Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XI. PREPARARSI (1)
Dopo cena non si fa una bella meditazione, si fa/ (a) una specie di convegno, di raduno lieto, sereno. Siccome oggi <ho avuto> un giorno di vacanza mi han dato, così abbiamo celebrato san Bernardo.
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Quarantotto anni fa c'era l'inizio della Famiglia Paolina. E inizio della guerra. Ma [ho] messo tutto sotto la protezione di san Paolo.
E poi proprio al 20 di agosto arrivava la notizia, per telegrafo, che era passato all'eterno riposo il Papa Pio X. E subito l'ho anche messa sotto la sua protezione la Famiglia Paolina, che doveva nascere a poco a poco eh. E così non ci siamo sbagliati perché Pio X è poi diventato san Pio X.
Le venete poi loro hanno un po' di orgoglio (a) perché è un santo veneto. Ma ce n'è anche qualche altro santo veneto, no? C'è una suora brava, come si chiama? (b). Ecco! Ah, poi ce ne son degli altri. E credete mica d'insuperbirvi poi, eh? Eh, ci sono tanti santi nella Chiesa di Dio. Ricordare san Bernardo.
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Allora si è incominciato la Famiglia Paolina pensando che san Bernardo aveva <due> due qualità: saper unire la vita contemplativa alla vita attiva, cioè la pietà e nello stesso tempo l'apostolicità. Quindi un santo di alta spiritualità: dottore della Chiesa! e insieme un'attività straordinaria, sebbene egli fosse cistercense. Perché sempre nella Famiglia Paolina ci sia la spiritualità profonda: e farete gli esercizi e farete tutte le pratiche quotidiane e mensili e annuali, tanto più le quotidiane. E poi l'attività apostolica, adatta ai tempi.
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Allora i tempi erano assai diversi. Ma una cosa di san Bernardo: ha voluto farsi frate! Allora i parenti: guerra, guerra, guerra! Non volevano assolutamente. Farlo venire a casa! Lui c'è andato a casa, ma dopo di essere stato un poco a casa, si è portato con sé 25: ne ha presi 25 fra i parenti e i conoscenti!
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Quando andate a casa, fate così? Venticinque vocazioni? Se non venticinque, almeno mettere il cinque là, togliendo il due: cinque vocazioni. Ci arrivate un po'? Qualche cosa eh? Almeno tentate? Però prima la preghiera, neh? Dovrebbe essere <una anima peni> un'anima molto spirituale, perché noi facciamo impressione a misura che c'è la spiritualità, la santità. Santità!
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Io volevo proprio dirvi questo stasera: di prepararvi agli esercizi. Vedete gli esercizi sono come <la comu la> la comunione. La comunione <da> dà frutto in misura della preparazione, e così gli esercizi danno frutto a misura della preparazione.
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Preparare la mente. Metter da parte gli altri pensieri: esercizi! Dio e l'anima: ecco i pensieri! Quello che pensavate prima, con anche buon spirito, - i bambini ad esempio - adesso i pensieri raccoglierli attorno agli esercizi, attorno alle cose che riguardan l'anima: Gesù e l'anima.
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Due cose solo in mente: il buon Pastore e <le> la pastorella. Quel che sia il buon Pastore è chiaro. Quello che dev'essere la pastorella: sempre meglio. Quindi preparazione di mente: raccogliere i pensieri, allontanare gli altri pensieri. Anche se prima ave[va]te molte preoccupazioni di vario genere o per il vostro apostolato o per altre ragioni, pensieri: due: il buon Pastore e la pastorella.
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Secondo: preparare il cuore. Vuol dire: pensare che sono i giorni i più fortunati e santi dell'anno. Quindi lasciare le preoccupazioni estranee a parte e soprattutto pregare. Emitte spiritum tuum et creabuntur. Il Signore manda il suo Spirito e saran create anime illuminate, forti! Anime che si elevano in Dio e sanno comprendere lo spirito di Gesù buon Pastore.
Lunedì ho parlato col santo Padre abbastanza lungamente e ho parlato anche di voi: [è] contento del lavoro pastorale e vi benedice!
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Oh, terzo: preparazione della volontà. Ci sarà qualche cosa da mettere a posto per il passato, qualche cosa da pensare per il futuro, e intanto meditare per il presente. Non soltanto buone, ma sante. Sante!
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Che cos'è la santità? Il Papa l'ha definita la santità, e qualcheduna la scriva perché quello serve per tutte, poi, eh. La scrivete sulla lavagna. La santità consiste in tutto e solo nella conformità al volere di Dio.
Cioè unir la nostra volontà alla volontà di Dio. Ma come si dimostra, come si capisce? Il Papa continua: Si dimostra con l'esatto e continuo - eh, due aggettivi, metteteli tutti e due, neh? - esatto e continuo compimento dei doveri di stato. Eh, quei due aggettivi valgono tutto, eh?
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La santità consiste tutta e solo nella conformità al volere di Dio - quindi io ripeto - . Come si dimostra? Dimostrata col continuo ed esatto - eh! - adempimento dei doveri di stato. Ce n'è per tutto l'anno da meditare! E c'è per tutta la vita.
(Hai scritto bene? (a). Allora scrivi poi tu sulla lavagna. Sì!) Adesso non voglio mica far la predica perché dopo cena uno potrebbe anche addormentarsi, tuttavia.
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Ho cercato oggi di ringraziare il Signore per tutto quello che si è iniziato il 20 di agosto del 1914.
Domandar perdono delle nostre innumerevoli sciocchezze, eh, cioè debolezza, fragilità umana.
E poi pregare perché tutte siate veramente nella Chiesa membra vive ed operanti. Vive eh, che vuol dire essere in grazia e fervore! Non addormentarsi eh? /Dormirete nel letto/ (a). Non addormentarsi nello spirito, mai. E poi sempre operanti: ogni giorno una novità. Cioè <in> quel lavoro che si fa: non sempre nello stesso modo, ma migliorando ogni giorno. Sì.
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Chi non si fa santo è chi non cammina. E' chi non migliora, in sostanza! Ma chi si fa santo si conforma sempre di più al volere di Dio, e si dimostra nel compimento esatto e continuo dei doveri dello stato.
E adesso basta.
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Alla sera dite la coroncina? Fateci santi, neh? Sì, E bene la direte in questi esercizi: fateci santi. Perché da voi dipende tanto per le anime. E quanti meriti vi porterete appresso, se avrete lavorato spiritualmente, intimamente perché avete influito sopra le anime!
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Vi penso attorniate, poi, - voglio dire - circondando il Maestro e il buon Pastore divino, e la Madre del buon Pastore e i santi apostoli Pietro e Paolo.
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Perciò dall'Assunta ho messo [un'] intenzione particolare, facendo una novena per gli esercizi vostri (a). Assunta e 24 eh? (a). Va bene? E voi la fate per me? (a). Sì! Affinché non si sia come le campane: non facciamo l'ufficio delle campane le quali suonano, suonano e chiamano gli altri ad andare in chiesa; e ci vanno loro? Stan sul campanile. Guardate di non lasciarvi sul campanile, va bene? State liete, serene e dormite sotto le ali degli angioli.

Albano Laziale (Roma)
20 agosto 1962

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313 (a) Omette T. e R. Presa dal taccuino di sr. M. Liliana Fava sgbp.
(1) Albano Laziale (Roma), 20 agosto 1962

314 (a) In tono scherzoso, con risata da parte delle uditrici.
(b) Risposta: santa Bertilla Boscardin.

324 (a) Si rivolge alla suora che ha scritto alla lavagna che cosa è la santità.

325 (a) Frase poco comprensibile.

329 (a) Il Primo Maestro dialoga con le uditrici che rispondono ringraziando, ridendo insieme con lui fino al termine e promettendo preghiere. Il numero 24 si riferisce alla data d'inizio degli esercizi.