Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XX
APOSTOLATO CELESTE DIFESA DELLA CHIESA

«Il Signore con la sua potenza ti ha
benedetta e per mezzo tuo ha annientato
i nostri nemici». (Gd. 13, 22)5


LOTTE E VITTORIE


Maria è la difesa della Chiesa. «Turris Davidica, Turris eburnea»101 è chiamata nelle Litanie. Molte volte salvò la insidiata vita del Cristo mistico, la Chiesa; come con Giuseppe salvò dall'empio Erode la vita del Bambino Gesù. Gesù fu segno di contraddizione in vita; molto amato e molto odiato; finché venne crocifisso. Ugualmente succede della Chiesa. Di secolo in secolo, sempre nuovi Erodi e nuovi Pilati e Caifa le hanno teso insidie o hanno mosso continui assalti. La Vergine sempre la rese vincitrice. Gesù infatti non promise alla Chiesa perpetua pace, ma perpetua vittoria. Sempre Maria schiaccia la testa al nemico: «Et portae inferi non praevalebunt adversus eam»102.
Narra San Matteo che essendo partiti i Magi dopo aver adorato il Bambino, Erode, geloso, s'insospettì grandemente di essere stato deluso. Aveva sperato che i Magi sarebbero tornati a riferirgli se e dove avevano trovato il nato Re dei Giudei. Ma i Magi, avvertiti in sogno, tornarono
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al loro paese per altra via. Erode, allora, decise la strage dei bambini sotto i due anni, di Betlemme e dintorni. Ma l'Angelo del Signore apparve a Giuseppe di notte e gli disse: «Alzati, prendi il Bambino e la Madre e fuggi in Egitto; e rimani là finché ti avviserò. Poiché Erode cerca di uccidere il Bambino».
Giuseppe con Maria ed il Bambino partirono immediatamente. La Tradizione e l'Arte amano di rappresentarci Giuseppe che guida l'asinello, Maria seduta sulla groppa tenendo fra le braccia, riparato dal freddo, il Bambino; in viaggio di esilio verso l'Egitto. Lasciano la terra nativa, con tutte le comodità che poteva offrire. Vanno in un paese tradizionalmente ostile agli Ebrei; per fermarsi un tempo indefinito; senza poter prevedere come potranno sostenersi e vivere. Si tratta di salvare la vita a Gesù; non si può esitare. La persecuzione è ingiusta; a Dio non mancavano mezzi per sventare i tristi disegni di Erode; perché Dio fugge dinanzi ad un uomo? Questi ragionamenti sono umani: «I pensieri di Dio non sono i pensieri nostri; le vie di Dio non sono le vie degli uomini» dice la Scrittura.
La Vergine benedetta non fece considerazioni umane; conosceva la sua missione: Dare, preparare e conservare il Bambino, l'Ostia per il Sacrificio. E questa secondo le vie segnate dalla divina Provvidenza
S. Giovanni Crisostomo scrive: «Che Gesù Cristo fuggisse non fu timore, ma mistero; fu libera disposizione, non pericolo per il Creatore; fu virtù divina, non debolezza umana. Non fuggì per timore della morte, essendo autore della vita; bensì per dare la vita al mondo. Ma essendo
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nato per morire, perché sfuggire alla morte? Gesù Cristo ci avrebbe privati del Suo ministero di salvezza se fosse morto nell'infanzia. Veniva infatti per edificarci con i Suoi esempi, darci i Suoi precetti, predicare il Suo Vangelo di salvezza».
Questo non si sarebbe avuto se il Bambino fosse stato vittima di Erode.
Maria è la Missionaria.
S. Tommaso domanda: «Perché scegliere l'Egitto a preferenza di altra regione?». E risponde: Perché è cosa tutta propria di Dio ricordarsi nell'ira della Sua misericordia. Il Signore era indignato contro l'Egitto perché esso aveva perseguitato il popolo eletto: ed ora si vendica in modo divino; recandosi proprio a visitare, per i primi, gli Egiziani allo scopo di illuminarli; comunicare loro i Suoi tesori celesti.
La presenza della Sacra Famiglia portò infatti benedizioni a quella regione. Dice S. Giovanni Crisostomo: «Come la visita di Maria alla casa di Elisabetta santificò tutta quella famiglia, così la visita all'Egitto santificò tutta la regione». Dopo la discesa dello Spirito Santo, l'Egitto fu evangelizzato da S. Marco, e divenne una terra di santi: S. Atanasio, S. Cirillo, S. Caterina, S. Apollonia. I deserti si popolarono di migliaia di eremiti; tra essi S. Paolo e S. Antonio.

L'OPERA DI MARIA


Maria porta Gesù. Dopo ogni futura persecuzione si vedrà sempre come Dio ricava bene dal male: per Maria e con Maria. Maria portò
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ai Gentili il Suo Gesù. Fu la prima Missionaria anzi la Missionaria degli infedeli.
Duecento anni dopo Gesù Cristo mistico si rifugiò in Egitto. I Cristiani erano perseguitati dagli Imperatori Romani, novelli Erodi. Migliaia di essi si rifugiarono in Egitto, e questo divenne centro di vita e di perfezione cristiana, donde si diffusero splendori di dottrina, di virtù e di pietà cristiana. La vita religiosa ebbe là come culla e forma concreta. Adoriamo i disegni imperscrutabili di Dio: «L'uomo propone, Dio dispone». Erode perseguita, e Dio svolge i Suoi disegni. Erode uccide, Dio salva le anime. « Convennero i nemici di Dio contro il Signore e il Suo Cristo; Dio si ride di essi». «Cristo vince, Cristo regna, Cristo impera».
I trionfi sono preparati da Maria. Nell'Oremus della Messa della Fuga in Egitto, celebrata in alcuni luoghi al 17 febbraio diciamo: «O Dio protettore di quelli che in Te sperano, che hai salvato dalle mani di Erode il Tuo Unigenito, con la Sua fuga in Egitto, concedi, per la intercessione della beatissima e sempre Vergine Maria, che, liberati da tutti i pericoli di mente e di corpo, meritiamo di arrivare alla patria celeste».
Sempre, dove si va, portando Gesù nel cuore, si comunicano grazie e benedizioni: specialmente dopo la Messa, la Comunione, la Visita al SS. Sacramento e la lettura del Vangelo.
Questo fatto si ripete ogni secolo. Gli Albigesi negavano molte verità di fede, erano dei rivoluzionari e sacrileghi, che mettevano a ferro e fuoco belle regioni della Francia, Spagna, Italia. S. Domenico si oppose dapprima con la
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sua parola di apostolo, ma inutilmente. Ricorse allora a Maria; recitò e fece recitare da tutti e dovunque il S. Rosario; facendo meditare i santi misteri. Maria vinse; ritornò la pace.
I Turchi furono nemici terribili per la Chiesa, durante vari secoli.
Innumerevoli cristiani nella Spagna, nell'Africa, e nelle città marinare furono da essi tradotti schiavi, venduti come semplici cose, trattati in modo inumano. La SS. Vergine intervenne: apparve a S. Pietro Nolasco, a S. Raimondo Peñafort ed a Giacomo re di Aragona; manifestò loro il desiderio che si istituisse un ordine per la redenzione degli schiavi. Sorsero così i Mercedari con il fine di assistere e liberare gli schiavi cristiani, impegnandosi anche eroicamente se mancassero altri mezzi, a sostituirsi ad essi.
Il 7 ottobre del 1571 la flotta cristiana, sotto il comando di Giovanni d'Austria riportò sui Turchi una strepitosa vittoria, presso Lepanto. S. Pio V con tutto il popolo cristiano aveva innalzate ferventi preghiere alla Regina Celeste. Duecento navi furono affondate, novanta incendiate: trentamila turchi uccisi; venticinquemila cristiani liberati. Per mare la potenza turca fu abbattuta. S. Pio V in memoria di tale fatto aggiunse nelle Litanie il titolo «Auxilium Christianorum»103 e chiamò Maria Nostra Signora della Vittoria. Due anni dopo Gregorio XIII stabilì la festa del Rosario al 7 ottobre.
Nell'anno 1683 i Turchi tentarono di colpire la cattolicità per via di terra. Volevano invadere l'Europa specialmente l'Italia, e già assediavano Vienna con esercito formidabile. Innocenzo XI
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supplicò Giovanni Sobieski, re di Polonia, ad accorrere in aiuto di Vienna. Piccolo era il suo esercito, ma attaccò il potente avversario nel nome di Maria. Il nemico fu pienamente sconfitto, ed il Papa stabilì la festa del Nome di Maria.
Vittoria simile otteneva nel 1716 sui Turchi, il Principe Eugenio di Savoia, devotissimo di Maria. Egli non moveva mai all'attacco senza aver prima recitato il Rosario. Clemente XI estese allora la festa del Rosario a tutta la Chiesa.
Nel secolo XVI il Protestantesimo assalì la Chiesa Cattolica. Ma per opera specialmente dei Gesuiti, le Congregazioni Mariane eccitarono i fedeli a sperare in Maria.
Scrive il Campana: «Allorché la riforma protestante, quale vulcano di eruzione, riversava su l'Europa le sue lave distruggitrici del culto mariano e delle antiche istituzioni cattoliche, furono le frequenti apparizioni di Maria sui confini d'Italia, che salvarono da quell'immane devastazione il centro, il cuore della cattolicità: Italia e Roma».
Quando Napoleone Bonaparte, inorgoglito dei suoi trionfi, perseguitò la Chiesa ed imprigionò Pio VI a Savona, la Vergine accorse in aiuto al Vicario di Gesù Cristo, che ne aveva invocata la liberazione. Pio VI aveva anche promesso con voto d'incoronare la Vergine della Misericordia a Savona. Napoleone fu allora sconfitto e dovette abdicare l'11 aprile 1814: mentre Pio VI, liberato, adempiva il suo voto; istituiva la festa di Maria liberatrice; e rientrava in Roma tra gli applausi dei suoi figli.
Nel secolo passato liberalismo e razionalismo insorsero contro la fede, divinizzando la ragione.
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Intervenne l'Immacolata che, apparendo a Lourdes ed operando tanti prodigi, risvegliò la fede nel soprannaturale.
Seguirono il sensualismo ed il materialismo. Leone XIII risvegliò la devozione del Rosario. Ne seguì una reazione forte da parte dei cattolici; l'estimazione per la S. Sede crebbe immensamente; s'impose al mondo intero. La causa della Chiesa è la causa di Gesù Cristo e di Maria.

PREGARE ED OPERARE


Ora la lotta si svolge fra Cattolicismo e Comunismo ateo che tenta invadere la terra. Ma la Vergine già è intervenuta nella lotta. È apparsa a Fátima; ha invitato gli uomini a confidare nel Suo cuore; ha chiesto la penitenza; ha predetto la conversione della Russia. Maria vincerà nel suo modo materno: salvando.
«Lodate Dio Signore nostro che non abbandonò coloro che in Lui sperarono e compì nella Sua ancella quella misericordia che Egli aveva promesso alla casa d'Israele; ed ha ucciso per mano mia il nemico del popolo suo». La verga di Jesse fiorì; la Vergine generò l'Uomo-Dio. Dio restituì la pace, riconciliando in sé le cose infime con le supreme» (Messa della Regina degli Apostoli.
«Sub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei Genitrix, nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus nostris; sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta: Noi ci rifugiamo sotto la vostra protezione, santa Madre di Dio; non respingete le preghiere
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che vi rivolgiamo nel momento del bisogno; ma liberateci da ogni pericolo, ora e sempre, o Vergine gloriosa e benedetta. Così sia». (Liturgia). «Deh, o Signore, difendici da tutti i pericoli della mente e del corpo; e per l'intercessione della beata e gloriosa sempre Vergine Maria, Madre di Dio, insieme a quella di tutti i Santi, concedici benigno la salute e la pace, affinché dissipate tutte le ostilità e tutti gli errori, la tua Chiesa ti serva con tranquilla libertà. Per N. S. G. C.». (Liturgia).
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101 “Torre di Davide, torre d'avorio”.

102 “L e porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).

103 “Aiuto dei Cristiani”.