Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXVII

SAN PAOLO
MAGGIO-GIUGNO 1952
ROMA - Casa Generalizia

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

UNA VISITA FRATERNA

Il Primo Maestro ha visitato [Dal 21 marzo al 13 giugno 1952] le case maschili e femminili dell'America. Riassume ora alcuni degli argomenti generali su cui si è colà intrattenuto fraternamente e con soddisfazione spirituale, secondo le circostanze di luogo e di persone. Insieme manifesta la sua riconoscenza a tutti; mentre ringrazia il Signore per le belle opere vedute e la buona volontà di progredire sempre di più nella mentalità, vita e pietà paolina.

ROMANITÀ


In ogni nazione conviene istruire de Ecclesia et de Romano Pontifice, riassumendo ed adattando ai bisogni quanto abbiamo studiato nei Corsi Teologici; svolgendo le tesi sulla Chiesa come società perfetta, soprannaturale e sopranazionale. La presenza e l'attività della Chiesa ha sempre una benefica influenza anche nel campo sociale e culturale. In generale poi giova moltissimo la illustrazione dell'Enciclica «Mistici corporis Christi».

Negli Stati Uniti di America si è iniziata perciò la collana delle Encicliche più notevoli da Leone XIII ad oggi, come quella che già si pubblica in Italia sotto il titolo «Il Pastore della Chiesa che vi guida». Già sono uscite quelle sopra la Scrittura, il Catechismo, l'azione missionaria, l'azione cattolica, l'azione sociale, contro il comunismo, ecc.
Dolorosamente in qualche nazione la bandiera papale è ripiegata, ammainata; i Figli e le Figlie di S. Paolo la spieghino, la innalzino, e sotto la sua ombra combattano le battaglie del Signore. Fermi tutti nella fede: «Pasce agnos . pasce oves.»; «Portae inferi non praevalebunt adversus eam».
Si tenga almeno ogni anno una predica od un'ora di adorazione sopra questo argomento.
Attaccamento a Roma significa: amore alla verità, alla giustizia, alla pace, al progresso.

POVERTÀ ED APOSTOLATO


Si è constatato in parecchie case un eroismo nel costruire dal nulla buoni edifici, apostolato ben organizzato, studi sufficienti, formazione religioso-paolina integrale.
Si cammina con saggezza quando si stabilisce l'economia su l'apostolato. Il primo e principale nostro mezzo di sostentamento, il pulpito, del quale si deve vivere è l'apostolato. Di lì il principale introito; dopo di esso la beneficenza. Ma non si giuochi! tanto meno di borsa; né speculazioni di carattere commerciale od industriale.
Redazione, tecnica, propaganda ben organizzate daranno frutti di apostolato e mezzi di vivere.
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REDAZIONE PAOLINA


Vi sono nelle Costituzioni i principi direttivi. Essi ci innestano in Christo et in Ecclesia; dei quali l'apostolato delle edizioni è una voce, anzi altoparlante.
Articolo principale è il secondo: «finis autem specialis Piae Societatis a Sancto Paulo Apostolo in eo consistit ut sodales, ad gloriam Dei et salutem animarum, pro viribus operam impendant in catholicae doctrinae evulgationem, maxime apostolatu editionis, id est, libraria, cinematographica et radiophonica arte; aliisve uberioribus et celerioribus mediis seu aetatis inventis quae humanus progressus suppeditat, atque temporum necessitates et conditiones requirunt. Curent proinde Superiores, ut quidquid ex Dei munere progrediens aetas in humanas disciplinas et in ipsas technicae industriae artes invexerit, non ad ruinam hominum relinquatur, sed ad gloriam Dei et animarum salutem, ad catholicam scilicet doctrinam propagandam adhibeatur et reapse inserviat».
Altri articoli sono i seguenti: Art. 222. «Meminerint sodales quod in apostolatu Christi exercendo omnibus debitores sumus, maxime quidem parvulis, infidelibus, humilibus et pauperibus, ut per Ecclesiam multiformis innotescat sapientia Christi».
Art. 248. «Peculiari ratione curas convertere debent Superiores ut ars cinematographica, quae tanta efficacitate in multitudines pollet, et ad virtutem aeque ac ad pravitatem instimulare potest, in salutem animarum et ipsius civilis societatis prosperitatem providenter adhibeatur, qua medium scilicet efficacissimi apostolatus».
Art. 255. «Pia Societas a Sancto Paulo Apostolo, iuxta finem specialem, eo etiam tendere debet ut radiophonicum inventum uti validum medium apostolatus, seu ad verbum Dei praedicandum, adhibeatur. Ubi possibilitas datur, Societas proprias quoque stationes radiophonicas habere valet».
Le case ove si esercita espressamente e solamente la redazione hanno il primo e principale ufficio dell'apostolato; sono Albano (Roma) per la Società S. Paolo; e Grottaferrata (Roma) per le Figlie di S. Paolo.

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In unione spirituale ed intellettuale vi sia in ogni nazione almeno una persona o gruppo di persone competenti che ricevano, traducano, adattino alle condizioni speciali del tempo, luogo e persone.
Lo scambio del meglio, da una nazione alle altre, viene di conseguenza. Dalle singole nazioni sia segnalato ciò che può essere utile al centro; e da questo poi come travasato in altre nazioni; onde essere più utili agli uomini.
Si è fatto assai ora presso le case maschili e presso le femminili per gli scrittori e scrittrici, per traduzioni, pitture, ecc. Una sessantina di lavori sono in corso; dei quali una trentina in U.S.A.
Dalla Casa Generalizia dipende poi il coordinamento e l'alta direzione. L'ordine divinamente stabilito e secondo le Costituzioni è:
1) La dottrina della Chiesa,
2) la Scrittura Sacra,
3) la Tradizione sacra.
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Il mandato di Gesù Cristo agli Apostoli fu questo: «Andate e predicate»; perciò la prima diffusione della buona novella venne fatta a viva voce; successivamente vennero scritti da Matteo, Marco, Luca, Giovanni i rispettivi testi del Vangelo. E così molte cose non furono scritte, ma tramandate a viva voce nell'insegnamento ordinario e straordinario della Chiesa. Perciò in primo luogo stanno i Catechismi, approvati dalla Chiesa, di qualunque forma e grandezza, fra i quali specialmente «il catechismo del Concilio di Trento».
Ma la Chiesa ricava il suo insegnamento dalla Scrittura e Tradizione.
Ed ecco, in secondo luogo, la Scrittura con i suoi 72 libri; fra i quali predominanti sono i libri del N. T. specialmente i Vangeli e le Lettere degli apostoli.
In terzo luogo tutto quello che forma il fiume della Tradizione apostolica: Concilii, SS. Padri, liturgie, atti pontifici, Dottori, archeologia, ecc. Quando poi le tre vie, per cui può arrivare a noi la dottrina di Gesù Cristo e della Chiesa sono associate, abbiamo l'ottimo: quale può accontentare ogni mentalità, anche la più esigente. L'apprestamento può avvenire in moltissime forme, tenendo presenti le circostanze di luogo, di tempo, di persone: dall'esposizione all'apologetica, dalla stampa alla radio, ecc.
L'apostolato ha carattere universale: poiché riguarda ogni tempo, ogni luogo, ogni persona, ogni mezzo di trasmissione del pensiero, tutta la dottrina cristiana.

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La Pia Società S. Paolo deriva e ricava la sua dottrina, la sua pietà, il suo apostolato dal Maestro Divino, Pontefice ed apostolo. Gli studi scientifici condotti con intelligenza ed amore serviranno a chiarire sempre meglio quanto le Costituzioni dicono schematicamente. La luce che parte dal Divino Maestro riguarda tutta la scienza naturale e soprannaturale; il mondo creato secondo il disegno del Verbo, la rivelazione, l'insegnamento della Chiesa, Maestra, sono manifestazioni di Dio-Verità. Dal centro partiranno i raggi che illuminano ogni apostolo. Come Gesù disse di sé: «Ego sum lux mundi»; così disse agli apostoli: «Vos estit lux mundi»; ciò in unione e dipendenza da lui, che «erat lux vera».

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La Chiesa, Maestra dell'umanità è illuminata dallo Spirito Santo. Essa ha due nemici: l'errore e l'ignoranza. Essa non rifiuta, ma esamina, eleva ed adopera ogni scoperta, ogni sapere, ogni scienza umana e divina perché tutto è prezioso contributo, per il suo insegnamento.
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PER LO STUDIO


Gli errori, le sétte, le eresie, i partiti contrari alla Chiesa sono in un continuo aumento. Occorre che sia arrestato il progressivo avanzare del nemico. In generale invece si è lenti a muoverci ed il male dilaga. Vi è persino chi ignora importanti documenti pontifici come la Enciclica «Humani generis», la «Quadragesimo anno», ecc.
Sono da tirarsi varie conseguenze:
a) Lo studio della Teologia sia più aderente alla Chiesa da una parte; e dall'altra più aderente alla vita odierna; e rivesta un più spiccato carattere apologetico.
b) Ai corsi teologici si premetta una buona preparazione letteraria, scientifica e filosofica. Il latino è lingua della Chiesa, meglio dà la dottrina; l'abitudine all'argomentazione filosofica facilita la comprensione e l'esposizione; la scienza umana stabilisce un apparentamento efficace con la scienza divina giacché procedono da unico principio e sono come la primogenita e la secondogenita, arrivando a noi da Dio per ragione o per la rivelazione rispettivamente.
c) Ricevuto un consiglio molto utile: il giovane Chierico sia messo in grado di utilizzare meglio il suo sapere. In generale si sanno molte cose in più di quanto se ne utilizzano: nella redazione, nel cinema, nella radio. Di questo buon consiglio la Casa Generalizia è riconoscente; e prende impegno di seguirlo in quanto compatibile con le altre occupazioni. La sana critica, le prove di redazione, la pedagogia, la pastorale, ecc. entrano qui come mezzi necessari.

VIGILARE. . .


Tra i grandi beni di una Congregazione vi è la saggezza nel parlare, l'uso santo della lingua, una edificante corrispondenza epistolare.
Ognuno sa quanto scrive S. Giacomo nella sua epistola cattolica (III, 2): «Si quis in verbo non offendit, hic perfectus est vir; potest enim freno circumducere totum corpus . Lingua modicum membrum est et magna exaltat».
La lingua lodi il Signore, predichi il Vangelo, istruisca il prossimo, spanda una sana letizia nelle comunità, serva per le buone e necessarie relazioni sociali. si canteranno così in eterno le divine lodi con i santi e gli angeli.
Vigilare pure sulle lettere. Far passare da una casa all'altra il bene, mai il male; costruire, mai distruggere; incoraggiare, non favorire le deviazioni, dar sempre il buon esempio, a tutti, specialmente ai giovani.
Vigilare sul cinema, radio, televisione.
«Quis sapiens et disciplinatus inter vos? Ostendat ex bona conversatione operationem suam in mansuetudine sapientiae. Quod si zelum animarum habetis et contentiones sint in cordibus vestris: nolite gloriari et mendaces esse adversus veritatem» (S. Giacomo III, 13-14).
Vi è una sapienza terrena, mondana o soltanto umana. La vera sapienza desursum est, descendens a Patre luminum: si ispira cioè alla fede. Lo Spirito Santo ci dà i caratteri dell'una e dell'altra. S. Giacomo continua: «Perché non è questa la sapienza che scende dall'alto, questa è sapienza terrena, animalesca, diabolica. Dove infatti è gelosia e dissenso, ivi è scompiglio ed ogni azione malvagia. Invece la sapienza che vien dall'alto prima di tutto è pura, poi è pacifica, modesta, arrendevole, dà retta ai buoni, è piena di misericordia e di buoni frutti, aliena dal criticare e dall'ipocrisia. Or il frutto della giustizia è seminato nella pace da coloro che procurano la pace» (Giacomo III, 15-18).
Il buon religioso, come il buon Sacerdote, è sempre figlio dell'eterna sapienza, il servo fedele e prudente, l'uomo saggio ed in continua ascesa: parla secondo la vera sapienza.
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PER LA FORMAZIONE DEI NOSTRI


Occorre tener presente il fine: «Donec formetur Christus in vobis)».
Educare alla vita religiosa e sacerdotale; preparare «attingens a fine usque ad finem, fortiter suaviterque omnia disponens» alla Professione dei voti, all'Ordinazione.
L'educazione invece dei collegi civili, pur se tenuti da religiosi, preparano alla vita cristiana di famiglia, alla vita civile.
Il nostro aspirante come viene istruito nelle lingue e scienze ed apostolato, così deve venire addestrato, avviato, formato, abituato alla osservanza religiosa: alla povertà, castità, obbedienza, mortificazione: «vos de mundo non estis». Prima si opererà per virtù: fatta l'esperienza si passerà ai voti. - Vi è una tentazione, quella in cui caddero i nostri progenitori desiderosi di conoscere il bene e il male: «Eritis sicut dii, scientes bonum et malum». - Mostrare il male sotto forme lusinghiere ed ante tempus è scandalizzare. Si conoscerà il male a suo tempo ed in forma dottrinale.
Conoscere il male a suo tempo e per le giuste vie è dovere ed insieme cosa accompagnata dalla Divina Grazia, come per esempio quando si studia la Teologia Morale. Ma la curiosità morbosa di sapere, sentire, vedere ciò che non conviene o fuori del tempo e dalle strade buone porta amare conseguenze.
La pedagogia da seguirsi è la divina; cioè quella tenuta da Gesù Maestro: anche qui è la via. Leggere bene il Vangelo, studiare bene il modo con cui formò i suoi chierici-novizi gli Apostoli.
Dare il debito posto all'educazione umana; purché l'educazione religiosa preceda, sovrasti, sostanzi, animi tutto.

(Continua al prossimo numero)


INTENZIONI

1) Santuario Regina Apostolorum
2) Per la collana di cultura religiosa
3) Le devozioni della prima settimana del mese
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Anno XXVII

SAN PAOLO
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 1952
ROMA - Casa Generalizia

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

DOPO UNA VISITA FRATERNA

(Continuazione)

LAVORO INTERIORE


I tempi attuali portano ad una superficialità e ad una esteriorità che facilmente penetrano anche negli Istituti religiosi. Occorre la profondità negli studi, nel lavoro spirituale, nel modo di educare, nell'esame di coscienza, nelle opere di zelo, in tutta la vita.
Il lavoro interiore riguarda la correzione dei difetti e l'acquisto delle virtù. Profonde convinzioni nella mente degli aspiranti e grande spirito di fede; ordinamento deciso della vita verso lo stato religioso ed il paradiso; pietà illuminata e costantemente fedele alle pratiche quotidiane, settimanali, mensili, annuali; studi letterari, scientifici, filosofici, e teologici fatti con larghe vedute.
Il giovanetto entrando si trovi in un ambiente di vivo color paolino; subito si orienti alla vita religiosa paolina praticando per virtù, quello che un giorno praticherà per la professione ed i voti: povertà, delicatezza di coscienza, obbedienza, vita comune, apostolato. Questo, si capisce, secondo la sua capacità: chi non si troverà bene potrà più presto prendere altra via e formarsi per altra vita. Niente di scialbo, ma colore vivo, religioso-paolino.

SILENZIOSITÀ OPEROSA


Una sana letizia è di buon vantaggio per lo spirito e per la salute. Il dono della lingua, come organo della parola, ci obbliga ad una riconoscenza e corrispondenza continua al Signore.
La lingua può essere usata in bene od in male: predicatori, insegnanti che non si stancano di parlare, esortare, ammaestrare! mormoratori, ciarloni, seminatori di discordie che si mostrano impenitenti. «Os justi meditabitur sapientiam et lingua eius loquetur iudicium; lex Dei eius in corde ipsius». Il Signore premierà secondo le opere, non secondo le parole.

SEPARAZIONE ED UNIONE


La Famiglia Paolina consta di quattro Congregazioni, ben distinte per governo, amministrazione, fine. Ma vi è tra esse un coordinamento, un'unione di spirito e di vicendevole aiuto che possono dare copiosi frutti. Tanta separazione da assicurare la libertà di azione, il rispetto, lo spirito di iniziativa; tanta unione di spirito da portarsi vicendevole contributo di preghiera e di edificazione. Nella vita pratica: una certa unione ed intesa tra chi sta a capo, separazione invece tra le persone soggette. La cosa è assai delicata.

LIBRO DI PREGHIERE


La nuova edizione è stata molto gradita a tutti, particolarmente per il miglior ordinamento e la scelta delle lodi. Il libro sarà tradotto in alcune nazioni.
Sarà buona cosa un corso di meditazioni in cui venga spiegata ogni preghiera: dall'Angelus ai Vespri. La prefazione sotto forma di invito, le brevi istruzioni sopra le divozioni, la Messa, l'esame di coscienza, la visita ecc. serviranno assai per la pietà e la miglior intelligenza delle pratiche. Ottimo l'uso di fissare il Ritiro Mensile la prima o l'ultima Domenica del mese; ed in tal giorno far l'ora di adorazione ad onore di Gesù Cristo, Maestro Divino.

Sac. ALBERIONE

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