Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CONVOCAZIONE DEL CAPITOLO GENERALE

Elenco dei membri delle case dipendenti direttamente dal Superiore generale e formanti un ceto unico per la elezione dei due delegati al Capitolo generale - Regole per la elezione.
Con la presente circolare si comunicano le norme da osservarsi dal ceto di case che dipendono direttamente dal Superiore Generale, per la: elezione dei due delegati (uno Sacerdote e l'altro Discepolo di voti perpetui) che, secondo il disposto dell'articolo 295 n. 8, debbono partecipare al Capitolo Generale.
l.o - Tutte le Case che dipendono direttamente dal Superiore Generale e che sono elencate più sotto, formano un «ceto unico» e in esso hanno voce attiva e passiva i Sacerdoti e i Discepoli di voti perpetui. (Vedi articolo 298).
2.o - In tutte le case che formano il detto ceto unico, i vocali procedono alla elezione dei due delegati senza che nessuno si muova dalla casa di cui è membro.
3.o - Sotto la presidenza del superiore locale i vocali si riuniranno e, recitate le preghiere prescritte, riceveranno dallo stesso Superiore della,, casa una scheda sulla quale ognuno scriverà due nomi, scegliendone liberamente uno tra i Sacerdoti e l'altro tra i Discepoli, secondo la doppia: lista che si trova in calce alla presente circolare. (Vedi articolo 418).
4.0 - Il Superiore riporrà quindi, le schede-così scritte e chiuse dai singoli elettori, unitamente alla sua e davanti a tutti, in una busta che munirà di sigillo. Nella busta inserirà pure una relazione sottoscritta di suo pugno, sugli atti della sessione. Infine spedirà subito tale busta, per posta, al Superiore Generale.
5.o - Il voto, perché sia valido, deve essere libero, segreto e determinato. La propaganda elettorale è vietata.
6.o - Questa elezione dev'essere fatta entro gennaio del 1957, in modo che si possa comunicare a tutte le case il nome degli eletti.
7.o - In tutto quanto concerne l'elezione dei Delegati ci si atterrà esattamente a quanto è stabilito, congrua congruis referendo, dal Diritto Canonico (Can. 160-182 e 506-507) e dalle Costituzioni.
Attenzione! - Tutte le questioni che si desiderano discusse nel Capitolo e tutta la corrispondenza riguardante il medesimo, sia inviata al Superiore Generale contrassegnata con.la parola «Capitolo».
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Tra i Sacerdoti delle case dipendenti direttamente dal Superiore Generale, intervengono per diritto al Capitolo i seguenti:

D. ALBERIONE Giacomo Giuseppe - Superiore Generale
D. ARMANI Torquato Tito - Economo Generale
D. CANAVERO Ercole Clemente - Delegato Regionale delle Isole Filippine
D. DRAGONE Carlo Tommaso - Consigliere Generale
D. FERRERO Battista Alfonso - Delegato Regionale dell'India
D. MARCELLINO Bartolomeo Paolo - Provinciale d'Italia
D. OCCELLI Luigi Pietro - Consigliere Generale
D. ROLFO Luigi Mariano -Delegato Regionale del Canada
D. ZANONI Luigi Damaso - Consigliere Generale
D. ZECCHIN Ugo Alberto - Delegato Regionale di Messico-Cuba

Le Case dipendenti dal Superiore Generale sono:

Casa Generalizia
Noviziato di Albano
Noviziato di Ostia
Casa degli scrittori di Albano
Sampaolo Film di Roma
Casa Editrice SAIE di Torino
Casa di Parigi
Casa di Londra
Casa di Ballykeeran (Irlanda)
Case del Canada (Sherbrooke e Montreal) - Delegazione Regionale
Case di Messico (Messico e Leon) e di La Habana (Cuba) - Delegazione Regionale
Casa di Caracas
Casa di Bogotà
Case dell'India (Allahabad e Bombay) - Delegazione Regionale
Case di Pasay City - Is. Filippine (Vocazionario e Parrocchia) - Delegazione Regionale
Case di Sidney (Australia)
Casa Città del Vaticano
Parrocchia del Buon Pastore
Parrocchia Castel di Decima
Parrocchia Castel Porziano
Casa di Czestochowa (Polonia)
Casa di Remscheid (Germania)

Elenco dei Sacerdoti delle case dipendenti dal Superiore Generale, con voce attiva e passiva:

D. BAGATTA Carlo Antonio (Montreal)
D. BANDINI Giovanni Anselmo (Mexico)
D. BARBATI Adelmo Pietro (Montreal)
D. BARBERO Alessio Guglielmo (Leon)
D. BARBERO Giuseppe Bonaventura (Albano)
D. BARBIERI Alberto Sisto (Roma)
D. BELTRAND Giustiniano Luigi (Bogotà)
D. BERTINO Giuseppe Pio (Pasay City)
D. BOANO Benedetto Fran. Saverio (Ostia)
D. BRACCHI Cesare Pio (Roma)
D. CAPPELLARO Dino Roberto (Mexico)
D. CASOLARI Giuseppe Girolamo (Sidney)
D. CASTOLDI Giovanni Agostino (Roma)
D. CAZZULLO Francesco Michele (Roma)
D. CENDRON Attilio Stanislao (Bogotà)
D. CERATO Mirko Fortunato (Sidney)
D. COLASANTO Antonio Gabriele (Allahabad)
D. CORA Giacomo Flavio (Roma)
D. CORDERO Emilio Ilario (Roma)
D. COSTA Luigi Teresio (Ostia)
D. CRAMARO Olindo Antonio (Athlone)
D. CRICINI Giuseppe Roberto (Caracas)
D. DADOMO Giuseppe Attilio (Sherbrooke)
D. DALLA CORT Erm. Agostino (Roma)
D. DEL CAMPO Pietro Benedetto (Roma)
D. DELPOGETTO Fortunato Greg. (Athlone)
D. DIAMANTINI Ettore Leone (Bombay)
D. DURANTE Attilio Callisto (Sherbrooke)
D. FENOGLIO Angelo Francesco (Roma)
D. FERRERO Giuseppe Mauro (Allahabad)
D. FORNASARI Eugenio Giovanni (Roma)
D. FRANZA Gerardo Timoteo (Albano)
D. GAMBI Valentino Ambrogio (Roma)
D. GHIONE Battista Agostino (Roma)
D. GILE Mosè Agostino (Bogotà)
D. GILLI Marcellino Paolino (Parigi)
D. GNATA Egidio Bernardo (Sidney)
D. GROSSI Gaetano Marco (Pasay City)
D. LABEDZ Giuseppe Luigi (Polonia)
D. LEVISTE Mosè Pasquale (Pasay City)
D. MABRITTO Battista Tommaso (Remscheid)
D. MANFREDI Enzo Lorenzo (Vaticano)
D. MANFREDI Giovanni Leon. (Sherbooke)
D. MARENGO Alessandro Sebastiano (Torino)
D. MARIANI Giuseppe Alberto (Roma)
D. MARSIGLI Vittorino Pascasio (Leon)
D. MARSON Aristide Eugenio (Pasay City)
D. MAYOR Giuseppe Michele (Pasay City)
D. NOSETTI Aurelio Basilio (Roma)
D. PASQUALI Giuseppe Alfonso (Albano)
D. PELLICCIA Guerrino Giovanni (Londra)
D. PERINO Renato Marcello (Bogotà)
D. PETTINATI Angelo Dionigi (Parigi)
D. PIAZZA Giovanni Pierino (Roma)
D. PIAZZO Michele Gabriele (Torino)
D. PISTONE Giovenale Domenico (Londra)
D. RANIERI Luigi Igino (Roma)
D. RAVINA Domenico Tarcisio (Parigi)
D. ROBALDO Cesare Giov. Ev. (Albano)
D. ROSSI Antonio Eugenio (Allahabad)
D. RUGGERI Paolo Pier Canisio (Roma)
D. SANTI Corrado Ermanno (Mexico)
D. SELVO Leopoldo Isidoro (Pasay City)
D. SEMMLER Enzo Michele (Remscheid)
D. SIMONI Renato Celso (Athlone)
D. SIRITO Francesco Michele (Caracas)
D. SIRITO Settimio Fedele (Bogotà)
D. SOLIGO Palmiro Agapito (Roma)
D. SOPPELSA Alvise Luigi (La Habana)
D. SPARACIO Vincenzo Domenico (Roma)
D. SPECIALE Antonio Giuseppe (Roma)
D. SPERANDIO Domenico Carlo (Roma)
D. TAPIA Ettore Eugenio (Mexico)
D. TEMPRA Attilio Emanuele (Bombay)
D. TESTA Marco Lorenzo (Bogotà)
D. TRAFFANO Isidoro Giacomo (Bogotà)
D. TURCI Eugenio Clemente (Roma)
D. VALENTE Domenico Antonino (Londra)
D. VILLENA Francesco Giuseppe (Pasay City)
D. VITTORIA Raffaele Teodoro (Roma)
D. ZAPPA Mario Alessandro (Sherbrooke)
D. ZECCHINATI Francesco Basilio (Mexico)
D. ZEGA Leonardo Francesco (Roma)

Elenco dei discepoli di voti perpetui, delle case direttamente dipendenti dal Superiore Generale con voce attiva e passiva:

Fr. ABRATE Giovenale Angelico (Montreal)
Fr. AGUILLAR Fiorenzo Bernardo (Mexico)
Fr. BIANCO Luigi (Parigi)
Fr. BIANCON Ampelio Lino (Roma)
Fr. BREZZA Nicolò Basilio (Roma)
Fr. CALDELLARA Spirito Maggiorino (Parigi)
Fr. CANCLINI Aniceto Crisostomo (Roma)
Fr. COLETTI Mario Michele (Montreal)
Fr. DE BLASIO Alberto Silvano (Roma)
Fr. DEGANI Pierino Andrea (Mexico)
Fr. DEMARIE Secondo Corrado (Torino)
Fr. FONTANA Pietro Giacomo (Roma)
Fr.GIOMBANl Domenico Vin. (Sherbrooke)
Fr. GIULIADORI Augusto Gregorio (Leon)
Fr. GUGOLE Giorgio Bernardo (Parigi)
Fr. KUCICH Giovanni Gaetano (Parigi)
Fr. MELCHIORO Mario Luciano (Sidney)
Fr. MIGLIOLI Lino Gabriele (Roma)
Fr MOLINO Elio Domenico (Vaticano)
Fr. MONTANARO Luigi Timoteo (Roma)
Fr. MONTICONE Vincenzo Tarcisio (Ostia)
Fr. MOTTURA Secondo Gesualdo (Torino)
Fr. PANARO Alfonso Bernardo (Pasay City)
Fr. PAVESI Matteo Marcello (Londra)
Fr. PENAS Cirillo Giuseppe (Caracas).
Fr. PIZZACALLA Alfonso Daniele (Londra)
Fr. PIZZOLATO Angelo Flavio (Roma)
Fr. PUNTO Marcellino Giovanni (Pasay City)
Fr. QUIRITI Pietro Felice (Roma)
Fr. RAUCCL Antonio Candido (Torino)
Fr RIZZO Giovanni Pio (Bombay)
Fr ROMITI Carlo Giuseppe (Athlone)
Fr ROSSI Francesco Pietro (Roma)
Fr. RUFFOLI Adone Bernardino (Allababad)
Fr SCARNATO Giuseppe Rosario (Bogotà)
Fr. SHU ING-CHUNG Ignazio P. (Pasay City)
Fr. SHU SIAO-CHING Gaspare T. (Pasay City)
Fr. SIMEONE Erasmo Sergio (Torino)
Fr. STAGLIANO' Giuseppe Salvatore (Torino)
Fr. ULMERT Zeffirino Gerardo (Montreal)
Fr. ZACCONI Cornelio Martino (Caracas)
Fr. ZANATTA Francesco Paolo (Roma)
Fr. ZANCHIN Egidio Gilberto (Torino)
Fr. ZANINI Lucino Spirito (Montreal)

Il Superiore Generale

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VERBALE
delle sessioni tenute durante lo svolgimento del
I CAPITOLO GENERALE DELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO

CONCLUSIONE
(Primo Maestro)

Il Primo Maestro, alla chiusura del Capitolo, «Adesso - ha detto - si firmerà tutto il complesso dei verbali e le risoluzioni del Capitolo, poi può essere che qualche cosa sia rimasta un po' imprecisa; allora si manderanno le copie ai Provinciali perché le rileggano e poi le rimandino corrette se troveranno da correggere; in maniera che risulti veramente la volontà del Capitolo, quella che è stata espressa tutti insieme.
Il problema numero 1 è quello delle vocazioni. Questo deve rimanerci ben fisso in mente perché le case sono di vocazioni e sempre bisogna pensare che si nasce bambini, non si nasce adulti e quindi molte regole vengono in seguito. Gesù ha cominciato in una grotta e poi è arrivato a compiere la sua missione universale.
Subito bisogna cominciare a fare quello che si può e a non aver vergogna a cominciare dalle cose piccole. Sempre il Can. Priero ci diceva: bisogna che ci guardiamo dal pretender l'ottimo, ma cominciare sempre dal poco e aggiungervi ogni giorno qualche cosa.
Quindi ancorché il principio sia umile (la grotta di Betlemme era umilissima, ma c'era Gesù, c'era Giuseppe e c'era Maria), cominciamo sempre da cose piccole aggiungendovi ogni giorno quello che ci è possibile, perché la Provvidenza poi ci accompagna e il Signore è Padre.
La prima volta che papà e mamma mettono i pantaloncini ai loro bambini, li mettono corti, poi se arrivano a 4, 5, 10 anni, allungano i pantaloncini finché quando il bambino è giunto all'età matura si veste da sé e avrà dei vestiti che non hanno più bisogno di essere allungati.
Su questo insisto, non fatevi allucinare dalle cose grandiose. Sei proprio sicuro di fare? E poi? E poi fai dei debiti grandiosi.
I Superiori conoscono sempre cose che gli altri non conoscono e molte cose conoscono gli altri che non sanno i Superiori. Allora mettiamo tutto insieme e aiutiamoci a vicenda. Quanto poi alle case, si possono applicare le parole del Vangelo: «ex fructibus eorum cognoscetis eos»; si conoscono dai frutti, cioè dalle opere, dalle attività.
Quand'è che il sapere è perfetto in un paolino? Non quando egli ha studiato soltanto, ma quando ha fatto esperienza, perché allora abbiamo l'esercizio pastorale e quindi potrà compiere bene e perfettamente il suo lavoro. Ognuno prenda a cuore la formazione completa dei nostri.
Mi ha sempre fatto molta pena l'opposizione
sistematica che è la più brutta posizione per un Istituto.
Altro pensiero: valorizzare bene le province, le regioni e le case. D'altra parte mentre i superiori locali debbono stare uniti ai loro provinciali, questi a loro volta stiano uniti e in ottimi rapporti con la casa generalizia.
L'apostolato è il mezzo di vita per le nostre case, perché questo è il nostro modo ordinario di vivere; la beneficenza e le offerte sono sussidiarie.
Noi tutti nella formazione dei nostri, prendiamo a cuore i problemi dei singoli e non solamente l'educazione in generale, ma coltiviamo le singole pianticelle; e posso anche dire questo: valorizzare l'esperienza dei primissimi e non aver vergogna di metterci coi bambini per coltivarli uno per uno.
Poi dappertutto far sentire la Congregazione. L'isolarci, il considerare solo noi stessi ci mette in una posizione in cui la carità se ne va. No, ma sentire la Congregazione e sentire la Chiesa e sentire l'umanità. Del resto questo l'ha spiegato abbastanza bene Don Borrano stamattina nella meditazione che è stata ottima e andrebbe bene ripeterla. Se è scritta, la manderemo poi in un «San Paolo» a tutte le case.
Stasera, se credete, prima della Benedizione eucaristica rinnoviamo la nostra professione, aggiungendo il voto di fedeltà al Papa «quoad apostolatum».
E ora ecco la conclusione: abbiamo avuto dei giorni santi, abbiamo fatto le nostre discussioni nella più ampia comprensione e carità. Ringraziamo bene il Signore questa sera e vi prego di sopportarmi ancora un poco e intanto di pregare per il Primo Maestro con una di queste preghiere: o «Miserere» o «De profundis».
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