Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XIV. LA CARITA' DEL NATALE(1)
Siamo nella novena del santo Natale. Ecco, il Signore, Padre celeste, ha voluto mandare suo figlio sulla terra e che nascesse nella grotta. /Dice/ (a) la scrittura: /Il Signore ha voluto così bene all'uomo/ (b), che egli, il Padre celeste ha voluto che il suo figlio venisse per la redenzione [cf. Gv 3,16]. [Noi contempliamo] la vita che ha fatto il figliuolo di Dio incarnato dal presepio sino alla croce, e poi la risurrezione e quindi l'ascensione al cielo. Sic Deus dilexit mundum [Gv 3,16]; il Padre aveva solo un tesoro, il suo figlio, e lo ha mandato per portare la salvezza all'umanità.
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Questo ci porta a meditare la carità. Il vostro ministero è tutto per la carità. E' così che dalla casa centrale mandate le suore appunto per portare la vita alle anime. Così il Padre celeste ha voluto mandare suo figlio sulla terra; e così voi mandate le sorelle [per] arrivare nelle parrocchie, arrivare alle anime, arrivare ai fanciulli, arrivare un po' a tutto, secondo è possibile. Ma bisogna che noi acquistiamo tanta carità. Ecco.
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Carità verso Dio, sì, è la prima cosa. Ma adesso parliamo della carità vicendevole: carità verso le anime, verso il prossimo. Sì, la carità! La carità è un amore, e cioè il desiderio di portare del bene alle persone, alle anime. Sì.
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Pensieri di carità. Pensieri di carità, sentimenti di carità, desideri ispirati dalla carità, parole di carità, azione - tutta la vita - tutta in carità. Sì. E' la vostra missione, secondo Gesù buon Pastore.
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Ora è necessario che /ci sia/ (a) un esame di coscienza, cioè: com'è il nostro interiore e quello che è nell'esteriore? L'esame di carità: Charitas patiens est, benigna est [1Cor 13,4]. La carità è paziente, la /carità è portare del bene alle anime/ (b) e anche al prossimo riguardo ai bisogni materiali. Sì. L'esame di coscienza sulla carità dev'essere approfondita /perché quando si sviluppa in noi la carità allora all'esterno si avrà/ (c) il risultato, le opere.
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La carità. Considerare che ognuna è immagine di Dio, /fatta/ (a) ad immagine e somiglianza di Dio. Noi siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio; e quindi, considerando le persone, allora bisogna sempre portare un grande rispetto alle persone, sì, che sono a somiglianza, a immagine di Dio.
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Può esserci un crocifisso di legno o una statua di Gesù buon Pastore. Ora però, quando si tratta di una persona, c'è una vita; non c'è una cosa morta, come un materiale di legno o di marmo. Ha una anima viva, /fatta da Dio/ (a) e a sua somiglianza. Quindi camminare e portare verso tutti un grande rispetto. Un grande rispetto. Oh!
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Quanto ai pensieri: come si pensa degli altri? Come /si giudicano/ (a) gli altri? I pensieri: pensieri di bontà o pensieri non favorevoli alla vita, particolarmente in comunità. Sì. Il libro La pratica di amare Gesù Cristo è tutto per la carità: Il libro. Sì, l'amore a Dio; ma di riflesso l'amore al prossimo. Sì. Leggere qualche cosa, o almeno fare - qualche volta - qualche meditazione o lettura sopra la carità intima. Sì.
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Poi, i sentimenti. Vi sono i desideri del bene per tutti, specialmente nelle comunità i desideri. Ma i desideri di portare la luce alle anime e di portare la grazia per quanto è possibile. Sentimenti buoni: /può essere/ (a) che la carità sia un po' affievolita. Può essere anche che vi siano delle invidie. Oppure si inclina a pensar male di coloro con cui ci si vive, oppure quando si è /nell'attuazione/ (b) dell'apostolato.
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Poi, la carità nelle parole. La carità nelle parole: vicendevole, con grande rispetto /l'uno con l'altro/ (a), sì. Parlare in bene! E, quanto a questo, riguarda in primo luogo fare la scuola, fare il catechismo, fare tutto quello che porta vantaggio /alle/ (b) persone, /alle/ (b) anime. Quindi operare in carità. In carità! Qui nella casa si sviluppa la virtù della carità, poi la carità si pratica nel ministero, nell'apostolato. Sì! Fare l'esame di coscienza con attenzione: pensieri e sentimenti e opere, ma parole anche! Anche le parole!
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Carità. Che sia paziente la carità! E paziente riguardo anche alle persone con cui si convive. Sì. Poi la missione è proprio una missione di carità continuata. E' tutta la vita vostra. Una volta che si entra, e specialmente quando già si è fatto la professione, vivere in carità e vivere di carità. Sì.
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Quante suore danno tutte le loro forze e il loro tempo alle anime! Questa è carità. E' un ministero di carità. E la carità verso il prossimo porta meriti indefiniti. Indefiniti, quando si sente nell'intimo la benevolenza verso le anime. Vivere la carità. Esercitarsi in comunità, perché è una virtù che si nutre e che si irrobustisce qui. Come bisogna /studiare/ (a) per arrivare alla vita di azione, [così] bisogna attualmente che noi cominciamo dalla vita comune.
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Troveremo /degli ostacoli/ (a), vi saranno anche persone che non ci vogliono bene; ma noi allora le amiamo ancora di più, quelle anime, e preghiamo di più per loro e facciamo anche sacrifici per loro, anche quando sono contrarie alla nostra vita. E non vogliono alle volte - certe persone - non vogliono accogliere la parola di salvezza. E allora, se esse ripugnano, almeno noi preghiamo perché il Signore le illumini. E' così che viviamo in carità. La carità quindi col prossimo. Oh!
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Conclusione: pensare al cuore di Gesù. Il cuore di Gesù, che /viene/ (a) presentato con un raggio di calore. Sì. Fiamma di calore! Sì. E poi guardare a Gesù, al presepio, e guardarlo nei giorni in cui predicava poi alle moltitudini. E fino a quando egli ha amato? Fino sulla croce: Sic Deus dilexit mundum [Gv 3,16]. Egli ha amato. Flagellato, incoronato di spine portò la croce sul calvario, inchiodato, e tre ore di agonia, e poi: «Tutto è compiuto» [Gv 19,30]. E' compiuto con l'amore dando la vita. Dando la vita per tutta l'umanità.
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Chiedere a Gesù la grazia di avere un cuore come il cuore di Gesù. Amare, sì, così! Avanti sempre di più. E qualche volta può essere che le cose, anche il ministero [e] l'apostolato si facciano con una certa freddezza; ma pensiamo entro /di/ (a) noi, e prima di cominciare un'azione, un lavoro, un apostolato: che si parta sempre dall'intimo cercando l'imitazione del cuore di Gesù. Del cuore di Gesù buon Pastore.

Albano Laziale (Roma)
19 dicembre 1966

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(1) Albano Laziale (Roma), 19 dicembre 1966.
287 (a) R: quello che dice.
(b) R: il Signore ci ha ama[ti] ha voluto così bene all all'uomo.

291 (a) R: si sa sia.
(b) R: carità è per importa[re] carità che è portare del bene per le anime.
(c) R: quanto si svi si sviluppa in noi la carità quanto si in noi, allora all'este all'esterno alle opere si avrà.

292 (a) R: faccio fatta.

293 (a) R: fatta da Dio e fatta da Dio.

294 (a) R: si giudicano de si giudicano.

295 (a) R: può essere può essere.
(b) R: nella nell'attuazione.

296 (a) R: l'uno e l'al l'uno con l'altro.
(b) R: delle.

298 (a) R: studiare studiare.

299 (a) R: degli ost degli ostacoli.

300 (a) R: viene viene.

301 (a) R: a.