;
c) suddivisione dei due Testamenti; (libri storici- didattici- profetici);
d) relazioni simboliche tra l'Antico e Nuovo Testamento: il popolo ebreo, figura della Chiesa; - la Terra Promessa figura del Paradiso; - le lotte e le difficoltà del popolo eletto, figura delle lotte e difficoltà del cristiano, ecc.
II - ISPIRAZIONE
a) natura dell'Ispirazione;
b) qualche paragone esplicativo (artista e strumento);
c) estensione dell'ispirazione;
d) conseguenze: 1) inerranza in materia scientifica, 2) assoluta moralità biblica anche nelle narrazioni di fatti poco edificanti - accennare anche alle imprecazioni e alla guerra.
III - GESÙ CRISTO CENTRO DELLA RIVELAZIONE E DELLA STORIA
a) Promessa del Messia nel Paradiso terrestre e poi ai Patriarchi;
b) se ne profetizza la tribù, la famiglia e la città natale (Is. 11,1 e ss.; Michea 5, 2), la Madre (Is. 21, 7-5), particolari della sua vita (Is. 9, 6; 50, 6; 53, 5-6; ecc.);
c) nel Nuovo Testamento si realizzano tutte le promesse.
IV- I QUATTRO VANGELI
a) Predicazione orale di Gesù, continuata dagli Apostoli;
b) motivo per cui la dottrina di Gesù viene messa per scritto: di qui i quattro Vangeli, gli Atti, le Lettere, l'Apocalisse;
c) Vangelo di S. Matteo: qualche notizia dell'agiografo, destinatari, testo - caratteristiche del suo Vangelo;
d) Vangelo di S. Marco (idem);
e) Vangelo di S. Luca (idem);
f) Vangelo di S. Giovanni (idem).
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V - COME LEGGERE LA SACRA SCRITTURA
a) Sotto la guida della Chiesa (testi approvati e muniti di note esplicative);
b) con fede;
c) con umiltà;
d) con amore;
e) pregando prima e dopo la lettura.
VI - COME SI VIVE LA SACRA SCRITTURA
a) Leggerla assiduamente. La Chiesa è maestra: le letture più belle del Messale e del Breviario sono colte dalla Bibbia;
b) seguire gli insegnamenti morali racchiusi nella Bibbia, specialmente nel Vangelo (esemplificare citando qualche massima in particolare);
c) pregare con la Bibbia (la Bibbia è libro di preghiera: i Salmi, il Magnificat, il Padre Nostro, l'Ave Maria, ecc.).

Gli schemi tracciati sono solamente indicativi: sarà compito del relatore adattare gli argomenti alle varie categorie, tenendo presenti le loro necessità spirituali e la loro preparazione intellettuale e morale.
Si abbia cura che l'esposizione, per quanto possibile, non sia schematica, ma in forma discorsiva e pastorale.

PER I FEDELI E I NON FEDELI

Si sono preparati corsi biblici per corrispondenza: si danno notizie che riguardano gli studi; altri chiariscono i punti più difficili della Bibbia; si risponde alle obiezioni; come leggere la Bibbia. I lettori scrivono e ricevono. Questi corsi sono annuali.
Sono da vari anni con molta soddisfazione.
Dopo l'Italia, si sono inaugurati nelle Filippine. È un grande impegno, per la grande corrispondenza. Le correzioni dei temi sono date da biblisti responsabili.

ARGOMENTI PER CONFERENZE

Bibbia, Libro che manifesta i segni della fascinosa potenza di Dio nella storia dell'umanità.
Nessuna filosofia e nessuna teologia scientifica è in grado di garantire all'umanità l'uguaglianza fra gli uomini. Solo la lettura del Libro Sacro potrà salvare l'uomo dalla spersonalizzazione e dalla disumanizzazione totale.
La Bibbia è un lungo canto di lode a Dio: canto della creazione, canto della missione dell'uomo sulla terra.
Il peccato e la redenzione, la santificazione e la felicità eterna dell'uomo e la gloria di Dio.
La Bibbia va riguardata nel binomio: Famiglia e Umanità.
Gigante della predicazione ai Gentili: San Paolo.
La Bibbia, Libro che riconcilia il passato col presente e con l'avvenire.
La Bibbia è stata per secoli, anche all'insaputa, educatrice dell'umanità.
Seguire gl'inviti dei Pontefici a leggere quotidianamente la Bibbia.

PRIMO MAESTRO

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