Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

15. PROGRESSO SPIRITUALE E APOSTOLICO*

Anche se siete grandi1 siete sempre Figlie di San Paolo. Non occorre quindi trattarvi con i guanti.
È sempre più in uso la pratica degli Esercizi di un mese tra i sacerdoti, e le case in cui si fanno questi Esercizi sono sempre insufficienti, perché si sente veramente il bisogno, almeno una volta nella vita, di ritirarsi per un po' di tempo dalle occupazioni ordinarie e pensare all'anima propria.
Ma anche se non si fanno gli Esercizi di un mese, è necessario che di tanto in tanto ci togliamo dalle solite occupazioni per pensare a noi stesse e ottenere questi due buoni fini: 1) restaurazione dello spirito; 2) apprendere le cose che sono da apprendere.
Se uno fosse stato assente per venti anni, ad esempio dalla tipografia della Pia Società San Paolo, ritornando non si orizzonterebbe più, tanti sono i cambiamenti avvenuti.
Conviene quindi, dopo un po' di tempo, passare di nuovo un periodo nello studio del catechismo, nel riflettere sul modo di fare le pratiche di pietà, di vivere la vita comune, di osservare le Costituzioni, ecc. Quando si è in un ufficio che assorbe molto, si finisce col dimenticare un po' noi stessi e anche le pratiche di pietà si fanno sempre con il pensiero rivolto aglialtri. È proprio necessario passare ogni tanto un po' di tempo pensando a noi stessi.
Vedere se si è capaci di passare dal primo all'ultimo posto, senza tanta difficoltà, di passare con indifferenza da un ufficio all'altro. L'ufficio conta proprio zero, ciò che importa è quel tanto di merito che si ricava facendo un lavoro o un altro: fare
~
la minestra o scrivere un libro è proprio lo stesso. Ciò che interessa è solo questo: da ogni cosa ricavare il massimo di merito. Va tanto bene che quando si fa un lavoro si faccia con il cuore, e quando lo si deve lasciare, lasciarlo di cuore, perché è volontà di Dio; quando se ne deve prendere un altro, prenderlo di cuore ancora per fare in esso la volontà di Dio.
Dopo un po' di tempo trascorso in un dato ufficio di responsabilità, bisogna riprendersi, perché altrimenti si rimane indietro. Vedere i progressi che si sono fatti e si possono fare in ciò che riguarda la pietà, lo studio, la propaganda. In alcune nazioni le Figlie di San Paolo hanno portato La Famiglia Cristiana2 perché hanno imparato quello. Ora imparate anche altro, c'è tutto un complesso di cose da studiare, da imparare, da portare altrove: ciò che riguarda la formazione delle vocazioni, l'amministrazione, l'apostolato del cinema, ecc. In tutti i quattro punti bisogna aggiornarsi. Si fanno tante giornate di aggiornamento tra il clero, l'Azione Cattolica, ecc., anche noi dobbiamo aggiornarci ciascuna nel proprio ufficio. Aggiornarci nella parte spirituale, negli studi, nell'apostolato: redazione, tecnica, propaganda. Ora si è fatto un notevole progresso nella organizzazione di questa, almeno si è sulla via di farlo, è cosa quasi tutta nuova, impararla bene e portarla altrove.
Aggiornarci ora in ciò che riguarda le Costituzioni, specie in quelle aggiunte che si fanno ora, perché un tempo certe cose non si potevano mettere, sarebbe stato come mettere un vestito da adulta a una bambina. Aggiornarsi nell'amministrazione. Il decentramento porterà un grande vantaggio, sebbene in principio possa presentare qualche inconveniente. Quando si decentra, si deve fare una grande fatica per conservare l'unità, ma questa è la via tracciata anche dal Diritto canonico: bisogna seguirla.
Quest'anno c'è da fare tutto un lavoro di perfezionamento: a prima vista qualcosa farà anche stupire, ma poi tutto andrà bene, tutto sarà a vostro vantaggio, se siete disposte a dire sempre
~
il sì come disse la Madonna, se sarete sempre pronte a cambiare casa e ufficio, ad andare, a venire, ecc. Se non si è così santamente indifferenti, se si è attaccati all'ufficio, al luogo, ecc., non si progredisce, e talvolta succede che perché si è al primo posto a tavola, si pensa di essere anche al primo posto in virtù e ci si crede infallibili. Bisogna avere il cuore umile, tanto umile sull'esempio di mons. Re3 che ascoltava tutti, tanto i vescovi come i bambini.
Quest'anno sarà un anno più decisivo per la Congregazione, bisogna fare un gran progresso su tutto. Pregare lo Spirito Santo per avere la grazia di accettare bene tutto, di prender tutto dalle mani del Signore, di corrispondere alle sue grazie, a quello che egli chiederà di progresso, di sforzo.
Fare in sostanza quest'anno tre progressi:

1) Progresso individuale nello spirito, nello studio: meditazioni fatte secondo il nostro metodo, catechismo, ecc. Progresso nel trattamento, nel modo materno di trattare. Progresso nelle virtù: la povertà, l'ubbidienza […]4, come pure la delicatezza.

2) Che ognuna faccia progredire la casa dov'è: quanto allo spirito, all'esercizio della virtù, allo studio, all'apostolato, all'economia.

3) Che progredisca tutto l'Istituto: che questo cammini di più sulla via dei grandi Istituti, che il Centro possa riflettere di più su ciò che è di vantaggio generale di esso, per dare le direttive necessarie, ecc.
Su queste cose avreste da riflettere per dei mesi, e ce ne sarebbero ancora tante altre da dire. Pregate lo Spirito Santo che illumini, e che da tutte si corrisponda alle grazie del Signore, in modo che ci sia realmente il progresso che si deve fare in ogni anima e in tutto l'Istituto.
~

* Conferenza, tenuta dal Primo Maestro a Roma il 3.5.1951 - Ascensione, stampata in quartino con il titolo “Conferenza del Primo Maestro alle Paoline”. Esiste pure la copia di un dattiloscritto, probabilmente successivo. È pervenuta anche una sintesi, stampata in un foglietto, bianca e volta. Si considera come originale il quartino. Le curatrici del dattiloscritto hanno messo come titolo “Progresso spirituale e apostolico”, titolo che si assume in questa raccolta.

1 In quel tempo le professe perpetue erano chiamate Paoline grandi.

2 Periodico settimanale per la famiglia, illustrato, con varie rubriche di attualità, formazione, ecc., iniziato ad Alba il 25 dicembre 1931. Cf Damino A., Bibliografia..., o. c., pp. 138-139. Il primo numero di Familia Cristà uscì in Brasile, São Paulo, per l'Immacolata del 1934. Cf Martini C. A., Le Figlie di San Paolo..., o. c., p. 177.

3 Re Giuseppe Francesco (1848-1933) piemontese, vescovo di Alba dal 1889. «Egli raccomandò, guidò, approvò la Pia Società S. Paolo che amava, come un padre ama il proprio figlio». Cf CVV 26, 212.

4 Originale: Non solo per le altre.