Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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VI. IN PREPARAZIONE AGLI ESERCIZI(1)
In questo tempo avete fatto tante cose: avete studiato e avete lavorato. E quindi un progresso c'è /stato/ (a). Ora siete davanti in primo luogo agli esercizi spirituali, sì, che potete /fare con serenità/ (b).
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E poi anche il riposo è necessario. San Francesco di Sales diceva qualche volta: per riposarsi, cambiare lavoro. Cioè, cambiando lavoro ci sembra [di provare] come un certo sollievo. Sì. Però con questo non voglio mica dire che non dobbiate fare la ricreazione! Fatela e in letizia! Sì, abituarsi a fare la conversazione, la ricreazione, così da essere poi in grado di avvicinare /la/ (a) gioventù, la quale si può attirare con la letizia. Sì.
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E poi, il corso di /esercizi: uno/ (a) presto, poi l'altro successivo, poi un altro ancora. Oh, allora, che cosa significa fare un corso di esercizi? Come si chiamano, esercizi? Sono esercizi! Esercizi di pietà. /E questi/ (b) esercizi sono: preghiera, meditazione, riflessione, ecc. Sono esercizi. Sì.
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In questa benedetta casa, benedetta dal Signore Gesù buon Pastore, ecco, vi è una formazione, una formazione adatta per il futuro e cioè [per] l'apostolato pastorale. L'apostolato pastorale. In questi mesi estivi - anche prima, in maggio c'è già stato, [così] in giugno, ma fino anche nell'autunno - vi sono convegni: riguardano la pastorale. Sì, è utile seguirli come espongono e come si applicano al tempo attuale. Al tempo attuale, secondo le necessità.
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Bisogna ricordare questo: voi tenete sempre presente nel vostro cuore e se volete anche nel taccuino: quante sono le case /in/ (a) Italia, quante sono le case in altre nazioni, sì, particolarmente [in] Brasile e [nel]le altre nazioni. Ecco: ricordare tutte le case, se non particolarmente, sommariamente. Tutte!
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E vi è/ (a) tanta diversità fra una nazione e l'altra; e cioè quelle che sono le richieste, le necessità dell'Italia; quelle che sono le richieste /di/ (b) altre nazioni, particolarmente il Brasile. E quante insistenze ci sono! Sì, quante insistenze ci sono, perché arriviate alle parrocchie e arriviate alle diocesi! Tanto più che adesso alcune diocesi sono ridotte - perché in Italia vi è un grande numero di diocesi rispetto alle altre nazioni -. E se in Italia vi sono /duecentocinquanta diocesi/ (c), /in altre nazioni/ (d) con un numero anche grande di abitanti, le diocesi sono molto meno - rispettivamente -.
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Ora, nella preghiera che rivolgete al Signore [a] Gesù buon Pastore, a Maria, agli apostoli, ai santi apostoli Pietro e Paolo, e allora: che ci sia lo spirito pastorale nei sacerdoti, nei vescovi, nel santo Padre il Papa, e che ci sia quindi di conseguenza per voi, che siete state elette dalla misericordia di Dio, dalla grazia di Dio, di Gesù buon Pastore. Pensare a tutto il mondo, dove mancano i pastori. Sì.
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Ora vi è tanta necessità di sacerdoti. Da una parte vi sono necessità più /larghe/ (a) e invece il numero dei sacerdoti è piuttosto ridotto. Sì. E' vero che il clero oggi opera con più ardore, con più attività; però, pensando all'apostolato pastorale, pregare perché il Signore mandi buoni operai alla sua messe. Sì, /la messe adesso è raccolta/ (b) - il grano -, le messe; /ma pochi/ (c) sono gli operai a raccogliere.
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Pensare che otto-dieci anni fa dicevamo: l'umanità consta di tre miliardi di persone. Oggi si dice che sono tre miliardi e mezzo. Come va aumentando il numero delle persone! E se aumenta così il numero delle persone, dovrebbe essere più grande il numero dei pastori e delle pastorelle. Considerarvi sempre piccole.
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Considerarvi sempre piccole, come numero - questo è facile, tenere i numeri, eh? delle suore: oggi tante, domani sono di più quando ci sono le professioni, le professioni che ci sara[nno] adesso, verso l'altro successivo corso di esercizi. Dopo, sì -. E pregare perché sia grande il vostro numero. E sia grande il numero dei sacerdoti. E che i vescovi possano arrivare dappertutto, in quanto [ci] sono le diocesi.
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Pensare. Fare /questa considerazione/ (a): in Italia vi sono /cinquanta/ (b) milioni di abitanti - un po' di più, ma cinquanta milioni per contare globalmente - e sono cinquantamila i sacerdoti. Cinquanta milioni di abitanti, cinquantamila sacerdoti.
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Prima di venire qui ho salutato i nostri sacerdoti che stasera partono per il Brasile. Ora, il Brasile è arrivato a ottanta milioni di abitanti, e i sacerdoti sono dodicimila. Dodicimila per ottanta milioni, mentre in Italia [ci sono] cinquantamila sacerdoti per cinquanta milioni! Sì. E allora bisogna ancora aggiungere quest'altra osservazione: dodicimila sacerdoti. Tremila sono sacerdoti diocesani che vengono dai vescovi, dai seminari; e novemila sono religiosi! Cioè religiosi che funzionano da parroci o vanno nelle zone più necessarie, /per arrivare a molta gente/ (a) che è dispersa. Il Brasile è 27 volte l'Italia di grandezza di superficie! /27 volte/ (b) l'Italia. E sono ottanta milioni. Oh, quindi in una zona che è /27/ (c) volte l'Italia, pensare bene: con solamente dodicimila sacerdoti: tremila sacerdoti diocesani e /novemila/ (d) sono i sacerdoti religiosi che intervengono per servire i vescovi, le diocesi.
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Ora voglio dire: quanto c'è bisogno di sacerdoti, di pastori! E zelanti! E quanto c'è bisogno che voi abbiate tante suore pastorelle! Sì! Rivolgersi sempre a Gesù buon Pastore. Sempre rivolgersi a Gesù buon Pastore. Bisogna anche dire che le suore pastorelle han fatto un buon sviluppo nel Brasile. Sì, buon sviluppo. E certamente è già uno sviluppo eh, considerevole; ma vi è una necessità così grande! Così grande! Sì!
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Oh, allora in questo periodo di tempo pregare per le vocazioni. Pregare perché il clero aumenti di numero e aumenti di zelo; e perché i fedeli - e anche i non fedeli - /siano/ (a) docili alla parola di Dio. Sì. Nelle vostre parrocchie vi è veramente un clero zelante, edificante! E voi lo accompagnate. Va bene. Però, /vi è/ (b) ancora bisogno di molto lavoro e nelle diocesi e nelle parrocchie. Ancora tanto!
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Poi, in questo tempo di /materialismo/ (a) cercano solamente /il denaro/ (b) e le soddisfazioni umane. Ecco. E l'anima? L'anima, l'ultima cosa per molta gente. Anzi, vuole quasi dimenticare il bisogno di preghiera, il bisogno della salvezza eterna, sì. Ecco.
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Ora però consideratevi sempre piccole! Come Maria: Ecce Ancilla Domini, fiat mihi secudum verbum tuum [Lc 1,38] e Magnificat anima mea Dominum [Lc 1,46]. Come si è mostrata piccola, sia quando apparve l'arcangelo Gabriele, sia quando è andata a visitare la sua parente Elisabetta, e sia quando Gesù ha incominciato l'apostolato, /il ministero/ (a). Come si è comportata! E poi l'umiltà. Quando Gesù fu crocifisso: che umiliazione quella di stare ai piedi /del crocifisso/ (b), del figlio! E la guardavano con diffidenza, come fosse stata una cattiva madre. L'umiliazione. Ma Maria sempre seguiva Gesù Pastore, il suo figlio. Sempre.
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Conclusione: dire sempre a Gesù: siamo piccole e poche. Secondo: ci appoggiamo soltanto alla grazia del Signore. Che noi, che voi portiate nel vostro cuore l'umiltà e la fede. «Da [me] nulla posso e /con Dio posso/ (a) tutto». Sì. Mai scoraggiarsi. Mai. E se anche per anni non accolgono la vostra parola, forse si arriverà. Ma se non avranno accettato la buona parola vostra, allora voi il merito l'avrete ancor più grande! Perché è una umiliazione, è un dolore! Una umiliazione e un dolore: lavoriamo, facciamo, diciamo: è inutile. E quasi verrebbe lo scoraggiamento. Mai scoraggiarsi. Mai. Siamo soltanto nell'umiltà e nella fiducia in Dio, e avanti. Avanti! Oh!
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E chi è in casa madre prega per chi è nell'apostolato. E chi è nell'apostolato opera, e per quanto è possibile si operi per le vocazioni. Le vocazioni. /Fare questo patto col Signore/ (a): noi, noi saremo sempre nell'umiltà e nella fede. Ecco. E quindi: siano molte le vocazioni. E le vocazioni siano corrisposte. E poi, si compia tutto quello che è poi, [con]seguentemente, nella vostra vita. Oh!
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E fino a quando si lavora? Eh, fin che viviamo! Fin che si vive! E però, può essere che uno sia malato e non possa più attendere ad altro. E allora il contributo è quello di sofferenza. Il contributo di sofferenza, /che è più valido davanti a Dio/ (a) la sofferenza, che non la preghiera semplicemente. Ecco. Avanti dunque.
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E d'altra parte, il Signore ha benedetto questa casa; il Signore benedice tutte voi, secondo lo spirito e le disposizioni buone che avete e per prepararvi anche agli esercizi - al primo corso, secondo corso, terzo corso, agli esercizi - quando alla sera, prima di riposarmi, mando la benedizione a tutte. A tutte! Non solo in Italia, ma nei continenti vari.
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Quante volte adesso mi hanno chiesto suore per l'Africa! Bisogna [che] ci sia il numero! Bisogna [che] ci sia il numero. E già vi sono case nostre! E viene poi il giorno adatto ***.
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Quindi, ogni sera la benedizione perché il Signore custodisca nella innocenza e nella santità! E poi pensare anche, quando si va a riposare: una preghiera! Una preghiera per quella popolazione - quando sarete in una parrocchia, in un'altra -. Pregare che in quel paese non si pecchi, e che le anime corrispondano alla grazia, alla voce del Signore. Sì, sentirvi le anime! Sentirvi le anime come le sentiva Gesù Cristo, Pastore! (1).

Albano Laziale (Roma)
12 luglio 1966

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(1) Albano Laziale (Roma), 12 luglio 1966.
100 (a) R: stato in questo periodo di tempo.
(b) R: farli con una serenità.

101 (a) R: alla.

102 (a) R: esercizi che uno.
(b) R: e che questi.

104 (a) R: in in.

105 (a) R: e siccome è.
(b) R: di di.
(c) R: duecentocinquanta parrocchie diocesi.
(d) R: in altre cit[tà] in altre nazioni.

107 (a) R: larga.
(b) R: le mess la messa adesso si è sta raccolta.
(c) R: ma e mol[ti] e pochi.

110 (a) R: questa questa attenzione.
(b) R: cento cinquanta.

111 (a) R: per arrivare arrivare a molte a molta gente.
(b) R: ventisettemila volte.
(c) R: sette ventisette.
(d) R: tremila novemila.

113 (a) R: che siano.
(b) R: vi è po[i] vi è ancora.

114 (a) R: materialismo materialismo.
(b) R: d do il denaro.

115 (a) R: l'apostolato mini[steriale] il ministero.
(b) R: del calv[ario] del croci del crocifisso.

116 (a) R: e con posso e con Dio posso.

117 (a) R: fare questo patto col Signore farlo questo patto col Signore.

118 (a) R: che è più è più valido davanti a Dio a Dio.

(1) Dopo il solito commiato, il Fondatore intona la preghiera: «Cara e tenera mia madre Maria» (cf. Preghiere, pag. 27) che tutte recitano e poi aggiunge: «Il Signore sia con voi. Sia lodato Gesù Cristo».